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Lazio

ADM, LO SPEZZATINO DEGLI UFFICI CENTRALI

Roma,

Continua, con la solita modalità di tenere completamente all’oscuro i lavoratori, le RSU e le Organizzazioni Sindacali, la frammentazione degli uffici centrali in vari uffici sparsi su Roma.

In una riunione con la Direzione Dogane il Direttore Minenna ha annunciato l’intenzione di spostare tali uffici presso un immobile di Piazzale Kennedy (Museo delle Arti e Tradizioni Popolari).

Altri sembrerebbero destinati verso un immobile di Via Ferruzzi (via Stefano Gradi). Una sorta di divide et impera materiale, in cui fisicamente si dividono gli uffici centrali in questo spezzatino senza senso, in cui andremmo ad occupare piani di palazzi sparsi per la città.

Riteniamo questo tipo di comportamento da parte della direzione generale offensivo nei confronti dei lavoratori e delle sue rappresentanze sindacali.

Siamo di fronte ad una direzione che non vuole essere disturbata nelle sue manovre, non abituata a confrontarsi con nulla e con nessuno e sempre più autocelebrativa, che ovviamente non può stare a perdere il suo “preziosissimo” tempo con queste sciocche problematiche che riguardano la vita di qualche centinaia di lavoratrici e lavoratori.

Tra l’altro sappiamo per certo che l’immobile di Via Ferruzzi ha avuto molti problemi che sono andati avanti per decenni e che, diciamo così, potrebbe avere vizi “occulti originari”. Tant’è che la stessa Direzione Generale dell’Inail, proprietaria dell’immobile, che doveva a suo tempo trasferire in quell’edificio alcune direzioni, non le ha mai trasferite.

Noi non sappiamo quali siano le problematiche che ci indurrebbero a lasciare gli uffici di Via Carucci (sfratto per morosità?) perché non ci è mai stato dato modo di sapere. Senza adeguate informazioni questa intenzione appare tutt’al più come un capriccio.

Quello che sappiamo è che non permetteremo a questa direzione di continuare ad operare senza alcun rispetto verso le lavoratrici e i lavoratori e che il tentativo di proseguire nello spezzatino della Direzione Centrale troverà la più ferma opposizione da parte dell’USB.