I movimenti per il diritto all’abitare dopo aver subito lo sgombero in piazza maresciallo Diaz nello stabile di proprietà Inarcassa occupato nel primo pomeriggio del 30 aprile da 120 nuclei familiari, la maggior parte provenienti dall’ex scuola Tommaso Grossi, non si sono spaventati. Dopo l’intervento delle forze dell’ordine avvenuto intorno alle ore 18.30, gli attivisti e le attiviste del Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa e dei Blocchi Precari Metropolitani insieme ai nuclei sgomberati hanno deciso di terminare la giornata con un tetto sulla testa.
Di fronte all’arroganza di chi continua a tenere edifici vuoti, nonostante la forte emergenza abitativa di questa città, i movimenti riprendono possesso dello stabile in via del Policlinico lasciato nel dicembre scorso. L’edificio di proprietà di un Fondo legato alla BNP Paribas era ancora vuoto e con porte finestre del primo piano murate. Questo significa che l’importante è impedire che lo spazio venga occupato e non il suo utilizzo. Dopo quattro mesi di tendopoli ed iniziative e due sgomberi sulle spalle, torniamo nel luogo da dove siamo partiti: segnale inequivocabile della latitanza delle amministrazioni locali, sindaco Alemanno in testa, che hanno avuto tutto il tempo e le occasioni per dare una risposta reale ai nuclei familiari in emergenza. Ora, dopo aver tentato tutte la altre strade immaginabili, senza nessuna alternativa, siamo di nuovo qui e non intendiamo andare via.
L’incontro con l’assessore regionale alla casa Teodoro Buontempo, fissato per mercoledì 5 maggio alle ore 16.30, sarà utile per rappresentare alla nuova maggioranza ed alla neo presidente della Regione Lazio Renata Polverini il nostro punto di vista.
Nel frattempo, con un’ amministrazione paralizzata di fronte alla crescente precarietà ed emergenza abitativa, che continua a disinteressarsi delegando al Prefetto l’apertura di un confronto con gli enti che dismettono il loro patrimonio ed aumentano in maniera esponenziale gli affitti e che a metà mandato è stata in grado di consegnare solo poche centinaia di alloggi popolari, nessuna presunta motivazione di ordine pubblico, nessuno “ spot sulla legalità” potrà giustificare ulteriori tentativi di sgombero.
Ancora una volta le argomentazioni prodotte per motivare l’intervento di polizia in largo Maresciallo Diaz non hanno convinto nessuno. Mentre un potentato come l’Inarcassa che sta taglieggiando gli inquilini con esosi aumenti d’affitto può permettersi di tenere uno stabile vuoto, la legalità è piombata a confermare la profonda ingiustizia di una città governata dai poteri forti del mattone e della speculazione.
Nel frattempo chiamiamo la città democratica, tutte le persone che pagano sulla propria pelle il prezzo della crisi e non vedono riconosciuti i propri diritti, a difendere con noi l’occupazione di via del Policlinico.
Movimenti per il diritto all'abitare
Blocchi Precari Metropolitani- Coordinamento cittadio di lotta per la casa