Colleghi lavoratori dell'ACI PRA di Catanzaro,
la USB P.I. Calabria, raccogliendo l’invito di tutti voi, ha attivato le procedure per la proclamazione dello sciopero del personale contro lo stato di invivibilità dell’ufficio di Catanzaro e contro le mancate risposte alle richieste venute dai lavoratori.
Lo sciopero è solo l’ultimo stadio di uno stato di agitazione che dura dal mese di giugno e che vi ha visto oggetto di atteggiamenti inaccettabili da parte del Direttore che riassumiamo in breve (per difetto):
· negazione, per ben due volte, del diritto di assemblea (situazione questa che è oggetto di attenzione dei nostri legali per la valutazioni di comportamenti antisindacali, ex art. 28 della legge 300/70);
· aperture di procedimenti disciplinari (anche contro dirigenti sindacali) senza che ne ricorressero i presupposti (non a caso sono stati tutti archiviati);
· linguaggio e comportamento all’interno dell’Ufficio, assolutamente indegni;
· aggressioni verbali nei confronti dei lavoratori che hanno indotto alcuni di voi a presentare denunce penali.
In tutto questo, la Direzione Centrale, benché informata ampiamente di ciò che sta accadendo, non ha, a tutt’oggi, provveduto ad intervenire in modo risolutivo, che per la USB P.I., significa esclusivamente, la rimozione dell’attuale dirigente.
Così come irrisolti sono gli altri problemi sollevati, inerenti alle questioni:
- parcheggio, pagato nel canone corrisposto al locatore, ma nei fatti inibito alla gran parte del personale;
- ricerca di nuovi locali, attese le condizioni davvero precarie di quelli dove sono attualmente ubicati gli uffici.
Per tutti questi motivi, la USB P.I. ha proclamato per lunedì 29 settembre sciopero di tutta la giornata del personale dell’Ufficio Territoriale di Catanzaro.
Essendo lo sciopero di tutti i lavoratori e non della sola USB P.I., se altre organizzazioni sindacali lo ritenessero, possono unirsi a questa iniziativa, presentando formale adesione.
L’importante è che questo processo in corso ormai da alcuni mesi, si concluda in un solo modo, nell’interesse dei lavoratori, ma anche nell’interesse dell’immagine e del buon nome dell’Amministrazione: l’avvicendamento dell’attuale dirigente.