CONTENZIOSO LAZIO Nonostante le ripetute dichiarazioni di intenti, la discontinuità auspicata rispetto alla precedente dissennata gestione del Lazio rimane lettera morta ed il ripristino di corrette relazioni sindacali è una chimera. La direzione regionale cambia immagine, ma nella sostanza la situazione peggiora a tal punto che, soltanto nel corso degli ultimi 15 mesi, la USB deve intervenire energicamente con 8 diffide ed un ricorso legale, relativo allo smantellamento di Roma Centro. A ciò aggiungasi la completa inaffidabilità della direzione Lazio sul pagamento dell’incentivo di diverse sedi, che subiscono perciò immotivate decurtazioni. Grazie alla nostra OS, la situazione di Rieti verrà in parte sanata al tavolo nazionale.
EMOTICON Contro questo progetto inutile e costoso (una vera e propria idiozia) preteso dall’ex ministro Brunetta e poi supinamente recepito dai vertici dell’amministrazione, la USB organizza molte iniziative a tappeto, la più clamorosa delle quali si svolge, in collaborazione con l’utenza, nell’ aprile 2009 presso la sede del Tiburtino. Nonostante l’esito disastroso e l’evidente sperpero di denaro, ancor oggi la direzione regionale pretende di sistemare le strumentazioni residue (coi relativi smiles) a Monteverde.
FORMAZIONE Le cosiddette Linee di indirizzo programmatiche vengono ratificate dalla USB in data 12.06.2009 per ridare fiato alla formazione in ambito regionale solo dopo sostanziali modifiche che verranno disattese. Sarà l’ultimo accordo degno di nota prima degli indottrinamenti formativi con consuntivi unilaterali, redatti nell’ottica della produttività imperante.
OPEN DAY La reiterata sperimentazione, programmata circa tre anni or sono ed attivata a macchia di leopardo nella regione, si rivela una mera operazione di facciata per abbindolare ancora una volta l’utenza. Grazie alla nostra netta contrapposizione, essa si risolve in un nuovo fallimento.
RAPPORTO SULLO STATO DI CRISI Dai 2 successivi documenti elaborati con cadenza triennale dall’organo esecutivo del coordinamento regionale Lazio (rispettivamente in date 14.02.2008 e 30.09.2011), per esaminare la delicata situazione in cui versano tutte le strutture, emerge un quadro dettagliato riguardante carichi di lavoro, carenza di personale, posizioni organizzative, procedure informatiche, sicurezza/stress lavoro correlato, nuovi adempimenti istituzionali e relative criticità. I dati completi con le proposte elaborate vengono inviati a direzione, comitati provinciali e DG.
PRIVATIZZAZIONI L’inaccettabile affidamento di un numero (purtroppo sempre maggiore) di consulenze all’esterno, ci vede ancora protagonisti con esposti e denunce, specie nei confronti della KPMG che spadroneggia all’interno dell’Istituto, basando ogni attività unicamente sulla riduzione dei costi e l’incremento dei propri interessi. Contemporaneamente la USB organizza nell’ultima settimana di marzo 2011 una forte mobilitazione in difesa dell’utenza, per la soppressione del servizio di assistenza fiscale.
RIORGANIZZAZIONE O SMANTELLAMENTO Millantata come operazione indispensabile per migliorare i servizi resi all’utenza, la riorganizzazione ha in realtà acuito i problemi esistenti, creandone di nuovi e lacerando i rapporti tra le persone. La denuncia fatta pubblicamente dalla nostra OS durante la videoconferenza del 10.05.2010 in DG (sperimentazione nella sede pilota di Frosinone) ed il faldone zeppo di documenti e segnalazioni provenienti dalle sedi sulle innegabili criticità (consegnato alla direzione regionale il 5.07.2011) restano le pietre miliari che testimoniano il totale fallimento di un progetto, teso solo a smantellare la previdenza pubblica.
MANSIONISMO La vertenza ufficialmente aperta nel lontano 2004, con i colleghi delle aree A e B, non ha ottenuto alcun formale riconoscimento, nonostante le numerose iniziative intraprese e perfino uno sciopero della fame. Anche nel Lazio l’attestazione delle competenze per i dipendenti è stata disattesa. Per superare lo scoglio rappresentato dal DL 150/2009 e non accontentandosi di un semplice recupero salariale, la USB ha chiesto al Direttore Generale di adoperarsi subito per ulteriori selezioni interne, in deroga a contingenti stabiliti (sull’analogo esempio dei Beni Culturali).
RICORSI LEGALI Le adesioni registrate negli ultimi anni sono andate al di là delle iniziali previsioni, specie su rivalsa contributiva e su mansioni superiori, ma i tempi di definizione dei ricorsi, diversificati in base al foro competente per territorio, si sono ulteriormente allungati. Ad esempio, per quanto concerne il Fondo integrativo di previdenza (2 %), di recente l’Istituto è stato condannato anche in Cassazione, dunque al terzo grado di giudizio e definitivamente, alla rideterminazione del calcolo in favore dei dipendenti per cause legali iniziate a Latina nel lontano 2005 (!). Sui passaggi economici 2010 completamente virtuali è stata infine avviata la procedura di richiesta (valore diffida) per l’adeguamento dello stipendio.
CONTRATTO INTEGRATIVO 2011 L’ipotesi di Contratto Collettivo 2011, sottoscritta il 29 novembre scorso da CISL e UIL, prevede in sostanza un nuovo sistema di calcolo della produzione e l’accettazione del parametro 124 con verifiche trimestrali, che aumenta insostenibili carichi di lavoro. Per questo motivo, la USB non soltanto ha comunicato la indisponibilità a siglare un siffatto accordo, ma ha pure denunciato lo scandaloso fiorente mercato delle posizioni organizzative, estesosi particolarmente nel Lazio.
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO La campagna promossa dal nostro coordinamento già dallo scorso anno contro lo scippo del TFR ottiene un meritato successo. Dopo il sostanziale fallimento del fondo “Cometa” ora si tratta di respingere senza tentennamenti il nuovo fondo “Sirio”, esteso proprio in questi giorni dai confederali ai lavoratori del MIUR. Con la crisi economica che imperversa, gli investimenti a rischio sono improponibili (avendo tutti dei rendimenti non prevedibili) perché legati all’andamento
dei mercati finanziari internazionali. La campagna USB mira a salvare la nostra liquidazione dalla speculazione di squallidi affaristi di professione.
SICUREZZA E STRESS La regolamentazione compresa nel Testo Unico n. 81, che riassume ed esplicita (fissando vari termini da rispettare) quanto già previsto dalla Legge n. 626/1994, viene continuamente richiamata dalla nostra OS al fine di sollecitare la tempestiva redazione annuale del DVR reso peraltro obbligatorio dopo qualunque riorganizzazione. In data 15.02.2011 la USB presenta una denuncia alla Procura della Repubblica per la presenza di vinil amianto rilevato in forma compatta nei pavimenti degli edifici in DG ed un esposto sulla stessa materia presso la Direzione Metropolitana di Roma. A partire da Viterbo, sono stati infine approntati gli appositi fascicoli sullo stress da lavoro di front line, correlato alla fase sperimentale della riorganizzazione, con diffusione a network provinciali.
REFERENDUM La battaglia referendaria che sembrava persa in partenza in difesa dell’acqua pubblica e contro il nucleare, alla quale la USB Lazio ha subito aderito, entrando a far parte del comitato promotore, sancisce la grande vittoria dei movimenti ed il rifiuto del modello neo liberista con tutte le relative privatizzazioni imposte per legge dal governo Berlusconi.
MANOVRE FINANZIARIE Una valanga di iniziative vengono indette dalla USB per protestare contro le 3 manovre finanziarie imposte in soli 6 mesi senza alcuna equità dai vari governi che si sono succeduti al potere. Esse sfociano nello Sciopero Generale del 27 gennaio scorso contro il governo del “sobrio” Monti chiamato a fare il lavoro sporco in ottica di continuità.
TRASPARENZA Dopo svariate denunce sugli spot da 45 secondi costati 3 milioni di euro ed al termine di alcune iniziative collaterali, il 19.07.2011 la battaglia sulla trasparenza giunge clamorosa in DG con la interruzione di una videoconferenza appositamente predisposta dalla tecnostruttura. La USB chiede le dimissioni immediate del presidente e degli “affaristi” a lui collegati sulla base di una circostanziata indagine interna che sarà poi ripresa dai maggiori organi di stampa. Nel contempo, viene denunciata la gestione veramente indegna portata avanti senza remore dalla direzione regionale nell’assegnazione discrezionale di posizioni organizzative.
LEGGE SULLA RAPPRESENTANZA La proposta di Legge avviata dal Forum dei Diritti Lavoro della USB d’iniziativa popolare sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro, denominata “Carta dei diritti democratici”, ottiene ampi consensi ed approda finalmente in Parlamento. Contro il monopolio confederale, essa rivendica il diritto del lavoratore a decidere in fabbrica e negli uffici.
LINEE GUIDA DI AUTOGESTIONE Per fronteggiare le direttive imposte e non condivise dal personale, applicate forzatamente nel Lazio finanche a danno della stessa utenza, il 31.08.2011 il coordinamento regionale USB dirama, in completa autonomia, le cosiddette “Linee guida difensive” per arginare lo sfascio, cui fanno riferimento più sedi, in totale autogestione.
SOLIDARIETA’ A partire dal mese di settembre la nostra organizzazione ha aderito a livello regionale a 2 progetti di collaborazione internazionale promossi da organizzazioni non governative presenti con alcuni volontari nei Paesi in via di sviluppo, a Bangalore (India) e Nampula (Mozambico).