COMUNICATI
Comunicato stampa RdB CUB NAZIONALE
SCIOPERO GENERALE PUBBLICO IMPIEGO: ALTA MOBILITAZIONE CONTRO L’AFFOSSAMENTO DELLA P.A.
I lavoratori pubblici non hanno intenzione di mollare. Lo testimonia la forte partecipazione allo sciopero generale del Pubblico Impiego, indetto per oggi dalle categorie pubbliche del Patto di Base (RdB-CUB P.I., Cobas P.I., SdL Intercategoriale), ed alle numerose manifestazioni che si sono svolte in tutta Italia.
Il sarcasmo è stata la nota caratterizzante che ha accomunato le iniziative di lotta. A Roma circa 200 precari di tutti i comparti hanno dato vita alla processione della Beata Assunta, la cui statua è stata portata a braccio dagli stabilizzati (i P.R.G., per grazia ricevuta) mentre i precari seguivano invocando lavoro vero e stabile. Il corteo ha raggiunto il Ministero di Palazzo Vidoni, dove insieme agli altri circa 500 lavoratori pubblici in presidio è stata allestita la “Fiera della P.A.”: parodiando il Forum istituzionale, sono state messe in piedi attrazioni da baraccone quali il Tiro a segno ministeriale, il Tunnel dell’orrore precario, il Tappeto del lavoro flessibile, il Gioco delle tre carte di produttività; la Zona fitness per dipendenti sovrappeso; i Gonfiabili dei fannulloni; il futuro della P.A. letto dalla Cartomante.
A Torino, “Contro la desertificazione della P.A.”, è stato allestito in via Verdi un deserto di 75 mq, con scuole chiuse, ospedali in vendita, uffici pubblici in saldo, università privatizzate, al centro dei quali campeggiava un’oasi con i lavoratori pubblici in lotta.
A Milano si è svolto un presidio dei lavoratori della Sanità, oggi in sciopero per 24 ore su tutto il territorio nazionale, che hanno portato con sé contenitori di rifiuti speciali, mascherine, scope e siringhe disegnate; mentre alle 16.00 partirà la processione di San Precario e della Beta Assunta in piazza San Babila.
A Napoli, un’affollatissima assemblea pubblica ha discusso della controriforma in atto nella P.A.. Una delegazione ha poi incontrato l’assessore al Lavoro della Regione Campania, con il quale è stato sottoscritto un protocollo per la formalizzazione delle relazioni sindacali con la RdB-CUB. Manifestazioni e sit-in si sono svolti anche a Genova, Novara, Verona, Vicenza, Padova, Ancona, Perugia, Cagliari, Nuoro, Oristano, Cosenza, Reggio Calabria, Catanzaro, Catania, Ragusa Palermo.
“Il Ministro continua a dileggiare i lavoratori pubblici, pertanto gli rendiamo lo stesso trattamento”, ha sottolineato durante la manifestazione romana Daniela Mencarelli, della Direzione nazionale RdB-CUB P.I.. “In occasione di questo sciopero non abbiamo chiesto nessun incontro al governo, perché riteniamo che le politiche fin qui perseguite, al di là della propaganda efficientista e meritocratica, siano nei fatti mirate all’affossamento della Pubblica Amministrazione ed alla vendita dei servizi ai privati. E su questo per noi non c'è alcun margine di dialogo”. Ha aggiunto Mencarelli: “La marcia indietro fatta dal governo su alcuni fra i più odiosi provvedimenti nei confronti dei dipendenti pubblici dimostra che la lotta può rispedire i diktat al mittente. Chiediamo dunque ai lavoratori di continuare a tenere alta la mobilitazione per contrastare un progetto nefasto non solo per i dipendenti pubblici ma per tutto il paese”, conclude la dirigente RdB-CUB P.I.
Comunicato stampa RdB CUB - Cobas - SdL GENOVA
Grande successo di adesione dei lavoratori pubblici indetto per oggi dalla Organizzazioni Sindacali del Pubblico Impiego componenti il Patto di Base COBAS, RdB/Cub, SDL.
Lo Sciopero è stato proclamato con le seguenti motivazioni:
a) contro il decreto Brunetta dello scorso 8 maggio, che taglia le retribuzioni dei dipendenti pubblici sulla base di una valutazione a totale discrezione dei dirigenti;
b) contro la volontà del Governo di chiudere centinaia di uffici pubblici attraverso provvedimenti di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione;
c) contro la volontà del Governo di aumentare l’età pensionabile delle lavoratrici della P.A.;
d) contro il gravissimo attacco alla democrazia nei luoghi di lavoro, con la decisione del Governo di impedire lo svolgimento delle prossime elezioni dei Rappresentanti dei lavoratori (RSU) nel Pubblico Impiego;
e) contro la politica salariale e il rinnovo di Contratti a “perdere” nel Pubblico Impiego;
f) per l’assunzione di tutti i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione.
Dai primi dati in nostro possesso, a causa dell’adesione dei lavoratori interi uffici sono stati chiusi in tutte le categorie pubbliche: Ministeri, Enti locali, Parastato, Sanità.
A Genova circa un centinaio di lavoratori hanno effettuato un presidio davanti alla sede RAI per sollecitare la testata pubblica ad informare i cittadini delle ragioni della lotta dei lavoratori.
Naturalmente non ci fermiamo qui e continueremo a proporre altre iniziativa a difesa della Pubblica Ammninistrazione e della dignità dei lavoratori.
Comunicato stampa RdB CUB NOVARA
PUBBLICO IMPIEGO IN SCIOPERO
· Alta adesione allo sciopero odierno (ultime tre ore a fine turno e intera giornata per i lavoratori della sanità)
· Uffici semivuoti
· Nei sit-in davanti a diversi Uffici (Agenzie fiscali, Inps, Ufficio del Lavoro, Comune, ecc…) e ai luoghi pubblici principali della città (mercato coperto di Viale Dante, Stazione e Vie del Centro cittadino) decine di lavoratori scioperanti hanno raccolto tante stime di solidarietà, condivisione e compartecipazione dei cittadini.
I lavoratori pubblici hanno detto con forza che "non ci stanno" a venire sviliti ed etichettati come "fannulloni", e non intendono più accettare contrapposizioni alimentate ad arte con gli utenti, destinatari dei servizi che i pubblici dipendenti intendono difendere e continuare ad erogare con qualità e senza precarietà.
Sono state rimarcate le gravi sofferenze della categoria e le ragioni per rivendicare la difesa dei diritti e della dignità dei lavoratori messe gravemente in discussione dai provvedimenti governativi, come l’ultimo decreto di Brunetta,e di chi ha a cuore le sorti dello stato sociale e della Pubblica Amministrazione.
I lavoratori, pensionati, cassintegrati e tanti cittadini onesti hanno condiviso le ragioni della mobilitazione e la necessità che vengano date le vere risposte ai bisogni e alle esigenze della gente comune restituendo dignità e valore allo stato sociale e a chi con grande sforzo cerca di fare in modo che questo funzioni nonostante le campagne di destabilizzazione e di destrutturazione, tese, evidentemente, a ridurre all’osso le funzioni e privatizzare i servizi.
La mobilitazione continuerà nei prossimi giorni con ulteriori iniziative di lotta e protesta, anche con disobbedienza civile, con l’obiettivo di fermare il piano industriale del governo e del ministro Brunetta, per impedire la rivoluzione annunciata a favore dei potenti, delle imprese e del mercato, contro gli interessi dei lavoratori e dei ceti sociali più deboli.
Comunicato RdB CUB Vicenza
A VICENZA
150 dipendenti pubblici hanno manifestato a mezzogiorno davanti alla sede INPS bloccando per circa un quarto d'ora la strada. Le adesioni dello sciopero sono state molto buone in tutti i settori.
A VERONA
UNA cinquantina di lavoratori della sanità hanno presidiato questa mattina a Verona Borgo Trento sede della Azienda Ospedariera Veronese. L'iniziativa era al centro nel veneto dello sciopero nazionale del asanità. Abbiamo ottenuto per la prossima settimana un incontro con la sottosegretaria Martini.
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STAMPA & MEDIA dal 1 luglio
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Roma. Galleria fotografica agenzia Eidon. clicca qui
5 luglio 2009 - Il Gazzettino
Giornata di agitazione contro il decreto Brunetta
Padova - Lo chiamano lo "smantellamento del pubblico", e si riferiscono al Decreto Brunetta, divenuto legge lo scorso 6 agosto, e inviso alla quasi totalità dei dipendenti pubblici. Contro questa legge le rappresentanze sindacali di base sono in agitazione. «Venerdì scorso - spiega Celestino Giacon - il sindacalismo di base ha indetto uno sciopero per le ultime tre ore di lavoro».
Ciò che non va giù è soprattutto l’articolo 71 della legge 133/2008, che riguarda le assenze per malattia, come ha spiegato Giacon: «Le assenze vengono sanzionate con una decurtazione salariale che va a colpire i primi dieci giorni di malattia. E questo danno economico varia, in realtà, da settore a settore del pubblico impiego, determinando una discriminazione dei lavoratori. Non possiamo accettare una simile ingiustizia». A Padova a tale proposito due ricorsi sono già i ricorsi portati avanti da dipendenti del settore pubblico, uno delle Agenzie fiscali e l’altro del Comune.
4 luglio 2009 - Liberazione
Pubblici Rdb Cub sciopero riuscito
di Daniele Nalbone
Roma - Per la difesa della Pubblica Amministrazione: «Viva sempre, Beata Assunta». Per la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari: «Sempre viva, affianco a noi». Questa la preghiera che ieri si è levata in diverse città italiane in occasione delle processioni organizzate dal Patto di Base (Rdb-Cub, Cobas, Sdl) per lo sciopero generale del Pubblico Impiego. Migliaia di precari degli istituti di ricerca, lavoratori della pubblica amministrazione vessati e umiliati dal ministro Brunetta e semplici cittadini solidali hanno partecipato, in tutto il paese, ai sit in organizzati dai sindacati. Banditi, però, "sindacalese" e "politichese" dalle piazze: a Roma è stata organizzato in piazza Vidoni, nei pressi del Ministero della Funzione Pubblica, la Fiera della Pubblica Amministrazione, riuscita parodia del Forum istituzionale, con attrazioni per grandi a piccini. C'era il tunnel dell'orrore precario, il tappeto del lavoro flessibile e addirittura, per la gioia del ministro Brunetta, la zona fitness per dipendenti sovrappeso, fino ad arrivare ai gonfiabili dei fannulloni e al gioco delle tre carte della produttività. Ma l'attrazione da baraccone che ha raccolto maggior successo ed ha visto cimentarsi sindacalisti, lavoratori e perfino giornalisti è stato il "tiro a segno ministeriale". Cento punti per chi centrava Berlusconi, novanta per i ministri Sacconi (Lavoro) e Brunetta (Funzione Pubblica) e ottanta per il presidente della Camera, Fini, e i ministri Gelmini (Pubblica Istruzione) e Maroni (Interno). Eccoli, in una tabella di punteggio, i responsabili della crisi e dello smantellamento della pubblica amministrazione.
Evento clou della giornata sono state, invece, le processioni in onore di San Precario e della Beata Assunta che si sono tenute nella mattina a Roma in corso Vittorio Emanuele e nel pomeriggio a Milano in piazza San Babila ma apparizioni dei due protettori della precarietà si sono registrate in tutta la Sardegna, a Verona, a Perugia, in Sicilia e Calabria.
Bisogna però segnalare le testimonianze di alcuni manifestanti che hanno affermato di aver visto i due santi apparire a Milano fin dalle prime ore del mattino durante un presidio dei lavoratori della Sanità, ieri in sciopero per 24 ore su tutto il territorio nazionale, sotto la Regione Lombardia.
A Napoli, invece, si è optato per un'assemblea pubblica con circa 400 lavoratori dove si è discusso, davanti all'assessore al Lavoro della Regione Campania, Corrado Gabriele, della controriforma in atto nella P.A. e alla fine della quale è stato sottoscritto un protocollo per la formalizzazione delle relazioni sindacali con il Patto di Base.
Nel mentre a Torino, in via Verdi, «contro la desertificazione della Pubblica Amministrazione», è stato allestito un deserto di circa cento metri quadrati dove si potevano ammirare le opere di questo Governo: scuole chiuse, ospedali in vendita, uffici pubblici in saldo, università privatizzate. Al centro dell'installazione, come un miraggio, un'oasi rappresentata dai lavoratori pubblici in lotta.
Obiettivo dei lavoratori genovesi è stata invece la sede della Rai dove è stato sollecitato il servizio pubblico a fornire ai cittadini una corretta informazione sulle reali ragioni delle proteste. Un'azione purtroppo vana a giudicare dai telegiornali andati in onda all'ora di pranzo e nel tardo pomeriggio.
In tutte le città in cui si è protestato, è stato il sarcasmo a farla da padrone in uno comparto, quello del pubblico impiego, che vive un momento drammatico: come non bastasse il progressivo smantellamento della Pubblica Amministrazione al quale stiamo assistendo, «dobbiamo lottare contro il Piano Industriale del Ministro Brunetta» spiegano i sindacalisti del Patto di Base «che dietro la farsa della meritocrazia riduce la retribuzione a fronte di carichi di lavoro sempre più elevati e aumenta la discrezionalità della dirigenza». Una lotta, quella «per un salario vero, contro l'attacco al pluralismo sindacale» che non si fermerà qui.
L'invito ai lavoratori che arriva da Daniela Mencarelli di Rdb Cub Pubblico Impiego è di «continuare a tenere alta la tensione della mobilitazione per contrastare un progetto nefasto, quello del decreto Brunetta, non solo per i dipendenti pubblici ma per tutto il paese.
Un decreto che cela, dietro il miraggio dell'efficienza e della trasparenza del pubblico impiego, «il vero scopo di questa operazione», come denunciano i lavoratori: «dimostrare la nostra presunta improduttività e renderci così "licenziabili" per arrivare all'obiettivo finale di una pubblica amministrazione ridotta ai minimi termini al servizio esclusivo delle imprese».
«Noi meno che precari», la protesta degli Lsu
di Serena Salucci
Roma - Un po' defilati dal clamore della piazza, a Roma, hanno manifestato anche i lavoratori socialmente utili, i cosiddetti Lsu, che della parola lavoro con la elle maiuscola conservano ormai solo qualche sbiadito ricordo. Vengono da diverse parti d'Italia, a rappresentare, sotto le bandiere dei sindacati del Patto di Base, la storia di una categoria di dimenticati, nata quando la precarietà del pubblico impiego muoveva appena i primi passi. Ce ne sono più di 25mila sparsi in centinaia di enti locali. Chiedono una sanatoria per l'assunzione, l'inquadramento contrattuale, uno stipendio vero e i contributi, preziosi per raggiungere una pensione decente: perché tutti questi "privilegi" o non ce li hanno più o non li hanno mai avuti.
«Gli Lsu nascono nel 1996, dalla necessità di ricollocare i lavoratori in cassa integrazione laddove c'erano carenze di organico nelle pubbliche amministrazioni. Da allora sono prorogati di sei mesi in sei mesi», spiega Elisabetta Callari, delegata RdB Cub per i Lavoratori socialmente utili. «Lavorano a tutti gli effetti con mansioni di vario tipo, anche specializzate, e orari vicini al tempo pieno, ma rimangono dei sussidiati dallo Stato, percependo a questo titolo 500 euro al mese, senza contratto e senza nessun beneficio previdenziale».
È il caso degli ex operai della Elcat Sud, fabbrica dell'indotto Fiat di Cassino, chiusa nel 1994, che dopo 4 anni di cassa integrazione sono stati assorbiti come Lsu in vari comuni della provincia di Frosinone, con un progetto ad hoc. «Con 19 anni di fabbrica alle spalle - raccontano - siamo stati messi a fare tutti i tipi di lavori: manutenzione, ripristino ambientale, pulizia, protocollo, ufficio tecnico, accompagnamento bambini, attività culturali. Da 10 anni copriamo la mancanza di personale dei nostri comuni, senza aggravio di spesa per l'amministrazione che deve solo pagarci l'assicurazione. Concorsi sono anni che non se ne fanno. Abbiamo i capelli bianchi ma la pensione è ancora lontana».
C'è poi chi è entrato a seguito di un bando per disoccupati di lunga durata e ha sempre "lavorato" così. Teresa, 54 anni, laureata, tredici anni di Lsu, è impiegata come operatrice culturale del Museo di Fara in Sabina, che insieme ad altre colleghe socialmente utili ha praticamente creato dal nulla, facendone un fiore all'occhiello del sistema museale del Lazio. «Ci sentiamo ancora più in basso dei cococò: siamo dei sottoprecari. Vorrei che quei pochi spiccioli che ricevo ogni mese non fossero un sussidio, ma uno stipendio».
Tra loro c'è anche chi ce l'ha fatta ed è venuto ieri a ringraziare la "Beata Assunta", protettrice degli stabilizzati: Cesare, 10 anni di lavori socialmente utili come impiegato del protocollo nel Comune di Borbona (Rieti), è stato assunto il primo maggio 2007 grazie a un concorso.
Per questi precari ante litteram non c'è nessun pronunciamento del governo, persino il solerte Brunetta si è dimenticato di loro. «Chiediamo che il contributo erogato dallo Stato per gli Lsu» ha precisato la sindacalista delle RdB, «diventi un trasferimento diretto agli Enti locali, che integrando con le loro risorse, come in molti casi già fanno, possano finalmente assumerli in pianta stabile».
4 luglio 2009 - Il Manifesto
PUBBLICO IMPIEGO
Sciopero di base e processione di beata Assunta
(fr.pi.) Per fare uno sciopero in piena estate bisogna che i problemi siano davvero seri. E nella pubblica amministrazione ce ne sono a volontà. A maggior ragione nella sanità. Per questo, ieri, le categorie specifiche dei sindacati che hanno dato vita al «Patto di base» (RdB-Cub, Cobas, SdL Intercategoriale) hanno effettuato tre ore di sciopero (24 nella sanità). Buone le percentuali di adesione, secondo gli organizzatori. Ma soprattutto decine di presidi in in tutta Italia, con le punte più significative a Roma e Milano.
Nella capitale, di buon mattino oltre 200 lavoratori precari della pubblica amministrazione hanno dato vita alla «processione della Beata Assunta», da largo Cairoli nelle vie del centro storico, fin sotto palazzo Vidoni, sede del ministero diretto da Renato Brunetta. Una statua alta due metri che ha anticipato il tono ironico delle altre iniziative. Uno striscione con al centro l'immagine di Brunetta dormiente, (circondato da colleghi come Carfagna, Gelmini, come anche dal Pd Ichino) apriva poi la «Fiera della pubblica amministrazione», un'articolata presa in giro del «Forum» annualmente organizzato dal ministero per vantare i progressi nell'efficienza della macchina burocratica.
Grande partecipazione al «tiro a segno ministeriale» (allusione al «ci mettiamo la faccia» dell'ultima campagna pubblicitaria voluta da Brunetta), con i volti dei ministri a fare da bersaglio per il lancio delle freccette. Un «tappeto elastico» per simboleggiare la flessibilità estrema perseguita dalle politiche del personale attuali. Un «tunnel del lavoro precario», un percorso-gmkana entro cui si può prendere atto delle mille difficoltà di una «carriera» da precario. E non potevano mancare i «materassi gonfiabili» su cui far sdraiare i presunti «fannulloni» che popolerebbero gli uffici pubblici. Infine un «centro fitness» in cui costringere i dipendenti sovrappeso (il ministro Brunetta si è attirato le ire anche de poliziotti, da lui definiti «panzoni»).
Su un piano più concreto, le ragioni della protesta riguardano sia gli aspetti contrattuali (è stato firmato un «rinnovo» con Cisl e Uil, che prevede circa 70 euro medi lordi di aumento) che le polticihe di «dimagrimento» della pubblica amministrazione. «Nella bozza in entrata del decreto anticrisi, il governo elimina solo alcune delle disposizioni più odiose riguardanti i dipendenti pubblici contenute nella legge 133», dichiara Paola Palmieri della direzione nazionale RdB-CUB.
Tra gli aspetti salariali più importanti c'è la richiesta di riassorbimento in paga base di molte voci del salario accessorio, recentemente ridotte d'autorità, con conseguente dimuzione netta degli stipendi di molti dipendenti. Tra le rivendicazioni, importante anche quella della «pari dignità» tra sindacati che superano le soglie di rappresentatività fissata dalla legge. Mentre il governo tende ormai a fare stabilmente accordi solo con le sigle «che ci stanno» (e anche la Cgil, in questo «nuovo corso» è ormai fuori dai tavoli di contrattazione).
4 luglio 2009 - Il Gazzettino
Tagli agli stipendi dei dipendenti pubblici, sit-in davanti all’Inps
Vicenza - Almeno un centinaio di rappresentanti dell’Rdb-Cub hanno manifestato ieri mattina davanti alla sede Inps di Vicenza contro il taglio agli stipendi annunciato per i dipendenti pubblici dal decreto Brunetta ed il licenziamento disciplinare. Per effetto del nuovo provvedimento gli stipendi potrebbero essere alleggeriti in media di 30-35 euro netti al mese per ciascun lavoratore. «Il sit-in di protesta davanti all’Inps - spiega il segretario vicentino dell’Rdb-Cub, Germano Raniero - è stato promosso per manifestare contro le misure del decreto Brunetta, che presto potrebbe diventare legge dello Stato. Protestiamo contro il taglio del 10 per cento agli incentivi aziendali, che non saranno più riconosciuti ai meritevoli, ma solo ad una parte prestabilita dei lavoratori. E se per tre anni consecutivi non si ricevono incentivi si rischia il licenziamento per scarso rendimento, introducendo così il licenziamento disciplinare». Una misura ingiusta, secondo il sindacato di base vicentino, che impedisce, di fatto, ai lavoratori meritevoli di poter accedere agli incentivi e, soprattutto, può portare al licenziamento a quei dipendenti che fanno il proprio dovere, ma senza strafare. Decisamente temuto, per il Vicentino, l’innalzamento dell’età di pensionamento per le donne a 65 anni: «Le lavoratrici delle case di riposo - conclude Germano Raniero - dopo anni di lavoro altamente usurante e condizioni di salute spesso non al top difficilmente riusciranno ad assistere altre persone che, in non pochi casi, saranno più giovani o coetanee».
Venezia. Tre ore di sciopero ieri mattina negli uffici giudiziari veneziani...
Venezia - Tre ore di sciopero ieri mattina negli uffici giudiziari veneziani. Ad indire la protesta, a livello nazionale, è stato l’esecutivo di RdB Giustizia,nell’imminenza della riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto integrativo, fissata per il prossimo 10 luglio. Il sindacato ritiene, infatti, che «nessun integrativo possa essere sottoscritto fino a quando non verrà assicurata la progressione in carriera di tutto il personale giudiziario», da dieci anni in attesa di fare un passo in avanti nelle retribuzioni e nelle qualifiche.
RdB Giustizia è contrario con l’istituzione di un Fondo unico di incentivazione per i lavoratori, il quale sarebbe «destinato ad improbabili progetti di meritocrazia», si legge nel volantino con il quale vengono spiegate le motivazioni delle protesta. Secondo il sindacato di base, al contrario, tutti i lavoratori devono poter usufruire di progressioni di stipendio e di carriera.
In attesa di buone notizie sul fronte del contratto integrativo, i dipendenti del comparto giustizia, al pari di tutti i lavoratori della pubblica amministrazione, prendono atto con soddisfazione della retromarcia del Governo per quanto riguarda le assenze per malattia. Meno di un anno fa la norma era stata modificata imponendo ai soli dipendenti pubblici l’obbligo di restare chiusi in casa durante i periodi di malattia, nonché una decurtazione dello stipendio (nella parte relativa al salario di produttività) per gli stessi periodi. Una norma che creava discrizimazioni evidenti tra lavoratori pubblici e privati. E così ora, nel decreto anticrisi emanato a fine giugno, sono state ripristinate le "vecchie" fasce di reperibilità per i dipendenti pubblici malati (dalla 10 alle 12 e dalle 17 alle 19) e abrogati i tagli al salario di produttività collegati a tutti i permessi. «É una grande conquista - ha dichiarato il segretario generale della Cisl funzione pubblica, Giovanni Faverin - È stata eliminata una norma fortemente vessatoria nei confronti dei lavoratori pubblici».
4 luglio 2009 - Il Giornale di Vicenza
Auto bloccate contro Brunetta
Vicenza - SCIOPERO. Ieri sciopero generale del comparto pubblico e sanità contro le scelte del ministro Brunetta: sit-in del sindacato Rdb Cub davanti all’Inps in corso S. Felice: traffico rallentato.
4 luglio 2009 - Il Mattino di Padova
Statali, braccia incrociate
Protesta anti-Brunetta in piazza Insurrezione
Padova - Anche negli uffici padovani del pubblico impiego (tra cui Comune, Parastato, Agenzie Fiscali, etc) e della sanità lo sciopero di tre ore, organizzato ieri da Rdb-Cub contro il Decreto Brunetta, è riuscito abbastanza bene. I settori in cui l’adesione dei lavoratori è risultata più alta sono stati le Agenzie delle Entrate ed il Comune di Padova. Intorno a mezzogiorno i Cobas nostrani hanno anche effettuato una manifestazione di protesta davanti all’ingresso dell’Inps, in piazza Insurrezione, coordinata da Stefano Pieretti, Celeste Giacon e Carlo Tommasin. Molto apprezzato dai passanti il manifesto gigante, in cui è fotografato il ministro Renato Brunetta mentre, ad un convegno pubblico, schiaccia un pisolino sulla sedia.
4 luglio 2009 - Il Giorno
Un aiuto alle mamme bimbi a scuola di più
La Moioli: orario prolungato fino alle 18
di SABRINA PEREZ
MILANO - UN FUNERALE simbolico per rappresentare la morte del lavoro a tempo indeterminato. Da piazza San Babila a corso Matteotti, da piazza Meda fino a piazza della Scala. Una risposta concreta allo sciopero nazionale indetto da Rdb-Cub, Cobas e Sdl per denunciare la condizione precaria di centinaia di dipendenti della pubblica amministrazione. Nel mirino dei sindacati anche la retribuzione di chi lavora nei centri estivi. «Pagano 3,70 euro all'ora sottolinea critico Riccardo Germani rappresentante RdB , una miseria. E lo stipendio non lo ricevono prima di novembre. Come se gestire gruppi di 26 bambini fosse un lavoro da nulla privo di responsabilità». Sono poche le educatrici che hanno aderito al corteo: troppa la paura di perdere da un giorno all'altro il posto di lavoro. «Chi manifesta spiega Francesca Acerbi, 36 anni, educatrice , chi alza la voce, è inutile negarlo, rischia provvedimenti disciplinari, sospensioni e richiami o peggio ancora di perdere l'impiego. Siamo sotto organico e in caso di maternità, ferie e lunghe degenze non possiamo contare sull'arrivo di rinforzi e per mandare avanti le scuole siamo costrette a straordinari non retribuiti. I precari vengono usati come jolly da spostate da una scuola all'altra senza criterio nella speranza di tamponare le emergenze». IL DITO è puntato anche contro la modalità di convocazione delle educatrici per i centri estivi: «La chiamata continua Francesca doveva arrivare entro il 31 maggio e invece le prime telefonate sono arrivate a metà giugno quando molte avevano già prenotato le ferie». Già pronti ricorsi e iniziative legali. A far discutere poi l'estensione del post-scuola (mezz'ora in più rispetto agli altri anni) a sostegno delle famiglie, in particolare di mamme che lavorano, per favorire la conciliazione tra tempi di lavoro, vita scolastica e familiare. Un intervento annunciato ieri dall'assessore Mariolina Moioli che darà alle famiglie, con figli di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, l'opportunità di accompagnarli a scuola già un'ora prima delle inizio delle lezioni (alle 7.30) e di poter contare su un doposcuola prolungato fino alle 18. Un servizio che secondo le stime di Palazzo Marino interesserà più di 6mila bambini e circa 140 istituti. Investiti 2,2 milioni di euro. «I centri estivi e il doposcuola conclude Francesca sono un'ancora di salvezza per tante famiglie. Peccato che per portarli avanti servano risorse e il triplo del personale».
4 luglio 2009 - Il Resto del Carlino
Bologna. SIT-IN dei dipendenti statali ieri mattina...
Bologna - SIT-IN dei dipendenti statali ieri mattina davanti alla sede Rai per protestare contro la riforma della Pubblica Amministrazione. I lavoratori, riuniti sotto la Confederazione unitaria di base del pubblico impiego (RdB Cub), hanno indetto uno sciopero generale di tre ore contro quella che definiscono una «pubblica amministrazione privatizzata».
4 luglio 2009 - La Nuova Sardegna
LA PROTESTA
Contro il decreto Brunetta Cobas in corteo anche nell’isola
CAGLIARI - Sciopero di tre ore e manifestazione di protesta anche a Cagliari, Nuoro ed Oristano contro il decreto Brunetta dei dipendenti del pubblico impiego iscritti ai Cobas, Sdl e Rdb-Cub. A Cagliari (foto) una trentina di persone si sono ritrovate davanti alla sede della rappresentanza del governo, con striscioni e cartelli contro il provvedimento che ritengono sia «peggiorativo delle condizioni di lavoro e dei servizi». «Approfittando di un crisi economica e sociale sempre più grave - si legge nel volantino - il governo ha progettato una profonda riforma in senso negativo della Pubblica amministrazione». Critiche sono piovute sulle modalità di concessione degli incentivi e sulle «esternalizzazioni» dei servizi.
4 luglio 2009 - Il Quotidiano di Calabria
Lo sciopero organizzato da RdB/Cub
Gli statali calabresi sono scesi in piazza contro Brunetta
di Patrizia Canino
CATANZARO – Ancora una volta lavoratori in piazza. Questa volta a fermarsi per tre ore in uno sciopero nazionale, organizzato dalla RdB/Cub e che ha interessato in Calabria le province di Catanzaro, Cosenza e Reggio, sono stati i comparti del Pubblico Impiego – mentre l’intera giornata ha riguardato il settore della Sanità – i quali hanno manifestato contro i contenuti del decreto Brunetta. "Decreto, questo, ha spiegato Luciano Vasta, portavoce della RdB-Cub, che dietro al miraggio dell’efficienza e della trasparenza della Pubblica Amministrazione si nasconde il vero scopo di tutta questa operazione: dimostrare che i lavoratori pubblici sono improduttivi e quindi licenziabili, che ci sono strutture pubbliche inefficienti e quindi da sopprimere per arrivare ad una pubblica amministrazione, non snella, ma ridotta all’osso, al servizio esclusivo delle imprese, che fornirà servizi sociali di sussistenza ai cittadini e regalerà al privato la gestione, dietro pagamento, di tutto il resto. Inoltre si vuole sottolineare, facendo riferimento alla "differenzazione stipendiale", che sono già previste all’interno dei contratti del pubblico impiego delle disposizioni che permettono di differenziare il salario accessorio dei dipendenti sulla base dei risultati raggiunti, ma non si sa forse che i compensi del sistema premiante, i cosiddetti premi di produttività, siano finanziati in buona parte non con soldi freschi, ma con parte degli aumenti contrattuali che, anziché essere destinati all’incremento tabellare, confluiscono nei fondi per il salario accessorio delle pubbliche amministrazioni; senza dimenticare che graduatorie previste da Brunetta, che dividono i lavoratori tra "buoni e cattivi" in base ad un concetto di meritocrazia del tutto opinabile, creeranno inevitabilmente disfunzioni organizzative a totale scapito della produttività". A questo sciopero non hanno aderito le altre organizzazioni sindacali, anche perché, come lo stesso Vasta ha riferito anche attraverso la nota informativa, "la riforma Brunetta è legata a filo diretto con i contenuti del Memorandum siglato da Cgil, Cisl, e Uil".
4 luglio 2009 - Il Domani
PUBBLICO IMPIEGO
A Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria decine di lavoratori hanno sfilato contro la privatizzazione
Tre manifestazioni contro la riforma
Vasta (RdB/Cub): "La Calabria è tra le regioni più colpite dallo smantellamento voluto dal Governo"
Catanzaro. – "Lo Lo sciopero generale del Pubblico Impiego, indetto dalle RdB/Cub e dalle altre organizzazioni del sindacalismo di base, ha visto la Calabria protagonista con ben tre manifestazioni che si sono svolte oggi nelle città di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria". Lo afferma in una nota, Luciano Vasta della RdB/Cub. "Le iniziative – aggiunge - iniziative hanno visto decine di lavoratori sfilare per le piazze delle tre città, distribuendo volantini e materiale che ha spiegato ai cittadini tutti, le ragioni dello sciopero.Infatti, lo smantellamento della pubblica amministrazione con la dichiarata intenzione di questo governo di privatizzare i servizi pubblici, peserà non solo sulle spalle dei lavoratori trattati oggi alla stregua di criminali, mentre invece sono sottopagati e vessati, ma anche su quelle dei cittadini che vedranno peggiorare sempre di più i servizi che già oggi, non per colpa dei lavoratori, ma per i tagli indiscriminati portati di continuo, lasciano decisamente a desiderare, come nel settore della sanità e della scuola". La Calabria – afferma Vasta - è tra le regioni più colpite da questo smantellamento della pubblica amministrazione, visto che le gabbie salariali, faranno sì che a parità di lavoro, a parità di prestazioni rese e a parità di risultati, un lavoratore calabrese percepirà uno stipendio inferiore rispetto a quello di altre regioni d’Italia. Inoltre la situazione già drammatica in alcuni settori, come la scuola e la sanità, nella nostra regione subirà ulteriori aggravamenti, per cui solo chi avrà ampie disponibilità economiche, avrà accesso a quei servizi essenziali a tutela della salute o del diritto allo studio". "Secondo i primi dati ricevuti – conclude - in Calabria, allo sciopero ha aderito una buona percentuale di lavoratori, con punte importanti in alcuni uffici, dove i disagi all’utenza sono stati avvertiti in modo sensibile".
4 luglio 2009 - Gazzetta del Sud
Ieri lo sciopero del pubblico impiego
Il decreto Brunetta nel mirino di Rdb-Cub
di Luigi Scalzi
Una pubblica amministrazione sempre più privatizzata, i cui servizi sono garantiti solo a coloro i quali avranno la possibilità di pagarli. Questo per Luciano Vasta, componente dell'esecutivo regionale della Federazione pubblico impiego Rdb-Cub, è il pericolo maggiore che gli italiani dovranno affrontare se venisse data attuazione al cosiddetto "decreto Brunetta" in materia di efficienza e ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico. Ed è questa la principale motivazione dello sciopero nazionale organizzato ieri da Rdb-Cub per manifestare il proprio dissenso prima della definitiva approvazione del testo legislativo. Lo sciopero è durato tre ore in tutti i comparti del pubblico impiego (le ultime dell'orario lavorativo), e per tutta la giornata nella sanità. In città si è tenuta una manifestazione in piazza Matteotti con distribuzione di materiale mirato ad informare la popolazione su quelle che Rdb-Cub sostiene essere le reali motivazioni ed i reali effetti del provvedimento. Per Luciano Vasta, sotto la maschera del rinnovamento della pubblica amministrazione ispirata alla trasparenza e all'efficienza, il decreto Brunetta nasconde la precisa volontà di dimostrare che i lavoratori pubblici sono improduttivi e le strutture pubbliche sono inefficienti, avviando un meccanismo di "destrutturazione" demolitiva dell'amministrazione pubblica con successiva necessità di delegare al privato la gestione di settori basilari per la vita del cittadino. Al contrario, i manifestanti sostengono che le deficienze della pubblica amministrazione non sono da imputare ai lavoratori, ma ad anni di scelte sbagliate e di cattiva amministrazione da parte della politica romana. La manifestazione si è svolta contemporaneamente anche a Reggio e Cosenza ed è solo il primo atto di una protesta che i sindacalisti promettono di portare avanti fino in fondo, preparando uno sciopero generale che in autunno, in caso di approvazione integrale del decreto, fermerà l'intero apparato pubblico della Regione.
4 luglio 2009 - Calabria Ora
rdb-cub
Tre ore di sciopero contro il decreto Brunetta
di Maurizio Cacia
Catanzaro - Tre ore di sciopero per i lavoratori del pubblico impiego. Uno sciopero che ha visto anche a piazza Matteotti, ieri mattina, la presenza dell’RdB Cub per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che incontreranno quotidianamente i lavoratori del pubblico impiego dopo il decreto Brunetta. "Questo sciopero – ha detto Luciano Vasta dell’Esecutivo regionale RdB Cub – nasce dall’esigenza di dire no a quanto sta avvenendo in una pubblica amministrazione, che sembra stia andando verso la privatizzazione, e un decreto che si scaglia contro le maestranze con attacchi violenti e che mina anche i cittadini che dovranno rivolgersi ai privati, quando la pubblica amministrazione sarà privatizzata". Secondo i sindacalisti, dietro il miraggio dell’efficienza e della trasparenza ella Pubblica Amministrazione, si nasconde il vero scopo di questa operazione: dimostrare che i lavoratori pubblici sono improduttivi e quindi licenziabili, che ci sono pubbliche inefficienti e quindi da sopprimere per arrivare ad una pubblica amministrazione, non snella, ma ridotta all’osso, al servizio esclusivo delle imprese, che fornirà servizi sociali di sussistenza ai cittadini e regalerà al privato la gestione, dietro pagamento, di tutto il resto. La normativa che viene introdotta dal decreto sulla dirigenza – si legge in una nota del sindacato - ci preoccupa e non poco. La dirigenza della pubblica amministrazione è una dirigenza quasi totalmente lottizzata e legata mani e piedi ai poteri sindacali e politici di riferimento. Oggi, con le nuove regole, questa dirigenza, che avrà il potere di decidere salario, percorsi di carriera ed anche posti di lavoro dei dipendenti pubblici, si troverà a doversi assumere quelle responsabilità che non è mai stata capace di assumersi. Non è difficile immaginare che per non essere colpita in prima persona non esiterà a colpire i lavoratori.
4 luglio 2009 - Gazzetta del Sud
Castrovillari Contro il nuovo decreto
Dipendenti del tribunale in sciopero per tre ore
di Angelo Biscardi
Castrovillari - Sciopero di tre ore di alcuni lavoratori e lavoratrici del TribunaIe di Castrovillari. Le organizzazioni sindacali Rdb-Cub, Cobas Spi e Sdl - intercategoriale, infatti, ieri mattina hanno incrociato le braccia per tre ore. Motivo scatenante della protesta è il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri l'8 maggio. Si tratta, come si sa, delle misure relative alla retribuzione dei dipendenti pubblici ma quello che non va giù è anche il sistema di razionalizzazione dei pubblici uffici. Secondo le sigle sindacali, il provvedimento del Ministro Brunetta taglierebbe "Le retribuzioni dei dipendenti pubblici sulla base di una valutazione a totale discrezione dei dirigenti". Altri punti della protesta, che è stata adottata dal circa il 75 per cento degli operatori della Giustizia, riguarda la: "Volontà del Governo di chiudere centinaia di uffici pubblici attraverso — secondo le sigle sindacali - provvedimenti di riorganizzazione della Pubblica amministrazione, la volontà di aumentare l'età pensionabile delle lavoratrici della Pa". Infine hanno protestato contro la decisione "di impedire lo svolgimento delle prossime elezioni dei rappresentanti sindacali dei lavoratori (Rsu) del pubblico iimpiego".
4 luglio 2009 - Il Padova
Sciopero contro Brunetta disagi negli uffici pubblici
Sit in all'Inps
Padova - Sciopero indetto dal sindacalismo di base ieri nel pubblico impiego. I lavoratori della sanità hanno incrociato le braccia per tutta la giornata, mentre negli uffici pubblici l'astensione del lavoro ha riguardato le ultime tre ore del turno lavorativo. In concomitanza con lo sciopero, che in Comune ha creato qualche disagio nei servizi di front office, è stato organizzato un sit in davanti alla sede Inps di piazza Insurrezione. I manifestanti hanno srotolato un enorme striscione con la fotografia del ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta 'dormiente'. "Diciamo no - spiega Celestino Giacon di Rdb Cub alla privatizzazione della pubblica amministrazione e al utilizzo della meritocrazia come pretesto per discriminare i lavoratori". Fra le ragioni della manifestazione anche il no all'innalzamento a 65 anni dell'età pensionabile delle donne.
4 luglio 2009 - Il Tirreno
ANALISI RINVIATE
Sciopero e i prelievi vanno in tilt
Niente prelievi se non quelli particolarmente urgenti ieri in alcune strutture Asl: decine di persone sono state costrette a tornarsene a casa saltando l’appuntamento programmato. La direzione dell’Asl conferma che ieri mattina è stata ridotta l’attitivà del laboratorio analisi in seguito a uno sciopero indetto da Rdb-Cub, Cobas e Sdl (e annunciato nei giorni scorsi). I vertici dell’Asl si scusano «per i disagi», rassicurano gli utenti («saranno prontamente richiamati» e informa di essersi attivata «sin dal primo momento per verificare le condizioni in cui è maturata la situazione».
3 luglio 2009 - Omniroma
PA, SOTTO MINISTERO SFILA 'BEATA ASSUNTA' PROTETTRICE PRECARI
(OMNIROMA) Roma, 03 lug - Processione «religiosa» di fronte al ministero di Brunetta: a sfilare «beata Assunta», la protettrice dei precari del pubblico impiego che questa mattina, aderendo allo sciopero generale indetto da Rdb Pubblico Impiego, hanno manifestato a piazza Vidoni. Al colorato sit in hanno aderito precari rappresentanti di numerosi istituti di ricerca come l'Ispra, Enea, Inea, Isfol, Cra, della scuola e della sanità. Al centro della piazza un mega striscione con tutti i ministri del Governo Berlusconi in versione «circo» e con al centro un'immagine di Renato Brunetta addormentato con il naso da clown. «Fiera P.a» si legge al centro del manifesto. Ed un vero e proprio «circo» è stato anche ricreato sulla piazza, con precari riuniti in quello che è stato battezzato come «lo spazio fitness per fannulloni» intenti a giocare a palla, seduti su poltrone gonfiabili. E ancora, pistole ad acqua, «il tiro a segno ministeriale», tappeti per saltare ed i «tarocchi per leggere lo sfascio della pa». «Questa manifestazione - ha spiegato Anna Di Noi, dell'Usi Rdb Ricerca per l'Ispra - è stata indetta da tutte le rappresentanze di base contro il decreto Brunetta che colpisce il pubblico impiego. La processione di 'Santa Assunta' portata da lavoratori stabilizzati sta a significare che ci siamo stufati di parlare di precariato, vogliamo finalmente parlare di assunzioni». Tra i manifestanti, maglietta arancione indosso, anche i lavoratori dell'Ispra, Istituto Superiore per la Protezione Ambientale. «Dal primo luglio - ha spiegato Roberta Alani, ex lavoratrice dell'Ispra oggi disoccupata - 200 persone quasi tutte di Roma hanno perso il posto di lavoro, non lo hanno chiamato licenziamento ma fine rapporto lavorativo. Entro il 2009 - ha continuato - altri 230 lavoratori andranno a casa, per questo chiediamo al ministro Prestigiacomo un Tavolo per la stabilizzazione di tutti e 430 i precari». A sostegno della causa, i ricercatori dell'Ispra, che si occupano anche di ricerca, hanno girato un video (www.nonsparatelaricerca.org) che lunedì sera sarà proiettato alla festa del Pd.
3 luglio 2009 - Ansa
LAVORO: MILANO; RDB IN CORTEO IN CENTRO CONTRO IL PRECARIATO
(ANSA) - MILANO, 3 LUG - Un corteo da piazza San Babila fino a Piazza della Scala per celebrare la 'mortè del lavoro a tempo indeterminato. Anche a Milano un gruppo di rappresentanti sindacali dei precari ha aderito oggi pomeriggio allo sciopero nazionale del pubblico impiego indetto da RdB-CUB, Cobas e SdL Intercategoriale. I manifestanti hanno denunciato la condizione di precariato dei dipendenti della pubblica amministrazione, e del Comune di Milano in particolare, sfilando per le vie del centro. Arrivati davanti a Palazzo Marino, i lavoratori, preceduti dallo striscione 'Il lavoro è morto e anche noi non stiamo benè, hanno deposto alcune bare di cartone a rappresentare simbolicamente il 'requiem' del lavoro. «Siamo qui per chiedere la stabilizzazione di tutti i precari del Comune di Milano», ha detto Riccardo Germani, sindacalista di Rdb. «La manifestazione - ha aggiunto Germani - ha come obiettivo anche la denuncia delle condizioni dei lavoratori dei centri estivi, che vengono pagati appena 3,70 euro lordi all'ora e ricevono il loro stipendio a novembre».
3 luglio 2009 - Asca
CALABRIA: RDB, GOVERNO VUOLE PRIVATIZZARE SERVIZI PUBBLICI
(ASCA) - Catanzaro, 3 lug - Lo sciopero generale del Pubblico Impiego, indetto dalle RdB/Cub e dalle altre organizzazioni del sindacalismo di base, ha visto la Calabria protagonista con ben tre manifestazioni che si sono svolte oggi nelle citta' di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Le iniziative - si legge in una nota - hanno visto decine di lavoratori sfilare per le piazze delle tre citta', distribuendo volantini e materiale che ha spiegato ai cittadini tutti, le ragioni dello sciopero. ''Infatti, lo smantellamento della pubblica amministrazione - continua la nota - con la dichiarata intenzione di questo governo di privatizzare i servizi pubblici, pesera' non solo sulle spalle dei lavoratori, trattati oggi alla stregua di criminali, mentre, invece, sono sottopagati e vessati, ma anche su quelle dei cittadini, che vedranno peggiorare sempre di piu' i servizi che gia' oggi, non per colpa dei lavoratori, ma per i tagli indiscriminati portati di continuo, lasciano decisamente a desiderare, come nel settore della sanita' e della scuola''. ''La Calabria - secondo RDB - e' tra le regioni piu' colpite da questo smantellamento della pubblica amministrazione, visto che le gabbie salariali, faranno si' che a parita' di lavoro, a parita' di prestazioni rese e a parita' di risultati, un lavoratore calabrese percepira' uno stipendio inferiore rispetto a quello di altre regioni d'Italia''.
3 luglio 2009 - Apcom
Ispra/ I precari: Prestigiacomo non ci ignori, andremo avanti
Brunetta costruisca un percorso di stabilizzazione
Il ministro dell'Ambiente "non ci ignori. Noi andremo avanti". Prosegue la protesta dei precari dell'Ispra (l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) contro la decisione della Prestigiacomo di operare tagli al personale. "E' stata una giornata durissima per noi - ha affermato Michela Mannozzi del coordinamento precari USI RdB Ricerca ISPRA - molti di noi sono provati, sono stati licenziati cacciati dal posto di lavoro che per anni li ha visti protagonisti. Abbiamo occupato la sede centrale dell'Ente di Ricerca per 2 giorni e quando siamo stati allontanati abbiamo continuato la protesta sulla nave oceanografica Astrae. Ci siamo incatenati e abbiamo bloccato convegni. Abbiamo addirittura prodotto un film "Non sparate alla ricerca" che stiamo presentando in varie occasioni - continua la sindacalista precaria - Eppure il Ministro Prestigiacomo ci ha completamente ignorati, ha messo sulla strada 200 famiglie dal primo luglio e altrettante saranno nelle stesse condizioni nel prossimo futuro, ma contrariamente a quello che sostiene il ministro Brunetta, in Ispra i licenziati ci sono eccome". "Mi preme precisare - conclude la sindacalista - che come sindacato abbiamo fornito le soluzioni tecniche per evitare questi licenziamenti, soluzioni applicate negli altri enti di ricerca, anche perché Ispra ha i fondi per rinnovare tutti i contratti e preparare un piano assunzioni a tempo indeterminato per i prossimi 3 anni. Ma non ci fermeremo. I 200 licenziati vanno riassunti, e tutti noi abbiamo il diritto ad un lavoro stabile, a tutto vantaggio delle politiche ambientali. Chiediamo che il Governo tutto prendano provvedimenti attraverso il Ministero della Funzione Pubblica, proprio per costruire la nostra stabilizzazioni".
Sanità/ Oggi lo sciopero generale di 24 ore di Sdl e Cobas
Indetto dalle categorie pubbliche del Patto di Base
I lavoratori e le lavoratrici della sanità si astengono oggi dal lavoro per 24 ore per lo sciopero indetto dalle categorie pubbliche del Patto di Base, RdB-CUB P.I., Cobas P.I. e SdL Intercategoriale. Manifestazioni sono in programma a Milano e a Roma. Ormai non vi è atto governativo che non colpisca direttamente i dipendenti pubblici e, tra questi, quelli del servizio sanitario", ha dichiarato ieri Sabino Venezia del coordinamento nazionale RdB-CUB Pubblico impiego. "Dal contratto sanità, recentemente contestato dal ministro Tremonti, al decreto Brunetta, all'imminente varo del pacchetto sicurezza, che ci vuole tutti delatori delle condizioni dei migranti, le funzioni ed i diritti di chi ancora garantisce un servizio sanitario pubblico e di qualità continuano ad essere messi a dura prova". "L'intento di questo Governo è sempre più palese - ha aggiunto Venezia - cancellare il servizio pubblico a vantaggio di sistemi speculativi riconducibili a privati o a lobbies affaristiche, che in sanità si traduce facilmente in fondi ai privati, con la politica degli appalti-esternalizzazioni e project financing; evoluzione del sistema assistenziale privato/convenzionato anche attraverso il modello delle fondazioni, e sviluppo del sistema assicurativo, con importanti ricadute sui cittadini. I lavoratori della Sanità saranno in piazza con la RdB e il resto del sindacalismo di base, contro il governo degli affari e l'immobilismo dei sindacati concertativi, per rivendicare salario, diritti e dignità".
3 luglio 2009 - Ansa
OGGI NEL LAZIO
(ANSA) - ROMA, 2 LUG - AVVENIMENTI PREVISTI PER OGGI NEL LAZIO:...
11.00, Roma - davanti al Ministero della Funzione Pubblica, Corso Vittorio Emanuele II 116. Manifestazione organizzata dall'Rdb-Cub Pubblico Impiego a sostegno dello sciopero generale del 3 luglio del comparto sanità indetto dalle categorie pubbliche del patto di base, Rdb-Cub,P.I., Cobas P.I., Sdl intercategoriale.
11.30, Roma - davanti palazzo Vidoni. Manifestazione dei lavoratori dell'Ispra e di tutti i lavoratori precari del pubblico impiego organizzato dall'Rdb-Cub. La manifestazione prosegue alle 14.00 con un presidio davanti al Senato....
3 luglio 2009 - C6 TV
Precari in protesta davanti al Ministero della Pa
Roma. Ministero Pubblica Amministrazione. Precari della scuola, della Pa, della Crocerossa in protesta davanti al Ministero della Pubblica Amministrazione... un presidio pacifico, colorato e creativo per tornare a discutere della precarietà. per info e petizione www.nonsparateallaricerca.orgEsecuzione dei ricercatori in Piazza Navona
Roma. Piazza Navona. Continua la protesta di ricercatori e lavoratori precari dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) contro la decisione del ministero dell’Ambiente di operare drastici tagli al personale. Più di 400 lavoratori, infatti, entro la fine dell’anno potrebbero essere mandati a casa. Esecuzione dei ricercatori in Piazza Navona3 luglio 2009 - CN24 Tv
CATANZARO. Sciopero generale del pubblico impiego
Tre manifestazioni tra Catanzaro, Cosenza e Reggio
Lo sciopero generale del Pubblico Impiego, indetto dalle RdB/Cub e dalle altre organizzazioni del sindacalismo di base, ha visto la Calabria protagonista con ben tre manifestazioni che si sono svolte oggi nelle città di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. A Catanzaro, in Piazza Matteotti, la manifestazione si pronuncia contro la privatizzazione della pubblica amministrazione, il piano industriale contenuto nel decreto Brunetta e la farsa della meritocrazia. Si rivendica un contratto vero, un salario dignitoso che duri 4 settimane e non 3. Lo scopo dei manifestanti scesi in piazza per la loro dignità professionale è dare un forte segnale di opposizione sociale al governo per ottenere la ridefinizione delle piattaforme contrattuali e sociali. Le iniziative hanno visto decine di lavoratori sfilare per le piazze delle tre città, distribuendo volantini e materiale che spiegavano le ragioni dello sciopero. Lo smantellamento della pubblica amministrazione con la dichiarata intenzione di questo governo di privatizzare i servizi pubblici, peserà non solo sulle spalle dei lavoratori, ma anche su quelle dei cittadini che vedranno peggiorare sempre di più i servizi, come nel settore della sanità e della scuola. Lintenzione, sarebbe di dimostrare che il pubblico non funziona per agevolare le strutture private a pagamento, con un aggravio dei costi per le tasche dei cittadini. In questo senso va il decreto Brunetta, che è allesame del governo in questi giorni e contro il quale i lavoratori stanno protestando.
3 luglio 2009 - Corriere.it
Corriere della Sera - Roma. Foto del giorno
La «beata Assunta» - In corteo i precari della pubblica amministrazione, venerdì 3 in sciopero, hanno sfilato portando in spalla un manichino addobbato come una crocerossina: è la beata Assunta (la foto è negli allegati: 20090703_corriere_roma.jpg)
3 luglio 2009 - Repubblica.it
Milano, bare in piazza per il Requiem del lavoro fisso
La tromba che suona il Silenzio e una fila di bare nere di cartone. Così una ventina di rappresentanti della Rdb Lombardia hanno celebrato a Milano il "Requiem del lavoro. Funzione solenne in ricordo del lavoro a tempo indeterminato". In corteo, partendo da piazza San Babila, i rappresentanti dei dipendenti del pubblico impiego hanno portato in "processione nei luoghi di sofferenza dei lavoratori" otto bare di cartone e un grande striscione con la scritta "Il lavoro è morto e anche noi non stiamo tanto bene", fino ad arrivare davanti a Palazzo Marino accompagnati dal suono di una tromba. (galleria fotografica negli allegati)
Precari in protesta davanti al Ministero della pubblica amministrazione
Roma. Processione "religiosa" di fronte al ministero di Brunetta: a sfilare "beata Assunta", la protettrice dei precari del pubblico impiego che questa mattina, aderendo allo sciopero generale indetto da Rdb Pubblico Impiego, hanno manifestato a piazza Vidoni. Al colorato sit in hanno aderito precari rappresentanti di numerosi istituti di ricerca, della scuola e della sanità. Al centro della piazza un mega striscione con tutti i ministri del Governo Berlusconi in versione "circo" e con al centro un'immagine di Renato Brunetta addormentato con il naso da clown. Anna Di Noi dell'Usi Rdb Ricerca per l'Ispra: "Protestiamo contro il decreto Brunetta che colpisce il pubblico impiego"
3 luglio 2009 - Radio Città Aperta
Oggi sciopera il Patto di Base:
in piazza dipendenti pubblici, precari e lavoratori della sanità
Roma 10:53 --- Le categorie pubbliche del Patto di Base (RdB-CUB, Cobas, SdL) hanno proclamato per la giornata di oggi lo sciopero generale di tutto il Pubblico Impiego. Lo sciopero è stato indetto contro lo smantellamento della Pubblica Amministrazione attraverso la svendita ai privati; contro il Piano Industriale del Ministro Brunetta che dietro la farsa della meritocrazia riduce la retribuzione a fronte di carichi di lavoro sempre più elevati; contro l’attacco al pluralismo sindacale, diretto in particolare contro il sindacalismo di base, attraverso la costituzione di due soli Comparti di contrattazione. L’astensione dal lavoro sarà di 24 ore nella Sanità e di tre ore a fine turno per ciascun turno negli altri Comparti. Sono previste iniziative nelle principali città del Paese. A Roma gli appuntamenti sono due: da pochi minuti è in corso una processione precaria con l’apparizione della Beata Assunta; centinaia di lavoratori precari appartenenti a diversi comparti hanno sfilato per le vie del centro storico della capitale diretti al Ministero della Funzione Pubblica. Ha raccontato in diretta ai microfoni di Radio Città Aperta Carmela Bonvino delle RdB-CUB: "Un manichino rappresentante la 'Beata Assunta', montato su un baldacchino portato a braccia da quattro ex precari poi stabilizzati, è seguita in processione da altri precari che ostentano i simboli della loro condizione per invocare la stabilizzazione: quelli della scuola sfilano con lavagnette al collo, i lavoratori socialmente utili vestono in nero come nero è il lavoro a cui sono costretti; le maestre di nidi e asili portano con sé i sonagli dei bambini; i precari della Croce Rossa e dei vigili urbani sono in divisa come quando prestano servizio proprio nelle processioni." Dalle ore 11.30 i lavoratori in sciopero confluiranno sotto il Ministero della Funzione Pubblica, a Palazzo Vidoni, dove sarà allestita la "Fiera della P.A.", con attrazioni animate dai lavoratori pubblici fra cui: il Tiro a segno ministeriale, il Tunnel dell’orrore precario, il Tappeto del lavoro flessibile, il Gioco delle tre carte di produttività; la Zona fitness per dipendenti sovrappeso; i Gonfiabili dei fannulloni; la Cartomante che vede il futuro della P.A.
3 luglio 2009 - Bigol news
ASSEMBLEA PUBBLICA DIPENDENTI PUBBLICI
Appartenenti alla sigla RdB-CUB hanno proclamato uno scipero generale di 3 ore a fine turno
di FILIPPO CERVONE
NAPOLI – Sciopero generale organizzato oggi dalla RdB-CUB degli impiegati della Pubblica Amministrazione. L’astensione dal lavoro ha riguardato le ultime 3 ore di turno. Indetta anche un’assemblea pubblica tenutasi presso il cinema "Modernissimo". Tema dell’incontro la riforma della Pubblica Amministrazione, meglio nota come riforma Brunetta. La sigla fa parte dell’area del sindacalismo indipendente, ovvero organizzazioni non facenti capo a CGIL, CISL e UIL. Il decreto è stato definito un attacco frontale alla Pubblica Amministrazione, cominciato, secondo il sindacato con una campagna denigratoria e culminata nel provvedimento. Sono stati illustrati i punti principali della "riforma" e il modo in cui colpisce il mondo dei lavoratori della P.A. E’ stato poi attaccato l’operato dei sindacati maggiori (CGIL, CISL e UIL) accusati di «non fare più gli interessi dei lavoratori». E’ intervenuto anche l’assessore al lavoro della Regione Campania Corrado Gabriele invitato per illustrare la delibera del protocollo d’intesa sulle relazioni tra RdB-CUB e lo stesso ente regionale. L’assessore ha voluto esprimere la sua preoccupazione per la tendenza a sminuire sempre di più la forza lavoro mortificandone le tutele. L’assemblea si è conclusa con alcune testimonianze di operai e impiegati pubblici che hanno raccontato l’invadenza sempre maggiore delle imprese private, le quali utilizzerebbero strutture pubbliche per le proprie produzioni togliendo sempre più spazio al pubblico impiego.
3 luglio 2009 - Il Manifesto
SINDACATI DI BASE
Oggi sciopero del pubblico impiego e della sanità
Le categorie pubbliche del Patto di Base (RdB-CUB P. I., Cobas P. I., SdL) hanno proclamato per oggi lo sciopero generale dei pubblici: la protesta è stata indetta «contro lo smantellamento della pubblica amministrazione, il piano industriale del ministro Brunetta (nella foto, ndr); per un salario vero che assorba ogni parte variabile della retribuzione; contro l'attacco al pluralismo sindacale, diretto in particolare contro il sindacalismo di base». L'astensione dal lavoro sarà di 24 ore nella sanità e di 3 ore a fine turno per ciascun turno negli altri comparti. Tra le iniziative: Roma, ore 10.30 processione precaria della Beata Assunta; poi manifestazione al ministero della Funzione pubblica; Milano, 9.00 presidio all'Assessorato regionale sanità; 13.00 presidio alla Conferenza Stato Regioni; 16.00 presidio Piazza San Babila. Presidi anche a Torino, Genova, Novara, Verona, Vicenza, Padova, Ancona, Firenze, Perugia, Napoli, Cosenza, Palermo e in altre città.
requiem
Il lavoro fisso è morto, funerali in San Babila
Milano - Prima o poi doveva succedere. Il lavoro fisso è passato a miglior vita. Per la funzione solenne in ricordo del bel tempo indeterminato, Telefono Precario e Rdb Lombardia danno appuntamento a tutti in piazza san Babila. Aprono la processione, insieme a san Precario e alla Beata Assunta, alcuni dei 200.000 lavoratori del pubblico impiego che con il decreto Brunetta in discussione al Senato rischiano di non venire stabilizzati mai più. Seguono in corteo la banda musicale e le bare portate a spalla dai colleghi a contratto. Unitevi al cordoglio dei molti lavoratori, anche perché, diceva Totò, a' livella prima o poi passa da tutti. Andate in pace, oggi pomeriggio. Anzi incazzatevi. Amen. PIAZZA SAN BABILA, ore 16.
3 luglio 2009 - Il Messaggero Veneto
PUBBLICO IMPIEGO
Sindacati di base oggi in sciopero per protestare contro Brunetta
TRIESTE - Anche nel Fvg oggi sciopereranno i lavoratori del Pubblico impiego, nelle ultime 3 ore di servizio, e quelli della Sanità per l’intera giornata, per protestare contro il Decreto Brunetta che prelude – si legge in una nota sindacale – a una privatizzazione dei servizi e avvia l’azzeramento anche nel Pubblico Impiego dei diritti già cancellati nel mondo del lavoro privato. La protesta è stata indetta a livello nazionale, dalle tre maggiori organizzazioni sindacali di Base: RdB-Cub, Confederazione Cobas, SdL Intercategoriale. I lavoratori del Fvg protesteranno contro un provvedimento che prevede, si legge ancora: un pesante attacco al salario dei lavoratori pubblici; l’abolizione delle progressioni retributive e di carriera che vengono di fatto abolite e sottoposte a procedure concorsuali; l’abolizione della difesa sindacale nei procedimenti disciplinari; l’introduzione del licenziamento nel caso in cui la prestazione del lavoratore venga valutata negativamente dai soggetti esterni incaricati dalla Pubblica Amministrazione.
la cancellazione della democrazia sindacale e delle libertà individuali e collettive, attraverso lo smantellamento della contrattazione di settore.
3 luglio 2009 - Il Mattino di Padova
Padova. Sciopero di tre ore a Palazzo Moroni...
Padova - Sciopero di tre ore a Palazzo Moroni contro il cosiddetto «campionato dei dipendenti pubblici», che sarà introdotto con il decreto Brunetta-bis. L’hanno indetto le rappresentanze sindacali di base RdB Cub per oggi pomeriggio. Ieri mattina Stefano Pieretti e altri sindacalisti dei Cobas hanno distribuito nel piazzale del municipio un volantino per invitare i dipendenti comunali ad incrociare le braccia in segno di protesta nelle ultime tre ore di lavoro. Regalando inoltre l’adesivo che ritrae un Brunetta placidamente addormentato sulla sedia, con tanto di cerchietto rosso barrato a mò di divieto. Proprio lui, il ministro che ha bollato come fannulloni i dipendenti pubblici.(s.var.)
3 luglio 2009 - Il Resto del Carlino
Sciopero con attacco a Brunetta
IL CUB DELL'INPS
Reggio E. - ALLA VIGILIA dello sciopero di oggi (ultime tre ore del turno), Andrea Salsi, a nome del Coordinamento Rdb-Inps, accusa la riforma Brunetta che a suo giudizio «sfascia la Pubblica Amministrazione (facendo finta di riformarla)». «Ci sono pubbliche amministrazioni inefficienti? Benissimo! - scrive Salsi - Che continuino a esserlo. Ci sono Pubbliche Amministrazioni che funzionano? Male! Che vadano a rotoli, come le altre!» Si punisce «a casaccio», sostiene ancora Salsi, mentre si aprono «le porte al clientelismo più bieco per chi sarà premiato».
3 luglio 2009 - L'Eco di Bergamo
Oggi sciopero del pubblico impiego
Anche a Bergamo è previsto lo sciopero del pubblico impiego, indetto dalle organizzazioni sindacali Rdb/Cub pubblico impiego, Cobas pubblico impiego e Sdl intercategoriale, a cui aderiscono anche gli operatori del comparto sanità e dell'area della dirigenza medica. «Ormai non vi è atto governativo che non colpisca direttamente i dipendenti pubblici e tra questi, quelli del servizio sanitario - ha dichiarato Sabino Venezia del Coordinamento nazionale Rdb/Cub pubblico impiego -, dal contratto sanità recentemente contestato dal ministro Tremonti al decreto Brunetta, fino al varo del pacchetto sicurezza». Proprio per lo sciopero di oggi, che per tutto il comparto di sanità è esteso su tutte le 24 ore, non si escludono disagi per gli utenti agli Ospedali Riuniti di Bergamo. L'azienda sanitaria di Largo Barozzi, infatti, comunica che saranno assicurati «agli utenti l'erogazione delle cure e dei servizi essenziali, ma segnalano il rischio di possibili disagi e rallentamenti nelle prestazioni». Se per la sanità l'agitazione come si è detto è estesa all'intera giornata, per il restante comparto del pubblico impiego l'astensione del lavoro sarà, secondo quanto proclamato dalle organizzazioni sindacali, di 3 ore, nell'ultima fascia del turno di lavoro. Possibili disagi anche in università a causa dello sciopero del personale tecnico amministrativo.
Anche i benzinai (Faib, Fegica e Figisc) hanno confermato lo sciopero in programma per l'8 e il 9 luglio. «L'industria petrolifera - si legge nella nota - sta scaricando sulla rete e soprattutto sulla categoria tutte le contraddizioni e le diseconomie del sistema».
3 luglio 2009 - Roma Today
Sanità e pubblico impiego: oggi 24 ore di sciopero
Incroceranno le braccia gli aderenti ai sindacati di base. Negli ospedali romani a rischio le prestazioni. Il pubblico impiego sciopera contro il decreto Brunetta. Manifestazione davanti al ministero della funzione pubblica
Roma - Giornata calda quella di oggi sul fronte scioperi. Rdb Cub, Cobas e Sdl Intercategoriale nei settori pubblico impiego e sanità incroceranno le braccia per 24 ore. Prevista una manifestazione sotto il ministero della funzione pubblica dove confluiranno anche i precari del pubblico impiego.
SCIOPERO PUBBLICO IMPIEGO
Il pubblico impiego si ferma per protestare contro il Decreto Brunetta. I contenuti dell'ultima versione della bozza Brunetta, la numero 25, prevedono, secondo i sindacati, un pesante attacco al salario dei lavoratori pubblici. Per la quota fissa vedrà parte degli aumenti erogati dalle Amministrazioni locali ma solo se queste saranno in regola con il patto di stabilità, introducendo così una grave disparità fra territori, mentre per la parte variabile sarà sempre più dipendente dalla relazione con il dirigente e da valutazioni esterne e senza controllo. Le progressioni retributive e di carriera verranno di fatto abolite e sottoposte a procedure concorsuali, per accedere alle quali è necessario ricevere valutazioni positive. Il meccanismo di valutazione viene affidato a soggetti esterni, senza contraddittorio e con scarsi riscontri oggettivi, che produrrà liste di lavoratori buoni, quasi buoni e cattivi a cui sarà legata l'erogazione del salario di produttività. Secondo le categorie pubbliche del Patto di Base "la battaglia per il potenziamento e miglioramento della P.A. e dei servizi pubblici da questa erogati riguardi tutta la società, e che investire in questo settore sia un passo fondamentale per progettare la ripresa economica del paese".
SCIOPERO SANITA'
Potrebbe avere pesanti conseguenze sulle prestazioni al pubblico nei principali ospedali romani lo sciopero della Sanità che venerdì 3 luglio coinvolgerà migliaia di lavoratori anche a Roma. Proclamata dal sindacato Rdb-Cub Sanità, l'agitazione interesserà nosocomi come il Sant'Eugenio, il San Camillo, il Santo Spirito e il San Giovanni, ma anche l'Ospedale Sandro Pertini, dove già mercoledì si è tenuta un'assemblea generale. "Ormai non vi è atto governativo che non colpisca direttamente i dipendenti pubblici e, tra questi, quelli del servizio sanitario", dichiara Sabino Venezia del coordinamento nazionale RdB-CUB Pubblico Impiego. "Dal contratto sanità, recentemente contestato dal Ministro Tremonti, al Decreto Brunetta, all’imminente varo del pacchetto sicurezza, che ci vuole tutti delatori delle condizioni dei migranti, le funzioni ed i diritti di chi ancora garantisce un servizio sanitario pubblico e di qualità continuano ad essere messi a dura prova".
3 luglio 2009 - L'Arena
SIT IN. Una giornata di sciopero con sit in di protesta
davanti all’ingresso dell’ospedale
Verona - SIT IN. Una giornata di sciopero con sit in di protesta davanti all’ingresso dell’ospedale di Borgo Trento. I dipendenti delle Ulss del Veneto iscritti ai Cobas della sanità (Rappresentanze sindacali di base-Confederazione unitaria di base) hanno scelto Verona per manifestare in maniera eclatante contro i recenti provvedimenti che riguardano il comparto.
Lunga la lista delle note dolenti, come chiarisce il responsabile veneto dei Cobas, Federico Martelletto: «Il rinnovo umiliante per il biennio 2008-2009, in primo luogo, poichè i tanto decantati 92 lordi riguardano solo la categoria Ds6, mentre per gli altri il ritocco medio sarà insignificante. Restano poi invariate le indennità di disagio lavorativo; i fondi contrattuali restano ancorati alle cifre del 31 dicembre 2007. Infine l’aumento dell’0,8% dev’essere confermato di anno in anno e comunque non sarà pensionabile».
I Cobas della sanità attaccano anche «il decreto Brunetta, che prevede licenziamenti disciplinari, una meritocrazia che determinerà disuguaglianze economiche importanti, il taglio del 10% degli incentivi aziendali, il blocco delle assunzioni che ci costringe a turni massacranti, la privatizzazione dei servizi pubblici e infine l’innalzamento a 65 anni dell’età pensionabile anche per le donne». Quanto basta, per i Cobas, per dire «È troppo» e a sollecitare «un ruolo meno defilato delle Regioni». Anticipa Martelletto: «Abbiamo chiesto un incontro urgente al sottosegretario al Welfare, Francesca Martini: dovremmo vederci la settimana prossima. Questa mattina, invece, cercheremo di parlare con il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Caffi, perchè i problemi da noi denunciati da mesi non sono stati risolti, nè al Pronto soccorso nè in Neurologia. Ora siamo in una posizione di tregua estiva, ma se non avremo risposte adeguate a settembre ricominceremo le nostre battaglie».
3 luglio 2009 - Liberazione
Requiem per il lavoro
Milano - Telefono Precario e RdB ti aspettano al Requiem del lavoro, funzione solenne a ricordo del lavoro a tempo indeterminato, alle 16 in piazza San Babila a MILANO. Durante la cerimonia funebre, andiamo in processione nei luoghi di sofferenza dei lavoratori precari insieme a San Precario e alla Beata Assunta.
3 luglio 2009 - Il Giornale di Brescia
L’8 e il 9 benzinai in sciopero Oggi tocca al pubblico impiego
ROMA - ...
Intanto oggi incrociano le braccia i lavoratori del pubblico impiego aderenti ai sindacati di base Rdb, Cobas e Sdl che sciopereranno in tutta Italia per protestare contro il decreto Brunetta che riforma la pubblica amministrazione. Si svolgeranno iniziative sindacali nelle maggiori città italiane, tra cui Roma e Milano.
2 luglio 2009 - Ansa
P.A.: RDB-COBAS-SDL, DOMANI SCIOPERO CONTRO RIFORMA BRUNETTA
(ANSA) - ROMA, 2 LUG - Domani i lavoratori del pubblico impiego aderenti ai sindacati di base Rdb, Cobas e Sdl sciopereranno in tutta Italia per protestare contro il decreto Brunetta che riforma la pubblica amministrazione. Si svolgeranno iniziative sindacali nelle maggiori città italiane, tra cui Roma e Milano. Nei giorni scorsi i sindacati avevano esaminato il decreto anti-crisi ma avevano confermato lo sciopero perchè con il provvedimento «il Governo elimina solo alcune delle disposizioni più odiose riguardanti i dipendenti pubblici contenute nella legge 133, rimane l'impianto generale del piano industriale».
DOMANI NEL LAZIO
(ANSA) - ROMA, 2 LUG - AVVENIMENTI PREVISTI PER DOMANI NEL LAZIO:...
11.00, Roma - davanti al Ministero della Funzione Pubblica, Corso Vittorio Emanuele II 116. Manifestazione organizzata dall'Rdb-Cub Pubblico Impiego a sostegno dello sciopero generale del 3 luglio del comparto sanità indetto dalle categorie pubbliche del patto di base, Rdb-Cub,P.I., Cobas P.I., Sdl intercategoriale.
11.30, Roma - davanti palazzo Vidoni. Manifestazione dei lavoratori dell'Ispra e di tutti i lavoratori precari del pubblico impiego organizzato dall'Rdb-Cub. La manifestazione prosegue alle 14.00 con un presidio davanti al Senato....
SANITÀ: DOMANI SCIOPERO DI 24 ORE SINDACATI DI BASE
(ANSA) - ROMA, 2 LUG - Si svolge domani, 3 luglio, uno sciopero di 24 ore dei lavoratori della Sanità (dai medici agli amministrativi) che aderiscono ai sindacati di base Rdb-Cub P.I, Cobas P.I., Sdl Intercategoriale. Le principali manifestazioni si svolgeranno a Milano, davanti all'Assessorato Sanità Lombardia dalle ore 09.30, e a Roma, davanti al Ministero della Funzione Pubblica dalle 11.30. I sindacati protestano per una serie di ragioni dalla «privatizzazione della sanità» a questioni contrattuali. «Ormai non vi è atto governativo che non colpisca i dipendenti del servizio sanitario - ha dichiarato Sabino Venezia, del coordinamento nazionale RdB-CUB Pubblico Impiego - dal contratto sanità al Decreto Brunetta, al pacchetto sicurezza, le funzioni ed i diritti di chi garantisce un servizio sanitario pubblico e di qualità continuano ad essere messi a dura prova». «L'intento di questo Governo è sempre più palese - ha proseguito Venezia - cancellare il servizio pubblico a vantaggio di sistemi speculativi riconducibili a privati o a lobbies affaristiche con importanti ricadute sui cittadini. I lavoratori della Sanità - ha concluso - saranno in piazza contro il governo degli affari e l'immobilismo dei sindacati concertativi, per rivendicare salario, diritti e dignità».
2 luglio 2009 - Adnkronos
SANITÀ: RDB-CUB ADERISCE A SCIOPERO COMPARTO
SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO
INDETTO DALLE CATEGORIE PUBBLICHE DEL PATTO DI BASE
Roma, 2 lug. (Adnkronos/Labitalia) - Domani, venerdì 3 luglio, ci sarà lo sciopero di 24 ore nel comparto sanità, che aderisce allo sciopero generale del pubblico impiego indetto dalle categorie pubbliche del patto di base (RdB-Cub P.I, Cobas P.I. e SdL Intercategoriale). L'astensione dal lavoro riguarderà tutto il personale sanitario e medico e verrà effettuata garantendo i servizi essenziali. Con questo sciopero, si legge in una nota sindacale, la RdB-Cub P.I. Sanità rivendica quelli che da sempre sono i suoi obiettivi primari: servizi sanitari presenti ed efficienti, con personale sufficiente in una Sanità trasparente. Prima dello sciopero generale verranno attuate iniziative territoriali, con assemblee in tutti i posti di lavoro.
2 luglio 2009 - Asca
SANITA'/PUBBLICO IMPIEGO: RDB-CUB, DOMANI
SCIOPERO GENERALE DI 24 ORE
(ASCA) - Milano, 2 lug - Domani, 3 luglio, i lavoratori e le lavoratrici della Sanita' si asterranno 24 ore dal lavoro per lo sciopero indetto dalle categorie pubbliche del Patto di Base, RdB-CUB P.I., Cobas P.I. e SdL Intercategoriale. Dopo l'iniziativa di protesta itinerante, che ieri ha coinvolto i piu' importanti Ospedali della capitale, le principali manifestazioni del Comparto a sostegno dello sciopero si svolgeranno a Milano, davanti all'Assessorato Sanita' Lombardia, in via Pola 9 dalle ore 09.30, e a Roma, davanti al Ministero della Funzione Pubblica, dalle 11.30. ''Ormai non vi e' atto governativo che non colpisca direttamente i dipendenti pubblici e, tra questi, quelli del servizio sanitario'', dichiara Sabino Venezia del coordinamento nazionale RdB-CUB Pubblico Impiego. ''Dal contratto sanita', recentemente contestato dal Ministro Tremonti, al Decreto Brunetta, all'imminente varo del pacchetto sicurezza, che ci vuole tutti delatori delle condizioni dei migranti, le funzioni ed i diritti di chi ancora garantisce un servizio sanitario pubblico e di qualita' continuano ad essere messi a dura prova''.L'intento di questo Governo, prosegue Venezia, e' sempre piu' palese, ''cancellare il servizio pubblico a vantaggio di sistemi speculativi riconducibili a privati o a lobbies affaristiche, che in sanita' si traduce facilmente in fondi ai privati, con la politica degli appalti-esternalizzazioni e project financing; evoluzione del sistema assistenziale privato/convenzionato anche attraverso il modello delle fondazioni, e sviluppo del sistema assicurativo, con importanti ricadute sui cittadini''. I lavoratori della Sanita', conclude il sindacalista, saranno domani in piazza con la RdB ed il resto del sindacalismo di base, ''contro il governo degli affari e l'immobilismo dei sindacati concertativi, per rivendicare salario, diritti e dignita'''.
2 luglio 2009 - Apcom
Sanità/ Sdl e Cobas: domani sciopero generale di 24 ore
Indetto dalle categorie pubbliche del Patto di Base
Domani, 3 luglio, i lavoratori e le lavoratrici della sanità si asterranno 24 ore dal lavoro per lo sciopero indetto dalle categorie pubbliche del Patto di Base, RdB-CUB P.I., Cobas P.I. e SdL Intercategoriale. "Dopo l'iniziativa di protesta itinerante, che ieri ha coinvolto i più importanti Ospedali della capitale - informa una nota - le principali manifestazioni del Comparto a sostegno dello sciopero si svolgeranno a Milano, davanti all'Assessorato Sanità Lombardia, in via Pola 9 dalle ore 09.30, e a Roma, davanti al ministero della Funzione Pubblica, in Corso Vittorio Emanuele II 116, dalle 11.30". "Ormai non vi è atto governativo che non colpisca direttamente i dipendenti pubblici e, tra questi, quelli del servizio sanitario", dichiara Sabino Venezia del coordinamento nazionale RdB-CUB Pubblico impiego. "Dal contratto sanità, recentemente contestato dal ministro Tremonti, al decreto Brunetta, all'imminente varo del pacchetto sicurezza, che ci vuole tutti delatori delle condizioni dei migranti, le funzioni ed i diritti di chi ancora garantisce un servizio sanitario pubblico e di qualità continuano ad essere messi a dura prova". "L'intento di questo Governo è sempre più palese - prosegue Venezia - cancellare il servizio pubblico a vantaggio di sistemi speculativi riconducibili a privati o a lobbies affaristiche, che in sanità si traduce facilmente in fondi ai privati, con la politica degli appalti-esternalizzazioni e project financing; evoluzione del sistema assistenziale privato/convenzionato anche attraverso il modello delle fondazioni, e sviluppo del sistema assicurativo, con importanti ricadute sui cittadini. I lavoratori della Sanità saranno domani in piazza con la RdB ed il resto del sindacalismo di base, contro il governo degli affari e l'immobilismo dei sindacati concertativi, per rivendicare salario, diritti e dignità", conclude Venezia.
2 luglio 2009 - Liberazione
Vigili e infermieri di Roma aprono le iniziative di lotta
Pubblico impiego, il patto di base contro il governo
di Daniele Nalbone
Antipasto di sciopero generale a Roma, dove il Patto di Base domani scenderà in piazza contro lo smantellamento della pubblica amministrazione. Sanità, pompieri e personale comunale e dei nidi hanno organizzato ieri una serie di proteste per dimostrare al Governo che il dissenso e il malcontento dei lavoratori non sarà facile da far tacere.
La prima a mettersi "in movimento" è stata la sanità: alle 8, a bordo di un vecchio autobus a due piani scoperto, alcuni delegati sindacali erano già davanti ai cancelli dell'ospedale S.Eugenio, nel quartiere dell'Eur. Un giro nei vari ospedali, con tanto di volantinaggi, per denunciare i tagli dei posti letto e, in alcuni casi, la chiusura dei nosocomi nella Regione Lazio. Il cosiddetto rientro dal deficit è «una scusa per bloccare le assunzioni, speculando sulla pelle di cittadini e lavoratori», afferma Licia Pera di Rdb Cub.
Nelle stesse ore i Vigili del Fuoco, che sciopereranno per tre ore come tutti gli altri settori del pubblico impiego (sanità otto ore), hanno organizzato una "biciclettata" fin davanti al ministero dell'Interno contro lo stato di abbandono al quale sono condannati da anni: «A tre mesi dal terremoto continuiamo a provvedere a mansioni non di nostra competenza ma di altri corpi, a lavorare come "vigilantes" nelle zone dell'aquilano», racconta Giovanni Maccarino dei VV.FF. di Roma. Il tutto senza contratto di lavoro, ormai scaduto da un anno e mezzo, senza attrezzature, senza adeguati dispositivi di protezione e, soprattutto, con 15 mila unità di organico in meno.
Davanti al Campidoglio, intanto, i precari del Comune di Roma e dei nidi hanno parcheggiato un camper con cui picchetteranno, fino allo scoccare dello sciopero, casa-Alemanno. Un modo per non abbassare la guardia «e per informare i cittadini e i lavoratori delle mala gestione che ha raggiungerà il suo apice a fine mese quando, nell'ennesimo tavolo (estivo) di trattative, ridurranno ulteriormente il personale dei nidi comunali», spiegano Roberto Betti e Caterina Fida di Rdb-cub.
Domani anche loro sciopereranno per tre ore ma per far salire il tono della protesta hanno indetto, dalle 8 alle 11, un'assemblea presso la sala del Carroccio, in Campidoglio, alla quale seguirà una manifestazione, dalle 11 alle 14, presso il ministero della Funzione Pubblica in corso Vittorio Emanuele dove apparirà, al fianco di "S.Precario", "Santa Assunta …davvero".
Un'apparizione che si manifesterà in varie città italiane: a Milano, dove dalle 9 i lavoratori saranno in presidio all'assessorato regionale, in via Pola, mentre dalle 16 in piazza San Babila si svolgerà il Requiem del Lavoro, con tanto di processione. Volantinaggi in nome dei santi patroni del precariato sono invece in programma davanti alle sedi Rai di Torino (ore 11), Genova e Ancona (ore 12) mentre l'Inps sarà scenario di mobilitazioni a Vicenza (ore 12) e Padova (ore 11). La Prefettura sarà l'obiettivo delle proteste dei precari di Ragusa, Catania e Palermo. E mentre a Napoli è in programma, alle 11, un'assemblea pubblica presso il cinema Modernissimo, a Perugia lo sciopero di tre ore sarà l'occasione per raccogliere firme in piazza Italia (ore 12.30) per la ri-pubblicizzazione dell'acqua.
Telefono Precario e RdB ti danno appuntamento domani, giornata di sciopero generale del Pubblico Impiego, al Requiem del lavoro , funzione solenne a ricordo del lavoro a tempo indeterminato. Domani alle 16 in piazza San Babila. Durante la cerimonia funebre, andiamo in processione nei luoghi di sofferenza dei lavoratori precari insieme a San Precario e alla Beata Assunta.
2 luglio 2009 - Il Tempo
Sindacati in piazza
Cub, Cobas e SdL annunciano: «Sciopero dei trasporti il 7 luglio»
«A fronte dei gravissimi fatti accaduti a Viareggio, che hanno comportato un numero rilevantissimo di vittime e feriti, Cub, Confederazione Cobas e SdL Intercategoriale indicono per martedì 7 luglio uno sciopero generale dei Trasporti
L'azione di sciopero è indetta a difesa della sicurezza e dell'incolumità dei lavoratori e dei cittadini utenti dei trasporti, che non possono rischiare o perdere la vita per motivazioni che hanno a che vedere con la mancanza o la carenza di controlli e di misure atte a rendere massima la tutela della sicurezza». Così una nota sindacale si annuncia anche l'articolazione dello sciopero: per il settore ferroviario sono previste 4 ore di sciopero dalle ore 10.00 alle ore 14.00. Quattro ore, nel rispetto delle fasce protette localmente definite, anche per il settore trasporto pubblico locale e trasporto merci. Un'ora di sciopero dalle 10.00 alle 11.00 del settore trasporto aereo ed infine hanno annunciato un'ora di ritardo per ogni partenza nel settore del trasporto marittimo.
2 luglio 2009 - Il Manifesto
VIGILI DEL FUOCO /LA PROTESTA
Bicicletta e autopompa a pedali: «Così siamo ridotti»
Roma - I vigili del fuoco riscuotono un consenso universale. Lo si è visto anche ieri mattina, quando una cinquantina di delegati della RdB-Cub hanno attraversato le vie di Roma. In bicicletta, ma anche con un'autopompa a pedali a simboleggiare lo stato in cui versa il parco mezzi. Hanno raggiunto prima il Viminale e poi il Parlamento. La partecipazione è stata limitata a chi non era impegnato nelle operazioni in corso (in Abruzzo e a Viareggio, in primis). Denunciato l'operato del governo, che nel «decreto Abruzzo» ha ritirato le risorse stanziate per uomini e mezzi. Al Viminale hanno consegnato un pinocchio per il ministro degli interni Maroni che aveva promesso migliori condizioni economiche e lavorative per i pompieri. «A fronte di stipendi vergognosi, orari di lavoro h/24, straordinari non pagati e mezzi usurati, il governo ha stanziato una presunta indennità di circa un euro per ogni vigile del fuoco», spiega Antonio Jiritano, della direzione nazionale RdB-Cub P.I.
COBAS, CUB, SDL
Sciopero generale dei trasporti per martedì prossimo
Cobas, Cub e Sdl hanno proclamato uno sciopero generale dei trasporti per martedì prossimo denunciando, dopo l'incidente di Viareggio, la «mancanza o la carenza» di controlli. «A fronte dei gravissimi fatti accaduti a Viareggio che hanno comportato un numero rilevantissimo di vittime e feriti le scriventi organizzazioni sindacali - si legge in una nota - indicono uno sciopero generale dei trasporti per il 7 luglio. L'azione di sciopero è indetta a difesa della sicurezza e dell'incolumità dei lavoratori e dei cittadini utenti dei trasporti che non possono rischiare o perdere la vita per motivazioni che hanno a che vedere con la mancanza o la carenza di controlli e di misure atte a rendere massima la tutela della sicurezza». Per quanto riguarda il settore ferroviario i lavoratori incroceranno le braccia dalle 10 alle 14; quattro ore di sciopero anche nel trasporto pubblico locale e trasporto merci e logistica; un'ora di sciopero nel trasporto aereo dalle 10 alle 11 e un'ora nel settore del trasporto marittimo all'inizio di ogni partenza.
2 luglio 2009 - Corriere.it
DIRITTO AL LAVORO E DECRETO BRUNETTA
Sanità e pubblico impiego: è sciopero
possibili disagi negli ospedali romani
Venerdì 3 agitazione di 24 ore:
interessati alla protesta anche i nosocomi di Frascati, Subiaco, Viterbo
Roma - Tutti alle 11.30 davanti al Ministero della Funzione Pubblica. Braccia incrociate per 24 ore. Potrebbe avere pesanti conseguenze sulle prestazioni al pubblico nei principali ospedali romani lo sciopero della Sanità che venerdì 3 luglio coinvolgerà migliaia di lavoratori anche a Roma. Proclamata dal sindacato Rdb-Cub Sanità, l'agitazione interesserà nosocomi come il Sant'Eugenio, il San Camillo, il Santo Spirito e il San Giovanni, ma anche l'Ospedale Sandro Pertini, dove già mercoledì si è tenuta un'assemblea generale.
IL BUS DELLA PROTESTA - Lo sciopero di 24 ore dei lavoratori della Sanità, assieme a quelli del Pubblico impiego, per «difendere la Sanità pubblica e gli altri servizi sociali che il governo sta smantellando» porterà davanti agli ospedali, «compresi quelli di Frascati, Subiaco e Viterbo - sottolinea il sindacato - volantinaggi all'utenza». Mercoledì, per annunciare la protesta, decine di lavoratori e sindacalisti hanno percorso Roma a bordo di un autobus inglese d'epoca, il «bus della sanità in movimento». Giovedì e venerdì, proteste e manifestazioni sono previste anche in piazza San Marco (dietro Palazzo Venezia) dove si riuniranno le educatrici Rdb Cub del Comune di Roma, in rivolta contro i tagli all'assistenza nei nidi capitolini e lo sfruttamento del lavoro precario.
LA SOLIDARIETA' DEI MALATI - «Abbiamo riscontrato grande consenso da parte dei lavoratori - dice Licia Pera, della Rdb Cub sanità - ma anche dei malati, che ben conoscono i problemi della sanità perché li subiscono quotidianamente con le lunghe liste di attesa e la mancanza di posti letto». «Anche i lavoratori e le lavoratrici della sanità del Lazio - prosegue la sindacalista - subiscono come cittadini il piano di rientro dal deficit, con il taglio dei posti letto, i ticket e le tasse ai massimi livelli sia regionali che comunali ma ora, dopo il blocco delle assunzioni e la precarietà del lavoro pagheranno il deficit regionale anche con il rinnovo contrattuale». I dipendenti della Sanità regionale lamentano «esigui aumenti salariali», inferiori ai lavoratori di altre regioni che non sono interessate dai piani di rientro del deficit. Si scagliano poi contro il decreto Brunetta: «Così non si difendono la sanità pubblica e gli altri servizi sociali».
2 luglio 2009 - Estense
Per la sanita garantiti i servizi minimi essenziali
Il pubblico impiego sciopera contro Brunetta
Ferrara - Le categorie pubbliche del Patto di Base (organizzazioni sindacali Rdb/Cub Pubblico Impiego, Cobas Pubblico Impiego, Confederazione Sdl) hanno confermato per domani, venerdì 3 luglio, lo sciopero generale del Pubblico Impiego. "Lo sciopero è stato indetto contro lo smantellamento della pubblica amministrazione - si legge in una nota - contro il Piano di Brunetta, che riduce la retribuzione a fronte di carichi di lavoro sempre più elevati e aumenta la discrezionalità della dirigenza". L'astensione dal lavoro sarà di 24 ore nella Sanità e di 3 ore negli altri comparti. E a proposito del comparto della Sanità la direzione generale dell’Azienda ospedaliero universitaria Sant’Anna e dell’Azienda Usl di Ferrara comunicano che lo sciopero nazionale riguarderà tutto il personale dipendente a tempo indeterminato e non. Saranno comunque garantiti i servizi di assistenza sanitaria d’urgenza (attività chirurgica solo d’urgenza, le prestazione di terapia intensiva, i servizi di trasporto del 118, le unità coronariche, il Pronto Soccorso e tutto ciò che è legato alle urgenze) ed ordinaria solo rispetto ai pazienti ricoverati. Tutta l’attività programmata (attività specialista ambulatoriale prenotata tramite il Cup o dai reparti) non è garantita ma è strettamente in correlazione all’adesione allo sciopero. Come prevedono le norme vigenti saranno garantiti i servizi minimi essenziali e in particolare le urgenze, mentre le attività programmabili potranno subire riduzioni conseguenti all’adesione allo sciopero.
2 luglio 2009 - Italia Sera
La sanità del Lazio si mobilita per diritti e stipendi
Roma - "Ieri mattina i lavoratori della Rdb Cub Sanità hanno attraversato la città a bordo di un autobus inglese d’epoca toccando i principali ospedali romani (S. Eugenio, S. Camillo, S. Spirito, S. Giovanni) per terminare con un’assemblea presso l’Ospedale Sandro Pertini. Davanti agli ospedali, compresi quelli di Frascati, Subiaco e Viterbo, è stato effettuato un volantinaggio ai lavoratori e all’utenza. Durante il suo percorso il bus della ‘sanità in movimento’ ha inoltre portato solidarietà alle educatrici Rdb Cub del Comune di Roma, che domani e dopo domani manifestano in Piazza S. Marco". Lo comunica in una nota Rdb Cub. "Abbiamo riscontrato grande consenso da parte dei lavoratori - dichiara Licia Pera della Rdb Cub sanità - ma anche dell’utenza, che conosce bene i problemi della sanità perché li subisce quotidianamente con le lunghe liste di attesa e la mancanza di posti letto. Anche i lavoratori e le lavoratrici della sanità del Lazio subiscono come cittadini il piano di rientro dal deficit, con il taglio dei posti letto, i ticket e le tasse ai massimi livelli sia regionali che comunali. Dopo il blocco delle assunzioni e la precarietà del lavoro, pagheranno il deficit regionale anche con il rinnovo contrattuale, perché per loro l’esiguo aumento sarà inferiore ai lavoratori di altre regioni non interessate dai piani di rientro. perare".
2 luglio 2009 - Sanremo news
Tre ore di sciopero domani per il pubblico impiego
RdB-CUB P.I, i Cobas P.I. e la SdL Intercategoriale hanno proclamato lo sciopero generale dei lavoratori del Pubblico Impiego per domani, 3 ore alla fine di ciascun turno, per il settore sanità l'intera giornata.
Dopo la partecipata assemblea provinciale che si è tenuta presso la sede dell’Agenzia delle Entrate di Imperia martedì, Lilli Alampi, a nome degli organismi provinciali delle organizzazioni sindacali di base promotrici dello sciopero, invita i lavoratori del Pubblico Impiego a non rassegnarsi e a mobilitarsi, a partire proprio dallo sciopero di venerdì, contro la bozza di decreto legislativo attuativo della legge delega: il ministro Brunetta, con il pretesto di un miglioramento dell'efficienza e della trasparenza, ha progettato una profonda riforma del Testo Unico del pubblico impiego indirizzata ad una privatizzazione della P.A., con il tentativo di azzerare i diritti già cancellati nel lavoro privato.
"A fronte di una crisi economica e sociale sempre più grave - scrivono i sindacati - con un aumento vertiginoso di disoccupazione, di cassa integrazione e di povertà, il Governo, oltre all'approvazione di misure a vantaggio delle imprese, sta portando a termine l'attacco definitivo alla categoria di lavoratori, quella del Pubblico Impiego, non ancora ridotta al silenzio. Se tale bozza di decreto fosse approvata, la Pubblica Amministrazione verrebbe ridotta all'osso, regalerebbe ai privati una minima gestione dei servizi ai cittadini e porterebbe alla sottomissione dei lavoratori. Abbiamo sempre denunciato con forza, in tutte le occasioni i mali della Pubblica Amministrazione. Sappiamo anche noi che ci sono molte cose che non vanno. Ma conosciamo anche le cause della malattia ed abbiamo cercato di fornire le medicine giuste. La lotta per la stabilizzazione dei precari pubblici è nata non solo dalla giusta rivendicazione del diritto al lavoro, ma anche dalla consapevolezza che questi lavoratori consentono alle strutture pubbliche di continuare ad erogare i servizi all’utenza. Abbiamo denunciato la 'mala sanità' pubblica attraverso la pubblicazione di libri bianchi inviati alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, evidenziando che non sono i lavoratori responsabili dell’inefficienza, ma gli sprechi determinati dal sistema degli appalti e delle esternalizzazioni, come è emerso dai casi di cronaca degli ultimi anni. La bozza di decreto prevede, tra l’altro, un pesante attacco al salario dei lavoratori pubblici, che per la quota fissa vedrà parte degli aumenti erogati dalle Amministrazioni locali con grave disparità fra i territori, mentre per la parte variabile sarà sempre più dipendente dalla relazione con il dirigente e da valutazioni esterne e senza controllo.
Viene introdotto un codice di disciplina simile ad un regolamento militare, senza garanzie e senza possibilità reale di contraddittorio, che ha lo scopo di intimidire i lavoratori ed assecondare la loro totale flessibilità alle politiche pubbliche del governo. Le materie di contrattazione divengono praticamente inesistenti; viene impedito lo svolgimento delle elezioni delle RSU, i comparti vengono accorpati senza logica, attuando così un vero e proprio colpo di mano che cancella la democrazia sindacale e le libertà individuali e collettive. Il Sindacalismo di Base, invece, ritiene che la battaglia per il potenziamento e miglioramento della P.A. e dei servizi pubblici dalla stessa erogati riguardi tutta la società e che investire in questo settore sia fondamentale anche per la ripresa economica del paese".
2 luglio 2009 - Il Giorno
Le ex centraliniste del Civile rispondono ancora al telefono
Danno consigli a precari e sottopagati
di SILVIA VIGNATI
Milano - DAL PALCOSCENICO del Teatro della cooperativa di Milano al Telefono precario. Quattro delle undici ragazze addette al call center dell'azienda ospedaliera di Legnano, sono traghettate dallo strip alla cornetta telefonica. Loro, le indomite, non fanno parlare solo quando si spogliano (per modo di dire). Recentemente Rai3 e La7 hanno dedicato un servizio alla loro nuova "occupazione". Telefono precario è nato il 6 maggio. È IL PRIMO call center autogestito destinato ai lavoratori precari, ha base presso la sede milanese dalla RdB-Cub, il numero verde è 800.03.42.35. È attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 16. «A oggi abbiamo ricevuto una quarantina di chiamate, con una media di due, tre al giorno - racconta Cristiana, 50 anni, rescaldinese, ex centralinista - . Chiamano da tutta Italia, ma in particolar modo dalla Lombardia e da Milano. Sono persone con contratti a termine, che vivono situazioni lavorative disperate. Ci ha chiamato una logopedista che ha iniziato a lavorare (da una decina di giorni, per conto di una cooperativa) in un centro estivo del Comune di Milano. Viene pagata 3 euro all'ora. Una situazione vergognosa, che ora sarà valutata dagli avvocati del sindacato». Perché le cose funzionano così: viene stabilito un primo contatto telefonico. Poi si invia una memoria inerente al lavoro svolto, che le ragazze passano all'Ufficio legale. La persona viene quindi richiamata dagli avvocati, ricevendo tutte le informazioni del caso. "Telefono precario" non ha risolto la vita alle quattro donne: «Riceviamo solo un rimborso spese e qualche volta il pranzo, ma a turno veniamo volentieri a Milano per svolgere questo servizio, perché è rivoluzionario - continua Cristiana -. Personalmente poi sto seguendo un corso di formazione per la grande distribuzione». IL CALL CENTER autogestito che non vende merci è unico in Italia. «Martedì abbiamo deposto bare funebri al Centro per l'impiego di Milano, in viale Jenner: a ricordo delle migliaia di precari scomparsi con la scadenza del contratto - afferma Riccardo Germani, sindacalista Rdb-Cub -. Domani alle 16 saremo in piazza San Babila. Nella giornata di sciopero generale del pubblico impiego, proporremo il "Requiem del lavoro", una "funzione solenne a ricordo del lavoro a tempo indeterminato". Durante la cerimonia funebre, ci recheremo in processione nei luoghi di sofferenza dei lavoratori "atipici", insieme a San Precario e alla Beata Assunta. Invitiamo tutti i precari a unirsi a noi. Ci saranno le ex centraliniste dell'ospedale di Legnano e le lavoratrici dei centri estivi milanesi».
2 luglio 2009 - La Repubblica
Le Rdb: "Turni raddoppiati e orari di 24 ore non stop: siamo stanchi"
La denuncia dei pompieri "Noi, forzati del soccorso"
"Abruzzo, Vaiano e ora qui. Eppure si lesina su prevenzione e manutenzione"
Firenze - «Noi, i forzati del soccorso», così si definiscono i vigili del fuoco nel comunicato scritto dalle Rappresentanze sindacali di base. «Lavoriamo come tutti», dicono i vigili, «ma il nostro lavoro è particolare, facciamo fronte alle emergenze, ai tragici casi del destino che coinvolgono le vite degli altri. Nel nostro campo siamo dei professionisti». Eppure questo grande lavoro, spesso di sacrificio e grande rischio, non viene tenuto nella giusta considerazione. «Oggi il must è il contenimento della spesa e il risparmio ha anch´esso un suo prezzo, non monetizzabile: quasi sempre si tratta di vite umane». Il foglio è una vera e propria denuncia. «Si investe sempre meno in prevenzione, si lesina sulla manutenzione, non si rinnovano le infrastrutture. In Toscana in pochi giorni due deragliamenti: uno a Vaiano di una cisterna di acido fluoridrico e per fortuna la struttura ha retto, l´altro a Viareggio ed è stata una strage». Loro, i professionisti del soccorso, lavorano in condizioni sempre più precarie. «Il terremoto dell´Abruzzo ci ha visti raddoppiare i turni nelle sedi ordinari e lavorare 24 ore consecutive per supplire alle carenze di organico. I pompieri fanno già, come tutti, un certo numero di ore di straordinario ma noi le superiamo sempre. Ma siamo stanchi, lavoriamo troppo e troppo spesso su scenari di forte impatto emotivo». Viareggio, ad esempio. «Viareggio... e sono di nuovo le 24 ore. Mancano i pompieri perché anche su di loro si risparmia: vengono fatte assunzioni che non coprono i pensionamenti ma, alla necessità, si raddoppia loro l´orario di lavoro. Chi dovrebbe tutelare il cittadino in tempi di riduzione dei costi è vittima dello stesso sistema, soffre dello stesso male. Siamo stanchi», scrivono i sindacati dei vigili del fuoco. «Stanchi fisicamente e stanchi di essere testimoni dei fatti e degli atti che conducono ai disastri annunciati».
2 luglio 2009 - SFUEI DAL FRIÛL LIBAR
I MINISTRI IN ELICOTTERO E I POMPIERI IN BICICLETTA!
di Stefano Bergomas
Oggi manifestazione "colorata " dei Vigili del Fuoco provenienti da ogni regione d’Italia per protestare contro le decisioni del governo che non prendono in considerazione e le loro attività lavorative. Sono arrivati in piazza Viminale con biciclette e carrozzelle per consegnare un pinocchio al ministro Maroni che dal momento del suo insediamento ha promesso migliori condizioni economiche e lavorative ai Vigili del Fuoco. Hanno distribuito volantini denunciando le loro condizioni di lavoro e contestando quanto contenuto nel decreto "Abruzzo" di ultima decretazione da parte del governo dove a fronte di stipendi vergognosi, orari di lavoro h/24, e mezzi usurati il governo ha stanziato soldi per una presunta indennità di circa uno (1) euro per ogni Vigile del Fuoco – soldi da dividere con la polizia e la protezione civile per le attività straordinarie nelle zone terremotate e mantenere lo stesso contingente di uomini e mezzi per il G8. A fronte di tante promesse sugli "angeli del soccorso" sugli "eroi" del terremoto tutti termini utilizzati dal governo, che rimandiamo al mittente, la risposta è offensiva ed aggrava le attività operative del Corpo Nazionale che si apprestano ad una campagna antincendio con automezzi desueti ed un organico ormai al limite. Una carenza di organico paurosa denunciano i rappresentati del sindacato di base RdB/CUB, che non riesce a far fronte alle richieste di intervento da parte della popolazione se non richiamando personale precario che non verrà mai assunto. La protesta è proseguita poi verso il parlamento con volantinaggio e la riproposizione di altre manifestazioni ancora più singolari per denunciare l’inettitudine di questo governo. I Vigili del Fuoco a margine della manifestazione si sono dati appuntamento giorno 10 luglio alla manifestazione contro il G8.
2 luglio 2009 - Prima Da Noi
La protesta, pompieri in bicicletta al Viminale
ROMA - Ieri manifestazione "colorata" dei Vigili del Fuoco provenienti da ogni regione d’Italia per protestare contro le decisioni del governo che non prendono in considerazione e le loro attività lavorative. Sono arrivati in piazza Viminale con biciclette e carrozzelle per consegnare un pinocchio al ministro Maroni che dal momento del suo insediamento ha promesso migliori condizioni economiche e lavorative ai Vigili del Fuoco. Hanno distribuito volantini denunciando le loro condizioni di lavoro e contestando quanto contenuto nel decreto "Abruzzo": una «ennesima decretazione» da parte del governo dove a fronte di «stipendi vergognosi», orari di lavoro 24 ore non stop, e mezzi usurati il governo ha stanziato soldi per una presunta indennità di circa 1 euro per ogni Vigile del Fuoco. «Soldi da dividere con la polizia e la protezione civile», hanno spiegato i diretti interessati, «per le attività straordinarie nelle zone terremotate e mantenere lo stesso contingente di uomini e mezzi per il G8». A fronte di tante promesse sugli «angeli del soccorso», sugli «eroi» del terremoto - tutti termini utilizzati dal governo- «la risposta è offensiva ed aggrava le attività operative del Corpo Nazionale che si apprestano ad una campagna antincendio con automezzi desueti ed un organico ormai al limite». Le Rdb parlano di «una carenza di organico paurosa» che non riesce a far fronte alle richieste di intervento da parte della popolazione «se non richiamando personale precario che non verrà mai assunto». La protesta è proseguita poi verso il parlamento con volantinaggio e la riproposizione di altre manifestazioni ancora più singolari per denunciare l’inettitudine di questo governo. I Vigili del Fuoco a margine della manifestazione si sono dati appuntamento giorno 10 luglio alla manifesta contro il G8.
2 luglio 2009 - La Nuova Sardegna
Sit-in davanti all’Inps
NUORO - Domani dalle 11,45 alle 13.30 si terrà un sit-in del pubblico impiego davanti all’Inps di via Leonardo da Vinci promosso dalla Rdb-Cub per protestare contro il decreto Brunetta.
1 luglio 2009 - Ansa
P.A.: RDB-CUB, CONFERMATO SCIOPERO GENERALE 3 LUGLIO
(ANSA) - ROMA, 1 LUG - Le categorie pubbliche del Patto di Base (RdB-CUB P.I., Cobas P.I., SdL Intercategoriale) hanno confermato per venerdì 3 luglio lo sciopero generale del Pubblico Impiego, annunciando iniziative e manifestazioni nelle maggiori città. «Lo sciopero è stato indetto contro lo smantellamento della Pubblica Amministrazione - si legge in una nota della Rdb-Cub - attraverso la vendita ai privati; contro il Piano Industriale del Ministro Brunetta, che dietro la farsa della meritocrazia riduce la retribuzione a fronte di carichi di lavoro sempre più elevati e aumenta la discrezionalità della dirigenza». L'astensione dal lavoro sarà di 24 ore nella Sanità e di tre ore a fine turno per ciascun turno negli altri Comparti. Sono previste iniziative nelle principali città, tra cui Roma, Milano, Torino e Genova.
1 luglio 2009 - Omniroma
SANITÀ, RDB CUB: 3 LUGLIO SCIOPERO DI 24 ORE
(OMNIROMA) Roma, 01 lug - «Questa mattina i lavoratori della Rdb - Cub Sanità hanno attraversato la città a bordo di un autobus inglese d'epoca toccando i principali ospedali romani (S. Eugenio, S. Camillo, S. Spirito, S. Giovanni) per terminare con un'assemblea presso l'Ospedale Sandro Pertini. Davanti agli ospedali, compresi quelli di Frascati, Subiaco e Viterbo, è stato effettuato un volantinaggio ai lavoratori e all'utenza. Durante il suo percorso il bus della 'sanità in movimentò ha inoltre portato solidarietà alle educatrici Rdb Cub del Comune di Roma, che oggi e domani manifestano in Piazza S. Marco». Lo comunica in una nota Rdb Cub. «Abbiamo riscontrato grande consenso da parte dei lavoratori - dichiara Licia Pera della Rdb Cub sanità - ma anche dell'utenza, che conosce bene i problemi della sanità perché li subisce quotidianamente con le lunghe liste di attesa e la mancanza di posti letto. Anche i lavoratori e le lavoratrici della sanità del Lazio subiscono come cittadini il piano di rientro dal deficit, con il taglio dei posti letto, i ticket e le tasse ai massimi livelli sia regionali che comunali ma ora, dopo il blocco delle assunzioni e la precarietà del lavoro pagheranno il deficit regionale anche con il rinnovo contrattuale, perché per loro l'esiguo aumento sarà inferiore ai lavoratori di altre regioni che non interessate dai piani di rientro. Con il nuovo contratto a perdere e l'attacco ai diritti e al salario del decreto Brunetta i lavoratori della sanità hanno molti buoni motivi per scioperare e difendere la sanità pubblica e gli altri servizi sociali che il Governo sta smantellando, scioperando il 3 luglio per l'intera giornata insieme a tutti i lavoratori del pubblico impiego».
1 luglio 2009 - Globalpress
SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO
ROMA (AGG) (2933/2009) - Le categorie pubbliche del Patto di Base (RdB-CUB P.I., Cobas P.I., SdL Intercategoriale) hanno proclamato per venerdì 3 luglio lo sciopero generale del Pubblico Impiego. Lo sciopero è stato indetto contro lo smantellamento della Pubblica Amministrazione attraverso la vendita ai privati; contro il Piano Industriale del Ministro Brunetta, che dietro la farsa della meritocrazia riduce la retribuzione a fronte di carichi di lavoro sempre più elevati e aumenta la discrezionalità della dirigenza; per un salario vero che assorba ogni parte variabile della retribuzione; contro l’attacco al pluralismo sindacale, diretto in particolare contro il sindacalismo di base, attraverso la costituzione di due soli Comparti di contrattazione.
1 luglio 2009 - Apcom
P.A./ Il 3 luglio sciopero generale indetto dal Patto di base
A Milano "processione" con San Precario, a Roma con Beata Assunta
Il 3 luglio, giorno dello sciopero generale del pubblico impiego indetto dalle categorie pubbliche del Patto di Base, i precari della P.A. sfileranno in onore della "Beata Assunta", che dalle 10.30 "apparirà" a Roma nelle zone limitrofe al ministero della Funzione Pubblica, e a Milano, alle 16 in piazza San Babila insieme con "San Precario". Lo comunicano l'RdB-Cub, spiegando che la "Beata Assunta verrà accompagnata in processione da precari che ostenteranno i simboli della loro condizione per invocare la stabilizzazione: quelli della scuola sfileranno con lavagnette al collo, i lavoratori socialmente utili vestiranno in nero come nero è il lavoro a cui sono costretti; le maestre di nidi e asili porteranno con sé i sonagli dei bambini; i precari della Croce Rossa e dei vigili urbani saranno in divisa come quando prestano servizio nelle processioni". "Nonostante lo slittamento dei termini per la conclusione delle procedure di stabilizzazione, previsto nella manovrina approvata dal Consiglio dei ministri, non ci riteniamo completamente soddisfatti" spiega Cristiano Fiorentini, della Direzione Nazionale RdB-CUB del pubblico impiego, sottolineando che "non basta rinviare le scadenze per dare risposte alle centinaia di migliaia di precari della P.A., rimasti tali per i limiti assunzionali e di percentuali di copertura del turn-over imposti dall'ex-ministro Nicolais e dalla finanziaria 2009, o perché già esclusi dalle stabilizzazioni previste nelle finanziarie del governo precedente".
1 luglio 2009 - Iris
RDB-CUB: PROTESTA CON IL BUS DELLA 'SANITA' IN MOVIMENTO'
(IRIS) - ROMA, 1 LUG - Questa mattina i lavoratori della RdB-CUB Sanità hanno attraversato la città a bordo di un autobus inglese d’epoca toccando i principali ospedali romani – S. Eugenio, S. Camillo, S. Spirito, S. Giovanni – per terminare con un’assemblea presso l’Ospedale Sandro Pertini. Davanti agli ospedali, compresi quelli di Frascati, Subiaco e Viterbo, è stato effettuato un volantinaggio ai lavoratori e all’utenza. Durante il suo percorso il bus della "Sanità in movimento" ha inoltre portato solidarietà alle educatrici RdB/CUB del Comune di Roma, che oggi e domani manifestano in Piazza S. Marco. "Abbiamo riscontrato grande consenso da parte dei lavoratori – dichiara Licia Pera della RdB-CUB Sanità - ma anche dell’utenza, che conosce bene i problemi della sanità perché li subisce quotidianamente con le lunghe liste di attesa e la mancanza di posti letto. Anche i lavoratori e le lavoratrici della sanità del Lazio subiscono come cittadini il piano di rientro dal deficit, con il taglio dei posti letto, i ticket e le tasse ai massimi livelli sia regionali che comunali – continua Pera - ma ora, dopo il blocco delle assunzioni e la precarietà del lavoro pagheranno il deficit regionale anche con il rinnovo contrattuale, perché per loro l’esiguo aumento sarà inferiore ai lavoratori di altre regioni che non interessate dai piani di rientro." "Con il nuovo contratto a perdere e l’attacco ai diritti e al salario del Decreto Brunetta – conclude Pera - i lavoratori della Sanità hanno molti buoni motivi per scioperare e difendere la sanità pubblica e gli altri servizi sociali che il Governo sta smantellando, scioperando il 3 luglio per l’intera giornata insieme a tutti i lavoratori del Pubblico Impiego".
1 luglio 2009 - Carta
Roma: Vigili del fuoco contro il governo Pinocchio
Stamattina davanti al Viminale i vigili del fuoco hanno denunciato
orari e condizioni di lavoro ai limiti della sicurezza
di Lucia Alessi
Roma - Decine di caschi di protezione e, in mezzo, Pinocchio. Così stamattina i vigili del fuoco hanno protestato durante la conferenza stampa convocata di fronte al Viminale, per protestare contro il governo e le «promesse non mantenute». «Da un anno e mezzo stiamo senza contratto – dice Antonio Jiritano, del coordinamento nazionale Rdb-cub –. Da anni lavoriamo con una carenza di organico di circa 15 mila unità, rispetto agli standard europei, il che significa che siamo costretti a fare gli straordinari per rispondere alle esigenze della cittadinanza». Straordinari pagati con ritardi di oltre un anno, ma che il decreto Abruzzo porta fino a 150 ore mensili, con turni che possono raggiungere le 96 ore settimanali, a fronte delle 36 ore previste dall’ultimo contratto collettivo nazionale. «La maggior parte del nostro lavoro supplementare va a rifornire la banca delle ore, in attesa di recuperare con dei permessi, che con le carenze che abbiamo non arriveranno mai», spiega Jiritano. A un Corpo che già vanta un debito pendente di circa 100 milioni, il decreto governativo dona quindi ben poco: 1,5 milioni di euro per il 2009 e 8 milioni per il 2010, da dividere tra Vigili del fuoco e Protezione civile: circa 4 milioni, quindi, da suddividere per i 28 mila vigili italiani, il che vuol dire non più di 142 euro ciascuno all’anno: 1,30 euro lordi giornalieri. «Non ci servono le elemosina, siamo venuti a restituire il nostro euro», spiegano mostrando gli adesivi su cui è raffigurata la moneta europea. E con un organico al minimo storico, pochi mezzi a disposizione e senza manutenzione, con un’indennità di soccorso ancora incerta e del tutto insoddisfacente, ferie e malattie spesso negate, il terremoto in Abruzzo si è rivelato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, assorbendo ben 1300 uomini, ai quali, in occasione del G8 della prossima settimana, non andranno ad aggiungersi nuove risorse, contando piuttosto su «straordinari straordinari». «Protestiamo contro il ministro dell’interno Roberto Maroni, che puntualmente ha disatteso gli impegni assunti in favore dei VV.F. – spiega Jiritano -. Il sisma dell’Abruzzo ha ulteriormente messo a dura prova il Corpo, evidenziandone, semmai ce ne foste stato bisogno, la mancanza di risorse, la necessità di adeguamento economico del personale con i salari europei, le condizioni inaccettabili di mezzi e attrezzature di colonna mobile; chiediamo un piano di ammodernamento dei mezzi e delle attrezzature di soccorso, l’apertura di un tavolo di confronto tra amministrazione e parti sociali, per rivedere le norme interne al Corpo che regolano l’invio delle colonne mobili VV.F., soprattutto in riferimento alle diverse tipologie di calamità, al fine di migliorare ed accelerare l’arrivo dei soccorsi». Ma i problemi non finiscono qui. Oltre 6100 precari vedono allontanarsi la possibilità di una stabilizzazione, grazie all’ormai noto ddl 112, il cosiddetto decreto «ammazza precari», emanato dal ministro Brunetta lo scorso anno. Se in un primo momento, infatti, proprio alla luce delle gravi carenze di organico del Corpo, il provvedimento esonerava i vigili del fuoco, nelle ultime settimane l’approvazione del ddl 1167 ha invece chiuso le stabilizzazioni fino al prossimo dicembre. Dei 2340 vigili precari finora chiamati a sostenere la prova di idoneità, solo 1135 sono stati assunti, ben al di sotto della pianificazione del governo Prodi, che per il 2009 prevedeva di portare il turn over al 40 per cento, con l’assunzione di circa 1671 precari a fronte di 3800 nuovi pensionamenti. «Non abbiamo più il diritto di stare in famiglia, o in malattia – dice Antonio Menga, del coordinamento Rdb/cub – ed è appena iniziata al stagione estiva, che richiederà ulteriori sforzi per rispondere all’emergenza degli incendi boschivi: noi veterani soffochiamo di lavoro, e i giovani restano a casa». «Altri sindacati chiedono l’equiparazione alle forze di polizia – spiega Giovanni Maccarino, anche lui del coordinamento nazionale – per noi un ulteriore e inutile militarizzazione del Corpo, visto che già ci ritroviamo a eseguire sfratti o sgomberi. Ma questa non è sicurezza: come RdB\Cub da anni abbiamo presentato un progetto per spostare il Corpo nazionale dal ministero dell’Interno al dipartimento della Protezione civile, in qualità di colonna portante di questa struttura – continua – . Noi lavoratori del sindacato di base non sappiamo cosa farcene dei gradi, con questi non portiamo soccorso, con i gradi non si salvano le vite. Pretendiamo attrezzature moderne ed efficienti per poter svolgere il nostro lavoro di professionisti della sicurezza, che non vuol dire militarizzazione, ma prevenzione, totalmente assente in questo paese. Solo quando ciò accadrà potremo dire che anche l’Italia è diventato uno stato civile ed europeo».
1 luglio 2009 - Radio Città Aperta
Una denuncia dei Vigili del Fuoco: "Noi, i Forzati del Soccorso"
A poche ore dalla tragedia di Viareggio, la Federazione delle RdB Cub dei Vigili del Fuoco della Toscana ha diffuso una denuncia sullo stato in cui versa quello che dovrebbe essere uno dei punti cardine della Protezione Civile e del sistema di prevenzione delle catastrofi come quella che a mezzanotte di ieri ha colpito la città toscana:
"Noi lavoriamo, come tutti. Il nostro lavoro è però particolare: facciamo fronte alle emergenze, ai tra-gici casi del destino che sconvolgono le vite degli altri. Siamo Vigili del Fuoco. Ci teniamo a puntualizzare che, nel nostro campo, siamo professionisti. Oggi il must è il contenimento della spesa, il contenimento della spesa si risolve quasi sempre in un aumento del rischio intrinseco nell' attività o settore nel quale avviene il taglio. Il risparmio ha anch' esso un suo prezzo, non monetizzabile: si tratta quasi sempre di vite umane. Si investe sempre meno in prevenzione, si lesina sulla manutenzione, non si rinnovano le infrastruttu-re. In Toscana, in pochi giorni, due deragliamenti: uno verso Prato (Vaiano) di una cisterna di acido Fluori-drico e per fortuna la struttura ha retto, l' acido non si è disperso (ha urtato un treno pendolari, bastava po-co...), l' altro a Viareggio, la cisterna, questa volta, ha ceduto ed è strage. I professionisti del soccorso lavorano in scenari sempre più pericolosi con allarmante frequenza. Questi professionisti sono stanchi: il terremoto in Abruzzo ci ha visti raddoppiare i turni nelle sedi ordinarie e lavorare 24 ore consecutive seguite da 24 di riposo poi di nuovo 24 di servizio e così via per sup-plire alle carenze organiche lasciate da chi lavorava 24 ore su 24 per 7 giorni consecutivi sul sisma (questo prevede la prima fase di gestione di una emergenza rilevante). Poi le necessità diminuiscono ma continuiamo a lavorare in Abruzzo: in questa fase si fanno là 16 ore lavorative al giorno. In missione sul sisma si facevano in maggio 75 ore di straordinario mensile solo nel campo base di Monticchio (AQ), tornati in regione ci veniva richiesto di rinunciare ai riposi ed al turno libero per permettere la copertura del servizio ordinario sul territorio. Da Luglio le ore di straordinario sul sisma potranno essere addirittura 150 (sarà perché c' è il G8 o per aiutare meglio i terremotati ??. Noi optiamo per la prima ipotesi). I Pompieri fanno già, come tutti i lavoratori, un certo numero di ore di "straordinario": vigilanze pres-so i locali di pubblico spettacolo ed altre cose similari (stipendi magri, 1250 € al mese). L' orario massimo settimanale previsto dalla normativa relativa ai lavoratori "tipici" è di 48 ore, molti di noi lo superano e non di poco. Siamo stanchi, lavoriamo troppo e troppo spesso su scenari di forte impatto emotivo. Viareggio..... e sono di nuovo le 24 ore. Mancano i Pompieri perché anche su di loro si risparmia: vengono fatte assunzioni che non coprono i pensionamenti ma, alla necessità, si raddoppiano facilmente di numero. Come si fa ? Semplice, basta raddoppiare loro l' orario di lavoro. Chi dovrebbe tutelare il cittadino in tempi di riduzione dei costi è vittima dello stesso sistema, soffre dello stesso male. Siamo stanchi, stanchi fisicamente, stanchi di essere testimoni dei fatti e degli atti che conducono ai disastri annunciati. Uno per tutti, emblematico, estremamente attuale dopo quanto accaduto con il vagone pieno di acido fluoridrico: sul tratto appenninico che interessa la variante di valico e la tratta ferroviaria dell' alta velocità (tra Firenze e Bologna ci sono viadotti e gallerie tra le più lunghe mai realizzate) garantiscono il primo soc-corso tecnico urgente due sedi di Vigili del Fuoco, Calenzano e Castiglion dei Pepoli, due sedi volontarie. Sedi spesso non presidiate da nessuno (Calenzano), costituite con personale formato e utilizzato con lo stesso criterio che provoca la riduzione degli standard di sicurezza: il risparmio. Niente assolutamente contro i volontari, ma non possono essere la risposta in zone a rischio di inci-dente rilevante, perché qui si propongono scenari peculiari, gallerie e viadotti appunto, dove intervenire effi-cacemente, nell' immediato e con elevati standard professionali è l' unica risorsa possibile per contenere il danno in vite umane. Nel futuro è previsto un distaccamento presso Barberino, ma neppure questo "permanente" bensì mi-sto (5 persone, tre professionisti e due volontari). Uno dei tratti di maggior rilievo per la viabilità, quello for-se a maggior rischio, affidato alla buona volontà di chi normalmente fa tutt' altro lavoro. Basta poco e l' Italia si trova temporaneamente divisa in due parti con tutti i gravi problemi che ne derivano, sempre che non ricor-rano fatti più gravi tipo ..... Viareggio. Siamo falsi profeti?, saremo i primi a rallegrarcene. Ci dispiace molto per coloro che sono morti in Versilia a causa del deragliamento, siamo addolorati per chi soffre negli ospedali, per i loro familiari in pena. Li sentiamo molto vicini, siamo abituati al contatto con la sofferenza e la comprendiamo bene. Loro sono tutti quanti vittime del sistema, anche noi lo siamo, anche se diversamente da loro."
Oggi mobilitati i lavoratori della Sanità, i Vigili del Fuoco e le maestre dei nidi. Venerdì sciopero generale del Patto di Base nel Pubblico Impiego
Roma - In preparazione dello sciopero nazionale del Pubblico Impiego, indetto per venerdì 3 luglio dalle categorie pubbliche dei sindacati che aderiscono al Patto di Base (RdB-CUB P.I., Cobas P.I. e SdL Intercategoriale) oggi sono già in corso a Roma diverse iniziative organizzate dalle RdB-CUB che vedono come protagonisti i lavoratori della Sanità, i Vigili del Fuoco e le educatrici di nidi ed asili del Comune di Roma. La RdB-CUB Vigili del Fuoco ha indetto una conferenza stampa sulla situazione che si è determinata nel post terremoto, nel corso della quale verrà evidenziato il problema delle attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione da parte dei VVF. La conferenza stampa avrà luogo alle ore 11.30 in via Genova, angolo via Nazionale, di fronte all’entrata di servizio del Comando Provinciale VV.F. di Roma. Sempre oggi i lavoratori aderenti alle RdB-CUB Sanità di Roma e del Lazio sono impegnati nell’iniziativa "Sanità in movimento", una mobilitazione itinerante a bordo di un bus d’epoca che sta facendo tappa davanti ai maggiori ospedali della capitale ed alla Giunta regionale del Lazio, presso i quali accoglierà lavoratori e delegati per condurli all’Ospedale S. Pertini e partecipare all’assemblea cittadina indetta per le ore 12.00. Contemporaneamente, già dalle 8.00 di questa mattina sono partiti numerosi volantinaggi e presidi di informazione davanti agli ospedali di Roma, Frascati, Subiaco e al Belcolle di Viterbo. Questi gli ospedali interessati dal volantinaggio e dal passaggio del bus, con gli orientativi orari di arrivo: Ospedale S. Eugenio ore 8.30; Giunta Regione Lazio ore 9.00; Ospedale S. Camillo ore 9.30; S. Spirito ore 10.30; S. Giovanni ore 11.30; Sandro Pertini ore 12.30. Sotto al palazzo del Campidoglio protesteranno le educatrici di nidi e asili del Comune di Roma, che oggi e anche domani presidieranno in camper Piazza San Marco, dalle ore 9.00 alle 19.00, contro i tagli al personale ed i ritardi nelle stabilizzazioni delle lavoratrici precarie da parte dell’amministrazione comunale. Per venerdì 3 luglio i sindacati di base hanno indetto una giornata di sciopero generale in tutto il pubblico impiego e nella sanità contro le politiche del Governo nei confronti della pubblica amministrazione.
1 luglio 2009 - Uno Notizie
LAVORATORI ISPRA
precari licenziati alla seconda notte di presidio
ROMA (UnoNotizie.it) - I 200 fra ricercatori, tecnici e amministrativi altamente professionali, che da oggi hanno perso il lavoro all’ISPRA, dopo aver occupato la sede centrale di Via Brancati 48 e aver passato lì la notte continuano ad oltranza il presidio. "Il Ministro Prestigiacomo non è intervenuta con un atto autorizzativo verso la dirigenza ISPRA per prorogare i contratti scaduti - dichiara Enrico Morreale del Coordinamento Precari USI RdB Ricerca – pertanto continuiamo la lotta per difendere i nostri posti di lavoro e la ricerca pubblica ambientale e ci stiamo prepariamo alla seconda notte di occupazione". "Il nostro licenziamento - continua il sindacalista - è conseguenza diretta di una politica insensata che a parole affronta la crisi e nei fatti licenzia i precari regalando soldi alle banche. Ma noi non ci fermeremo fino a che non verremo riassunti. Venerdì 3 luglio saremo davanti palazzo Vidoni alle 11.30 con tutti gli altri lavoratori precari e a tempo indeterminato del Pubblico Impiego per lo sciopero del Patto di Base, poi proseguiremo con un presidio davanti al Senato dalle ore 14.00", conclude Morreale.
1 luglio 2009 - IMG Press
JIRITANO (RDB P.I.), DAL GOVERNO UNA ELEMOSINA OFFENSIVA, CONTINUEREMO A MOBILITARCI
Roma - In bicicletta per denunciare le insostenibili condizioni di lavoro. Così hanno manifestato circa 50 fra coordinatori nazionali e territoriali della RdB-CUB Vigili del Fuoco, che questa mattina a Roma hanno inforcato le due ruote e, con un’autopompa a pedali, hanno raggiunto prima il Viminale e poi il Parlamento. Il colorato corteo, a cui ha potuto partecipare solo chi non era impegnato nelle operazioni in corso, è stato organizzato dalla RdB-CUB P.I. per protestare contro le decisioni del governo, che in fase di conversione in legge del decreto Abruzzo ha ritirato le risorse stanziate per uomini e mezzi del Corpo dei VVF. Al Viminale i rappresentanti RdB VVF hanno infatti consegnato un pinocchio per il Ministro degli Interni Maroni, il quale al suo insediamento aveva promesso migliori condizioni economiche e lavorative per i pompieri. Lungo il percorso verso il Parlamento la manifestazione ha ricevuto tanta solidarietà dai cittadini, a cui sono stati distribuiti volantini informativi sulla condizione dei VVF. "A fronte di stipendi vergognosi, orari di lavoro h/24, straordinari non pagati e mezzi usurati, il governo ha stanziato una presunta indennità di circa un Euro per ogni vigile del fuoco", spiega Antonio Jiritano, della Direzione nazionale RdB-CUB P.I.. "Questi soldi saranno poi da dividere con la Polizia e la Protezione civile per le sole attività straordinarie nelle zone terremotate e per mantenere lo stesso contingente di uomini e mezzi per il G8. Al di là di tante promesse e tanti encomi, dagli angeli del soccorso agli eroi del terremoto - prosegue Jiritano - la risposta reale ricevuta dal governo è un’offensiva elemosina ed aggrava le attività operative del Corpo Nazionale, che si appresta ad una campagna antincendio con automezzi desueti ed un organico ormai al limite, con il quale non si riesce a far fronte alle richieste di intervento da parte della popolazione se non richiamando personale precario che non verrà mai assunto. Questa è la dimostrazione del fallimento delle politiche concertative. Dal canto nostro – conclude il dirigente RdB-CUB - continueremo a mobilitarci per non diventare sempre più simili nelle funzioni ad un corpo di polizia e per rafforzare l’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro e sul territorio. Pertanto confermiamo la nostra partecipazione alla manifestazione indetta all’Aquila per il 10 luglio dal sindacalismo di base".
1 luglio 2009 - Tuttoggi.info
IL "PATTO DI BASE" IN SCIOPERO GENERALE CONTRO IL DECRETO BRUNETTA
Venerdì a Perugia Rdb, Cub, Cobas e Sdl
programmato presidio di fronte alla Prefettura di Piazza Italia
A fronte di una crisi economica e sociale sempre più grave, con un aumento vertiginoso di disoccupazione, di cassa integrazione e di povertà, il Governo, oltre all'approvazione di misure a vantaggio delle imprese, sta portando a termine l'attacco definitivo alla categoria di lavoratori, quella del Pubblico Impiego, non ancora ridotta al silenzio. Il ministro Brunetta, con il pretesto di un miglioramento dell'efficienza e della trasparenza, ha progettato una profonda riforma del Testo Unico del pubblico impiego indirizzata ad una privatizzazione della P.A., con il tentativo di azzerare i diritti già cancellati nel lavoro privato. Se tale bozza di decreto fosse approvata, la Pubblica Amministrazione verrebbe ridotta all'osso, regalerebbe ai privati una minima gestione dei servizi ai cittadini e porterebbe alla sottomissione dei lavoratori. Si prevede anche un pesante attacco al salario dei lavoratori pubblici, che per la quota fissa vedrà parte degli aumenti erogati dalle Amministrazioni locali con grave disparità fra i territori, mentre per la parte variabile sarà sempre più dipendente dalla relazione con il dirigente e da valutazioni esterne e senza controllo. Viene introdotto un codice di disciplina simile ad un regolamento militare, senza garanzie e senza possibilità reale di contraddittorio, che ha lo scopo di intimidire i lavoratori ed assecondare la loro totale flessibilità alle politiche pubbliche del governo. Non a caso la valutazione negativa per due anni consecutivi potrà provocare il licenziamento per scarso rendimento. Le materie di contrattazione divengono praticamente inesistenti; viene impedito lo svolgimento delle elezioni delle RSU, i comparti vengono accorpati senza logica, attuando così un vero e proprio colpo di mano che cancella la democrazia sindacale e le libertà individuali e collettive. Il Sindacalismo di Base, invece, ritiene che la battaglia per il potenziamento e miglioramento della P.A. e dei servizi pubblici dalla stessa erogati riguardi tutta la società e che investire in questo settore sia fondamentale anche per la ripresa economica del paese. Contro questo decreto, il "Patto di Base" (la RdB-CUB, la Confederazione Cobas e la SdL Intercategoriale) ha proclamato per venerdì 3 luglio lo sciopero generale del settore (3 ore alla fine di ciascun turno, per il settore sanità l'intera giornata) che sarà accompagnato da iniziative a Roma, Milano e nelle maggiori città italiane, tra cui Perugia con un presidio in P.zza Italia davanti alla Prefettura dalle 12.30 alle 14.00. In occasione dello sciopero del sindacalismo di base il movimento dei precari manifesterà per la propria condizione e per invocare la stabilizzazione "in onore della Beata Assunta" che, proprio il giorno 3 luglio, "apparirà" dalle ore 9.30 a Roma nelle zone limitrofe al Ministero della Funzione Pubblica e dalle ore 16.00 a Milano in P.zza San Babila.
1 luglio 2009 - Spoleto City
I MINISTRI IN ELICOTTERO E I POMPIERI IN BICICLETTA
Roma - Oggi manifestazione "colorata " dei Vigili del Fuoco provenienti da ogni regione d’Italia per protestare contro le decisioni del governo che non prendono in considerazione e le loro attività lavorative. Sono arrivati in piazza Viminale con biciclette e carrozzelle per consegnare un pinocchio al ministro Maroni che dal momento del suo insediamento ha promesso migliori condizioni economiche e lavorative ai Vigili del Fuoco. Hanno distribuito volantini denunciando le loro condizioni di lavoro e contestando quanto contenuto nel decreto "Abruzzo" di ultima decretazione da parte del governo dove a fronte di stipendi vergognosi, orari di lavoro h/24, e mezzi usurati il governo ha stanziato soldi per una presunta indennità di circa uno (1) euro per ogni Vigile del Fuoco – soldi da dividere con la polizia e la protezione civile per le attività straordinarie nelle zone terremotate e mantenere lo stesso contingente di uomini e mezzi per il G8. A fronte di tante promesse sugli "angeli del soccorso" sugli "eroi" del terremoto tutti termini utilizzati dal governo, che rimandiamo al mittente, la risposta è offensiva ed aggrava le attività operative del Corpo Nazionale che si apprestano ad una campagna antincendio con automezzi desueti ed un organico ormai al limite. Una carenza di organico paurosa denunciano i rappresentati del sindacato di base RdB/CUB, che non riesce a far fronte alle richieste di intervento da parte della popolazione se non richiamando personale precario che non verrà mai assunto. La protesta è proseguita poi verso il parlamento con volantinaggio e la riproposizione di altre manifestazioni ancora più singolari per denunciare l’inettitudine di questo governo. I Vigili del Fuoco a margine della manifestazione si sono dati appuntamento giorno 10 luglio alla manifesta contro il G8.
p. la RdB/CUB - Antonio Jiritano
1 luglio 2009 - Varese news
P.A.: Rdb-Cub, confermato sciopero generale
Il 3 luglio per 24 ore nella sanita' e 3 ore altri comparti
ROMA, 1 LUG - Le categorie pubbliche del Patto di Base hanno confermato per venerdi' 3 luglio lo sciopero generale del Pubblico Impiego. 'Lo sciopero e' stato indetto contro lo smantellamento della P.A. - si legge in una nota - contro il Piano di Brunetta, che riduce la retribuzione a fronte di carichi di lavoro sempre piu' elevati e aumenta la discrezionalita' della dirigenza'. L'astensione dal lavoro sara' di 24 ore nella Sanita' e di 3 ore negli altri comparti.
1 luglio 2009 - Il Nuovo.it
P.A.: confermato sciopero generale
Il 3 luglio per 24 ore nella sanita' e 3 ore altri comparti
ROMA, 1 LUG - Le categorie pubbliche del Patto di Base hanno confermato per venerdi' 3 luglio lo sciopero generale del Pubblico Impiego. 'Lo sciopero e' stato indetto contro lo smantellamento della P.A. - si legge in una nota - contro il Piano di Brunetta, che riduce la retribuzione a fronte di carichi di lavoro sempre piu' elevati e aumenta la discrezionalita' della dirigenza'. L'astensione dal lavoro sara' di 24 ore nella Sanita' e di 3 ore negli altri comparti.
1 luglio 2009 - La Gazzetta del Mezzogiorno.it
P.A.: confermato sciopero generale
Il 3 luglio per 24 ore nella sanita' e 3 ore altri comparti
ROMA, 1 LUG - Le categorie pubbliche del Patto di Base hanno confermato per venerdi' 3 luglio lo sciopero generale del Pubblico Impiego.
'Lo sciopero e' stato indetto contro lo smantellamento della P.A.
- si legge in una nota - contro il Piano di Brunetta, che riduce la retribuzione a fronte di carichi di lavoro sempre piu' elevati e aumenta la discrezionalita' della dirigenza'.
L'astensione dal lavoro sara' di 24 ore nella Sanita' e di 3 ore negli altri comparti.
1 luglio 2009 - La Gazzetta di Parma online
Venerdì la Sanità è in sciopero
Parma - Sciopero nel settore sanitario: venerdì potrebbero esserci disagi anche a Parma. I sindacati RdB/CUB Pubblico Impiego, COBAS Pubblico Impiego e SDL Intercategoriale hanno indetto uno sciopero per le ultime tre ore di ciascun turno lavorativo della giornata del 3 luglio. "Per questo potrebbero verificarsi rallentamenti o sospensioni della consueta attività - informa l'Azienda Usl -. Saranno, comunque, garantiti tutti i servizi sanitari urgenti".
Ausl, venerdì sciopero
Parma - La Direzione Generale dell’Azienda USL di Parma informa i cittadini che, in occasione dello sciopero nazionale dei lavoratori della Pubblica Amministrazione, indetto dalle Organizzazioni Sindacali RdB/Cub Pubblico Impiego, Cobas Pubblico Impiego e Sdl Intercategoriale, per le ultime tre ore di ciascun turno lavorativo della giornata del 3 luglio prossimo, si potrebbero verificare rallentamenti o sospensioni della consueta attività. Saranno, comunque, garantiti tutti i servizi sanitari urgenti.
1 luglio 2009 - Romagna Oggi
Venerdì sciopero della Dirigenza Medica, funzioneranno i servizi essenziali
CESENA - In vista dello sciopero nazionale proclamato dalle Organizzazioni Sindacali RDB/CUB Pubblico Impiego, COBAS Pubblico Impiego Confederazione SDL Intercategoriale per il personale della Dirigenza Medica e del comparto Sanità per l'intera giornata di venerdì 3 luglio 2009 l'Azienda USL di Cesena assicura comunque il funzionamento dei servizi sanitari essenziali.
1 luglio 2009 - Termoli on line
In bicicletta contro il decreto Abruzzo, manifestano i Vigili del Fuoco
In bicicletta per denunciare le insostenibili condizioni di lavoro. Così hanno manifestato circa 50 fra coordinatori nazionali e territoriali della RdB-CUB Vigili del Fuoco, che questa mattina a Roma hanno inforcato le due ruote e, con un’autopompa a pedali, hanno raggiunto prima il Viminale e poi il Parlamento. Il colorato corteo, a cui ha potuto partecipare solo chi non era impegnato nelle operazioni in corso, è stato organizzato dalla RdB-CUB P.I. per protestare contro le decisioni del governo, che in fase di conversione in legge del decreto Abruzzo ha ritirato le risorse stanziate per uomini e mezzi del Corpo dei VVF. Al Viminale i rappresentanti RdB VVF hanno infatti consegnato un pinocchio per il Ministro degli Interni Maroni, il quale al suo insediamento aveva promesso migliori condizioni economiche e lavorative per i pompieri. Lungo il percorso verso il Parlamento la manifestazione ha ricevuto tanta solidarietà dai cittadini, a cui sono stati distribuiti volantini informativi sulla condizione dei VVF. "A fronte di stipendi vergognosi, orari di lavoro h/24, straordinari non pagati e mezzi usurati, il governo ha stanziato una presunta indennità di circa un Euro per ogni vigile del fuoco", spiega Antonio Jiritano, della Direzione nazionale RdB-CUB P.I.. "Questi soldi saranno poi da dividere con la Polizia e la Protezione civile per le sole attività straordinarie nelle zone terremotate e per mantenere lo stesso contingente di uomini e mezzi per il G8". "Al di là di tante promesse e tanti encomi, dagli angeli del soccorso agli eroi del terremoto - prosegue Jiritano - la risposta reale ricevuta dal governo è un’offensiva elemosina ed aggrava le attività operative del Corpo Nazionale, che si appresta ad una campagna antincendio con automezzi desueti ed un organico ormai al limite, con il quale non si riesce a far fronte alle richieste di intervento da parte della popolazione se non richiamando personale precario che non verrà mai assunto. Questa è la dimostrazione del fallimento delle politiche concertative. Dal canto nostro – conclude il dirigente RdB-CUB - continueremo a mobilitarci per non diventare sempre più simili nelle funzioni ad un corpo di polizia e per rafforzare l’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro e sul territorio. Pertanto confermiamo la nostra partecipazione alla manifestazione indetta all’Aquila per il 10 luglio dal sindacalismo di base".(V/jm)
1 luglio 2009 - Radio Città Aperta
Honduras: continua la repressione, Zelaya annuncia il ritorno e sfida il regime
Ieri un partecipato sit in a Roma contro il golpe
di Grazia Orsati
Roma - Unanime la condanna: dall’Onu all’Osa, dall’Unione europea all’Alba. I mezzi di informazione hanno parlato di un golpe "soft" e continuano a ripetere le ragioni dei golpisti: "siamo intervenuti perché Zelaya voleva farsi rieleggere" (!). Ma il punto è che a nessun costo l’oligarchia poteva accettare un’Assemblea costituente dove il popolo potesse scrivere per la prima volta la propria costituzione. E certo quel liberale, quel liberista, che sceglie l’Alba invece dei Tlc, doveva essere fermato. Ma più ancora è l’Alleanza bolivariana per le Americhe che, nata tra Venezuela e Cuba e allargata al Nicaragua, alla Bolivia, all’Ecuador e, appunto all’Honduras, a dover essere fermata. Il colpo di stato non è stato affatto "soft", diplomatici arrestati e picchiati, coprifuoco e poi i primi morti accertati: César Ham, parlamentare di Unión Democrática e tra quelli che più si erano spesi per il referendum per un’Assemblea Costituente nel paese come forma per arrivare ad un cambiamento reale e pacifico in Honduras, è stato assassinato a bruciapelo al momento del sequestro da parte di un commando golpista già domenica mattina. E poi le emittenti non gradite che vengono chiuse, come nel caso di Radio Progreso, storica radio comunitaria honduregna, ormai in silenzio da giorni come decine di altri media comunitari senza che la SIP, la Sociedad Interamericana de Prensa, si sia preoccupata di spendere una sola parola in loro soccorso. L’imperialismo statunitense impantanato tra Iraq e Afghanistan, aveva allentato la presa sull’America Latina. Forse è stata proprio la paura di perdere tutto che ha spinto la destra appoggiata dalla grande stampa e dai poteri forti, multinazionali in testa, a cercare di riconquistare il potere in quello che certo è uno degli anelli deboli del continente. Dopo aver tentato in Venezuela, in Bolivia ed essere stati sconfitti dalla forte reazione popolare, ecco il colpo di stato in Honduras. La destra statunitense incalza per cercare di distruggere quanto di nuovo si sta creando nel continente. Il presidente Zelaya ha dichiarato che domani rientrerà nel paese (verrà accompagnato dalla Kirchner e da altri esponenti latinoamericani). Lo aspettano i golpisti e i loro alleati che vorrebbero tanto conservare almeno un angoletto del loro cortile di casa. Come in moltissime capitali latino americane ed europee e in molti paesi di altri continenti, anche a Roma ieri si è svolta una manifestazione con un sit-in di fronte all'ambasciata dell’Honduras in via Giambattista Vico, che ha visto la partecipazione di alcune centinaio di militanti ed attivisti di comitati, organizzazioni politiche, associazioni e sindacati di base, per denunciare il golpe militare che, hanno detto gli organizzatori "ci riporta agli anni ’70/’80 quando gli Stati Uniti pensavano di gestire il continente come un ‘Cortile di Casa’, con un carico di terrore, sfruttamento, repressione. In Honduras come in tanti altri paesi della Nuestra America sono in atto processi di democrazia partecipativa realizzati dai movimenti di base dei lavoratori e dei popoli indigeni che rivendicano la propria indipendenza dai modelli di sviluppo imposti dal capitalismo e dall'imperialismo. Una modifica che non è piaciuta alle forze militari e all’oligarchia fascista dell’Honduras, come non è piaciuto che l’Honduras abbia aderito alcuni mesi fa all’ALBA scegliendo così definitivamente la strada dell’indipendenza, dell’autodeterminazione senza alcun compromesso con i regimi delle multinazionali, con l’imperialismo e i suoi organismi internazionali. Coprifuoco, morti, feriti, mandati di cattura e arresti di dirigenti sociali e sindacali, non fermano però la mobilitazione a favore del legittimo presidente Zelaya e il movimenti sociali e di base continuano a rivendicare la modifica radicale della Costituzione dell' Honduras, affermando pienamente l’indipendenza per affiancarsi al cammino di quei paesi come Bolivia, Ecuador, Venezuela, Cuba, Nicaragua e tanti altri che anche se con forme diverse stanno cercando una loro soluzione e una loro autonoma via allo sviluppo autodeterminato e a processi reali di democrazia partecipativa." Per tutto il pomeriggio, mentre davanti all’ambasciata affluivano attivisti di numerose organizzazioni politiche e sociali ed esponenti delle comunità latinoamericane attive a Roma, i promotori del sit in chiedevano inutilmente ai diplomatici dell’Honduras di ricevere una delegazione che aveva l’intenzione di consegnare un documento di solidarietà con il legittimo presidente del Paese deposto ed espulso dai militari e dalle oligarchie economiche e religiose dell’Honduras.
Gli organizzatori del sit-in - Radio Città Aperta, Rete dei Comunisti, Nuestra America, RdB, Cobas, Comitato Palestina nel cuore, Carlos Fonseca, La Villetta, Forum Palestina, Ass. Italia Cuba, Partito della Rifondazione Comunista ecc. – hanno affermato che continueranno la mobilitazione "a fianco del popolo dell'Honduras e di tutti i popoli del Continente Rebelde per la realizzazione del processo di integrazione latino americano e del Socialismo nel XXI secolo".
1 luglio 2009 - Il Resto del Carlino
LA PROTESTA
Bologna - Le sigle sindacali Rdb-Cub, Cobas e Sdl hanno proclamato per venerdì uno sciopero nelle ultime 3 ore di ciascun turno per il personale del Comune. L'astensione dal lavoro comporta il rispetto degli accordi sulle norme di garanzia per il funzionamento dei servizi pubblici essenziali sottoscritti tra Comune e sindacati, che prevede, tra l'altro, che il personale dei nidi comunali possa effettuare lo sciopero di durata inferiore a una giornata solo nella prima o nell'ultima ora di attività.
Ferrara - LE ORGANIZZAZIONI sindacali di base (Rdb/Cub, Cobas Pubblico Impiego, Confederazione Sdl intercategoriale) hanno indetto uno sciopero generale per l'intera giornata di venerdì 3 luglio. L'Azienda Usl informa che a seguito di questa mobilitazione, i servizi per l'utenza potrebbero registrare interruzione e sospensioni, in tutte le sedi (ambulatori, laboratori e ospedali) e in relazione all'astensione del lavoro degli addetti.
1 luglio 2009 - L'Arena
LAVORO. In pochi si presentano all’assemblea
«È una vergogna dare il premio solo ai dirigenti»
Domani manifestazione davanti a Palazzo Barbieri
Verona - Poca la partecipazione dei dipendenti comunali all’assemblea sindacale per l’approvazione della bozza di contratto collettivo nazionale per il biennio economico 2008-2009. Il teatro Stimate era quasi deserto alle due riunioni indette ieri dalla triplice sindacale che ha sottoscritto l’accordo nel tentativo, dichiarato, di «salvare il salvabile».
«Non possiamo dire che si tratti di una vittoria, ma di una difesa dell’esistente, con le unghie e con i denti», spiega Maria Pia Mazzasette, segretario provinciale per la funzione pubblica di Cgil, sigla che per ultima ha firmato l’accordo.
«Non sempre ci riusciamo anche perché i lavoratori non sono consapevoli di quanto la loro partecipazione serva in un momento come questo. Capisco però che oggi (ieri per chi legge ndr) sia l’ultimo giorno di scuola per molti lavoratori e che quindi siano impegnati a fare le chiusure». E conclude: «Abbiamo deciso di sottoscrivere l’accordo perché dava qualcosa in più in termini economici».
Una lavoratrice però ammette: «É una vergogna, il premio produttività per noi è bloccato al 2008, ma per i funzionari le cose vanno avanti e bene». E aggiunge: «Alle riunioni non c’è molta gente perché tanti sono delusi, i sindacalisti si danno da fare, ma c’è molta sfiducia».
Intanto fuori dal teatro, un piccolo presidio di Rdb-Cub, la federazione per il pubblico impiego, fa volantinaggio ponendosi in chiara opposizione alla triplice colpevole, a dir loro, di «aver svenduto il contratto nazionale» e per questo e altri motivi annunciano uno sciopero generale del pubblico impiego per venerdì 3 luglio, di tre ore alla fine di ciascun turno.
«Ci opponiamo all’approvazione del decreto delegato per fermare questa deriva autoritaria in difesa dei diritti soggettivi e collettivi, per un contratto vero, con aumenti veri, un salario dignitoso che duri quattro settimane e non solo tre, e per un futuro senza il ricatto delle pagelle», dicono i rappresentanti.
É ancora ufficioso, ma pare ormai certo che giovedì 2 luglio, un’altra manifestazione di lavoratori, si svolgerà davanti a palazzo Barbieri durante i lavori del prossimoconsiglio comunale.(G.C.)
1 luglio 2009 - Il Quaderno
RdB/Cub: sciopero del pubblico impiego contro le novità del Decreto Brunetta
Benevento - La federazione provinciale del sindacato RdB/Cub di Benevento parteciperà all’assemblea regionale indetta per venerdì 3 luglio alle 11 nel cinema Modernissimo di Napoli in occasione dello sciopero del pubblico impiego. "Difendiamo i nostri diritti, la dignità e il salario" è lo slogan scelto per l’appuntamento che ha l’obiettivo di protestare contro il cosiddetto Decreto Brunetta contenente nuove norme per il personale della Pubblica Amministrazione.
Foto iniziativa VVF del 1 luglio: clicca qui
Foto iniziativa Sanità e Comune di Roma del 1 luglio: clicca qui
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