Un sindacato generale, confederale, capace cioè di tutelare tutti i soggetti del lavoro e del non lavoro, di esprimere un punto di vista generale, di affrontare l’intero corpo dei problemi sociali e dei lavoratori.
Un sindacato democratico al suo interno in cui gli iscritti contino nelle decisioni che l’organizzazione assume attraverso le necessarie forme della rappresentanza, con concrete modalità di partecipazione ai passaggi democratici interni attraverso la formula “una testa un voto”.
Un sindacato democratico per consentire e favorire la ripresa del protagonismo diretto dei lavoratori interessati sulle scelte che li riguardano sia sul piano aziendale che categoriale.
Un sindacato di massa tendenzialmente maggioritario che attiri milioni di lavoratori, li organizzi e proponga loro una prospettiva generale di cambiamento della propria condizione di vita e della società; che non si accontenti di occupare uno spazio di nicchia ma abbia l’ambizione di crescere e svilupparsi.
Un sindacato meticcio in cui non conti il colore della pelle, la nazionalità, la fede religiosa ma che renda uguali, con la propria azione, soggetti uguali.