La mobilitazione della Scuola contro il DDL Renzi detto la “Buona Scuola” si rafforza e le notizie che giungono dalle migliaia di assemblee e iniziative che si stanno svolgendo in tutta Italia per la preparazione dello sciopero generale del 24 aprile mostrano la crescente rabbia dell'intera Scuola, dagli studenti ai genitori, con tutti i lavoratori della scuola, di ruolo e precari.
Questa determinazione sta costringendo tutti a prendere posizione e assumere iniziative, anche i sindacati concertativi, “firmatari” di contratti e accordi ridicoli e impresentabili negli ultimi venti anni, come quello di Trento che ha permesso la nefasta sperimentazione della “Buona Scuola” nella provincia autonoma. CGIL,CISL,UIL,SNALS e GILDA annunciano che si muoveranno e incroceranno le braccia il 5 maggio; come già è successo in altri frangenti potrebbe essere già troppo tardi.
La discussione, infatti, del disegno di legge inizierà proprio il 23 aprile, giorno di approvazione del DEF. Pertanto la mobilitazione per convincere il Parlamento e il Governo a ritirare o a emendare il testo deve partire prima e subito con lo sciopero del 24 aprile proclamato da Anief, Unicobas e USB, con Orsa-Scuola, CUB, Autoconvocati e sinistra FLC, USI, SLAI Cobas e SAB.
Che il Governo abbia intenzione di blindare il testo, infatti, e' sotto gli occhi di tutti, specie dopo l'abbinamento della riforma al documento di economia e finanza, e che lo voglia approvare in fretta lo si e' capito con le audizioni congiunte. E' evidente che il testo sarà approvato con pochissime modifiche se non ci sarà una risposta forte del personale della scuola fin dai primi giorni della votazione degli emendamenti.
Ecco perché risulta necessario rafforzare la mobilitazione il 24 aprile per proseguirà nei giorni successivi se necessario, per non rischiare di fare uno sciopero inutile il 5 maggio, con un testo ormai blindato dalla tempistica per l'assunzione dei precari, se non addirittura fatto saltare per l'assunzione da parte del Governo delle parzialissime richieste fatte dal blocco dei sindacati “concertativi”.
La mobilitazione, continuerà a maggio e anche oltre, fino al definitivo ritiro del piano Renzi, per il rilancio della scuola e il recupero del maltolto alla Scuola in termini di finanziamenti, posti di lavoro e soprattutto della dignità di tutte le sue componenti.
Sarà unitaria, non solo tra le forze sindacali ma anche nel rapporto con gli studenti e i genitori sempre su una piattaforma concordata e condivisa, contro inciuci e opportunismi tesi ad escludere chicchessia dalla partecipazione attiva alla vita e alle decisioni sulla scuola contrapponendovi il mantenimento dei privilegi ottenuti dal monopolio sindacale che ha dimostrato già di non voler garantire la difesa della scuola pubblica statale.
Sono stati messi a disposizione pullman per il trasporto a Roma dove sono previsti un corteo dalle 10 alle 13 da Piazza della Repubblica a Piazza Sant'Apostoli e dalle 15 alle 18 un sit-in davanti al Parlamento. Per prenotarsi, scrivi a sciopero2015@anief.net, tuttiaroma@usb.it , unicobas.rm@tiscali.it
Marcello Pacifico Stefano D'Errico Barbara Battista
Presidente dell'ANIEF Segretario Nazionale Esecutivo Nazionale USB P.I.
Unicobas Scuola