Il muro di gomma che l'azienda TA/TAH applica come tecnica nelle relazioni sindacali con USB è una consuetudine ormai rodata e per noi quasi scontata. Ne abbiamo avuto riprova durante il primo incontro per il tentativo di conciliazione previsto dalla procedura di raffreddamento da noi aperta, in cui TA e TAH si sono dimostrate da subito fermamente decise a troncare qualsiasi discussione circa la necessità di aumentare i numeri di personale tramite proroghe temporanee ai contratti part time verticali ciclici stagionali, in alcune aree dello handling di Pisa.
Le motivazioni di questa chiusura erano di natura economica: cioè perdite di bilancio tali da non consentire salti nel buio. Specialmente in TAH che è ancora piú in sofferenza. Questo accadeva la mattina.
Al pomeriggio lo scenario cambia all'improvviso e da alcuni lavoratori arriva la notizia che sono stati richiamati in servizio, a coprire i mesi invernali: 6 operai di TAH su 9. Tre vengono vergognosamente lasciati indietro. Come se non bastasse, due di questi sono delegati USB. La misura è colma! Che messaggio si vuol dare alla platea di lavoratrici e lavoratori di TAH di Pisa e Firenze?
Le motivazioni addotte dall'azienda, circa le scelte dei nomi operate non dai vertici aziendali ma dai capi reparto risultano difficilmente comprensibili. Sarebbe molto grave se questo atteggiamento fosse inteso per colpire USB, per gettarle addosso discredito e per ammonire le lavoratrici e i lavoratori che osano darle sostegno.
Siccome questa organizzazione sindacale si sta battendo in molte realtà lavorative dove subisce ostracismo da parte delle aziende e non solo, noi riteniamo questo comportamento di TAH inaccettabile e lo contesteremo in tutte le sedi, a cominciare dalla Prefettura per la seconda fase della procedura di raffreddamento che sarà a brevissimo termine.
Unione Sindacale di Base Lavoro Privato - Firenze - Pisa