Qualche tempo fa USB Vigili del Fuoco aveva posto l'accento con un comunicato sindacale ed un comunicato stampa dal titolo dalla privatizzazione dei Vigili del Fuoco alla Croce Rossa, sulle condizioni della categoria.
E' più di un anno che questo Governo cerca in tutti i modi di privatizzare tutto quello che è riconducibile allo Stato e di smantellare lo stato sociale di questo paese.
Qualcuno ricorderà il tentativo di privatizzare la Protezione Civile (Protezione Civile SPA) ecc.
Quello che forse è ancor più strabiliate è la sinergia che riscontriamo tra il Governo di maggioranza e alcuni apparati dello Stato; per esempio nei Vigili del Fuoco, il Capo del Corpo un certo Ing. Pini di dichiarate origini padane (come sarebbe potuto essere diversamente), si è portato avanti con l'opera di smantellamento dei Vigili del Fuoco e di seguito cercheremo di spiegare come.
Ricordiamo ovviamente che i pompieri vengono toccati, come tutti i lavoratori italiani sia dalla manovra Finanziaria di Luglio che quella di Agosto 2011 per quanto riguarda il taglio delle risorse finanziarie, lo scippo del TFS, lo slittamento dell'età pensionabile ecc., ma diciamo che questa istituzione dedita al Soccorso Tecnico Urgente né è uscita meno peggio di altri dalla scure della crisi fermo restando tutte le negatività che si ripercuotono comunque sul pubblico impiego e sui diritti dei lavoratori.
Il Ministro Calderoli tempo fa, aveva bruciato (fisicamente e molto platealmente mettendo al rogo 4mila leggi italiane) una serie di norme ed avviato la semplificazione della pubblica amministrazione di concerto con il Ministro Brunetta; tutti quanti possiamo constatare che qualcosa non ha funzionato ….
Il Capo del C.N.VV.F. non poteva esimersi dal fare anche lui qualcosa e si è prodigato per quanto nelle sue capacità con la così detta segnalazione certificata d'inizio attività (SCIA), che di fatto, nel tempo, andrà ad eliminare gran parte della Prevenzione Incendi oggi affidata ai Vigili del Fuoco facendo di fatto guadagnare gli studi tecnici privati.
Se questo non bastasse sempre nell'ottica della semplificazione sono stati aperti sul territorio i nuovi uffici “lo sportello unico”. Anch'esso, di fatto, ridurrà le competenze dei Vigili del Fuoco in materia di Sicurezza avvantaggiando l'autocertificazione ecc.
Ma in tutto questo rinnovamento qualcosa non ha funzionato, le aziende e gli imprenditori, o meglio le compagnie assicuratrici preferiscono ancora l'autorevole parere di Prevenzione Incendi dei Vigili del Fuoco la loro preparazione la loro professionalità la loro esperienza. E allora sta SCIA non decolla …..
Il nostro amato e stimato Capo del Corpo allora chiede “l'aiuto da casa”, prende un Comando dei Vigili del Fuoco tipo, uno a caso quello di Alessandria con i suoi 6500 interventi medi annui, 1 sede centrale e cinque distaccamenti permanenti per coprire i 3560 km quadrati di superficie della provincia, le sue 23 aziende soggette al controllo dei VVF in quanto aziende a rischio rilevante, e le 2200 pratiche di prevenzione incendi evase lo scorso anno.
Il Comando di Alessandria conta, da tabelle ministeriali, una carenza di personale operativo tra le 20 e le 30 unità e sul personale tecnico (quelli preposti anche alla prevenzione incendi) dai 13 Funzionari (Laureati e Diplomati) previsti, ce ne sono RIMASTI solo 2 (DUE)!
Ecco fatto il Capo del Corpo ha dato una concreta risposta al Ministro Calderoni!
Al Comando di Alessandria a breve, tra Sportello Unico e SCIA, i Vigili del Fuoco (visto che non ce ne sono più ….) svolgeranno a stento o comunque con molti sacrifici uno dei loro vecchi compiti istituzionali e i privati faranno cassa.
Alla fine di Maggio di quest'anno, a seguito di qualche intervento di USB, si è trovata l'unitarietà sindacale presso il Comando oggetto della sperimentazione (tranne per la sigla sindacale CONAPO che si dissociava e in un comunicato locale da Acqui Terme dichiarava che i Funzionari non servono per fare i pompieri) e sono iniziate una serie di lotte e di proteste che hanno portato le 5 sigle sindacali presenti, alla dichiarazione di uno Stato di Agitazione della categoria; il 13 luglio si era svolta la procedura di raffreddamento come previsto dalle vigenti normative ma ….. vista la mancanza di atti concreti da parte del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, lo stato di Agitazione del Comando di Alessandria si è allargato a tutta la regione Piemonte e sono venute in soccorso di Alessandria ben 8 sigle sindacali regionali tra cui, oltre a quelle che rappresentano il personale operativo anche le OO.SS. del personale Direttivo (i tecnici del Corpo)!
Nel frattempo USB si è attivata e grazie all'interessamento della Senatrice Biondelli è stata depositata un'interrogazione parlamentare sulla situazione dei Vigili del Fuoco del Piemonte. Contestualmente si è dichiarato lo Stato di Agitazione Regionale e relativa procedura di raffreddamento; anch'essa non andata a buon fine in quanto le OO.SS. regionali dei Vigili del Fuoco come quelle di Alessandria NON hanno riscontrato atti concreti da parte del Dipartimento mirati a sanare quanto dai sindacati denunciato.
Il 10 Agosto le 9 sigle sindacali (e siamo arrivati a 9 OO.SS., cioè tutte) che rappresentano i Vigili del Fuoco del Piemonte (in questo caso compreso il Conapo del Piemonte che a differenza di quello di Alessandria ha ritenuto giusta la protesta sindacale messa in atto sulla carenza di personale tecnico), hanno scritto al Presidente della Regione Cota.
In tutta risposta il Dipartimento sempre con nota in data 10 Agosto assegnava al Comando di Cuneo 1 Funzionario, al Comando di Verbania 2 Funzionari e altri presso svariati Comandi da Agrigento a Lodi ma nessuno ad Alessandria.
Appare evidente che il Capo del Corpo Ing. Pini sia determinato anche difronte all'unitarietà sindacale a proseguire nel suo folle progetto contro il Comando di Alessandria.
Per supportare meglio questo irriverente comunicato sindacale alleghiamo allo stesso un documento diffuso da Ministro Maroni durante la consueta conferenza stampa del 15 Agosto: il C.N.VV.F. conta 18 Direzioni Regionali e 100 Comandi Provinciali ed un organico totale di oltre 1.000 tra ingegneri, architetti, geometri e periti (…)!
USB non è molto brava nei conti ma 1000 tecnici e 118 (100+18) sedi VV.F. significa una media di 8 – 9 tecnici per sede e se al Comando di Alessandria ce ne sono solo 2 (DUE) …. gli altri dove azzo sono finiti?
Oltre i link attivi nel documento, è disponibile sul sito USB VigilFuoco altro materiale informativo.