Vedere organizzazioni sindacali (o almeno che tali si definiscono, ma noi riteniamo non lo siano affatto) che continuano a tenere in ostaggio i lavoratori e, soprattutto, a non fargli percepire le indennità accessorie, solo per dei meschini giochi di bottega, fa pensare che davvero si sia superato il limite della decenza!
A maggior ragione in un momento di così grave crisi quale è questa che stiamo vivendo, con stipendi fermi da anni ed con il valore reale dei nostri salari che crolla vertiginosamente giorno dopo giorno.
Dopo la ormai ben nota pantomima dei tavoli separati, ieri all’Agenzia delle Entrate, DP di Catanzaro, si è svolta la riunione con alcune organizzazioni sindacali, per discutere della distribuzione del premio incentivante, mentre oggi, invece, si doveva svolgere quella con noi dell’USB e gli altri.
Si “doveva” perché nel corso della riunione, ad un certo punto le RSU elette nelle liste della UIL, presenti ovviamente anche all’incontro di oggi, dopo una telefonata si sono alzate ed hanno deciso improvvisamente di abbandonare il tavolo.
Superato lo sbigottimento generale, la Direzione Provinciale, constatando un numero insufficiente di RSU (2 su 7), ha deciso di aggiornare la riunione.
I lavoratori, che continueranno dunque a non percepire i soldi che gli spettano, sentitamente ringraziano anche per questo.
Siamo stanchi di organizzazioni (pseudo)sindacali che si ritengono padrone del destino dei lavoratori e siamo stanchi anche di RSU che anziché rispondere a coloro che rappresentano e tutelare, quindi, i loro interessi, si piegano passivamente al volere dei loro padroni che, come detto, hanno a cuori esclusivamente i propri interessi e non certo quelli dei lavoratori.
Riteniamo sia giunta l’ora che i lavoratori capiscano che è arrivato il momento di stracciare quelle deleghe e gettarle con rabbia in faccia a chi mostra disprezzo verso di loro.