Entro la fine del mese di settembre i vincitori e gli idonei del concorso a 1180 posti da funzionario, bandito dall’Agenzia delle Entrate, saranno chiamati a esprimere una preferenza circa la sede di destinazione per un periodo di (altri) tre mesi di tirocinio. La pessima norma estiva che aveva prolungato fino al 31 dicembre il calvario dei vincitori del penultimo concorso bandito alle Entrate, ha consentito di individuare una soluzione-ponte che dà continuità al rapporto di lavoro degli ex tirocinanti e che è di buon auspicio per una soluzione positiva anche per gli idonei. La notizia giunge a meno di una settimana dalla pubblicazione delle testimonianze degli ex tirocinanti. Dopo aver detto e ripetuto che questa era una soluzione praticabile e ragionevole, e che tutte le altre avrebbero offeso il buon senso e qualche dettame costituzionale, prendiamo atto con moderata soddisfazione della scelta fatta dall’amministrazione. Non dimentichiamoci dei tirocinanti che sono stati clamorosamente "bocciati" all'ultima prova. Oggi conosciamo le loro storie e sappiamo con quali discutibili modalità sia stato condotto quasi ovunque il colloquio finale. Ci spiace che i vincitori non possano firmare oggi quel contratto a tempo indeterminato per il quale hanno affrontato gli stessi enormi sacrifici. E ribadiamo che il nostro sindacato resta a disposizione di tutti, vincitori, idonei e non idonei perché tutti hanno in comune un’esperienza che vorremmo non si ripetesse più in futuro. E tutti hanno diritto a un lavoro stabile. La soluzione-ponte lascia alcune ombre sulle quali chiederemo di fare chiarezza (modalità di assegnazione, copertura dei costi, tempi per l’assunzione a tempo indeterminato di tutti). Ma è una soluzione.
Da oggi si apre una nuova fase per ottenere lo sblocco delle assunzioni, anche attraverso la modifica della norma, com’è stato per l’Agenzia delle Dogane. Lo sblocco non è solo nell’interesse immediato dei vincitori e degli idonei in attesa di stabilizzazione; perché lo ricordiamo, la normativa vigente equipara i passaggi d’area alle nuove assunzioni e si dà il caso che i lavoratori di II area delle Entrate da circa due anni attendono la definizione di una procedura per il passaggio d’area per duemila posti complessivi.
Di questo dobbiamo occuparci adesso. L'amministrazione conosceva i tirocinanti e ha fatto bene a non disperdere quel patrimonio di potenzialità. A maggior ragione conosce i suoi lavoratori che da anni, anzi da sempre, aspettano un'opportunità per una carriera sempre negata. L’impianto teorico per una nuova procedura è già stato fissato. Faticosamente – e con qualche passaggio discutibile - si era giunti alla pesatura dei titoli e delle competenze, in attesa che arrivasse l’autorizzazione a bandire la procedura (l’autorizzazione ad assumere casomai arriverà dopo). Tutto è finito dentro un colossale banco di nebbia. Non si sa più quanti posti l’amministrazione intenda bandire e non si sa più neppure se almeno entro la fine del 2009 si riuscirà a far partire questo benedetto/maledetto concorso interno.
Intanto il salario accessorio per il 2008 è saltato. Si prospetta una magrissima costituzione dei fondi per il 2008 e per il 2009 che dimezzerà il salario di produttività. Quanti, oltre noi, torneranno sulle barricate per cercare di riavere il maltolto? Aspettiamo pure di riprendere i fili del discorso sui CAM: la convocazione dovrà arrivare a breve. In questi mesi – come avevamo facilmente pronosticato – i CAM sono diventati il laboratorio in cui si sperimentano forme di controllo a distanza dei lavoratori che senz'altro susciteranno l’interesse di qualche giudice del lavoro e del Garante della privacy. Non si capisce dove finisce l'improvvisazione e inizia la mala fede. È il futuro che avanza, così è se vi piace. A noi non piace per nulla.