Lavoratori,
correva l’anno 2002 quando col contratto integrativo venivano stabilite le modalità per il trattamento di trasferta. Eravamo in pieno regime di diritto privato. È tutto andava bene!!!
Perfino il “famoso” prefetto Morcone, che ricordiamo insieme al prefetto Malfi e un noto sindacalista Ma… (le famose tre “M” che hanno distrutto il corpo nazionale) farne di cotte e di crude si guardò bene dal toccare proprio il trattamento di missione, trasferta e ore guida del CCNL… anzi, gli diamo merito che nella sua circolare del 2004 egli stesso si limito a ricopiare fedelmente quanto scritto dal contratto aggiungendo una sola e semplice frase “… va applicata senza limiti”.
Da allora, però, l’amministrazione sempre con l’intento di ridurre e di comprimere i costi ha emanato diverse lettere circolari Pini 2 (2010 e 2011) Giomi 1 (2016). Nelle quali l’utilizzo del mezzo per le esigenze di servizio veniva via via scomparendo, interpretando un contratto di lavoro anziché applicarlo.
Curioso che la cornice dove si è discusso di questa ennesima interpretazione contrattuale sia proprio il dipartimento, dove buona parte dei partecipanti (dirigenti e prefetti), viaggiano con l’auto di servizio con annesso autista anche e solo per spostarsi da via Cavour al Viminale! Guardare il “ragionerino d’italia” per credere… lui fa equITALIA a noi e poi “scialacqua”…
Ovviamente però a loro tutto questo non si applica, insomma chi decide sull’utilizzo del mezzo di servizio non ne subisce però le conseguenze, anche questi sono gli effetti devastanti di quella sconfitta di classe avvenuta nel 2004 quando passammo al regime di diritto pubblico (la legge 252).
Se l’intento dell’amministrazione era di fare chiarezza sulle tante, troppe circolari esistenti in materia, la nostra posizione è stata, quella di applicare il contratto senza interpretarlo, anche perché se proprio va interpretato il contratto di certo non è l’amministrazione la parte titolata per farlo visto che il contratto del 2002 fu discusso tra le OO.SS. e l’Aran, mentre l’amministrazione, soggetto soccombente, non era nemmeno presente ai tavoli.
Quello che siamo riusciti a strappare è l’inserimento del trasporto dei DPI come causale per giustificare l’utilizzo del mezzo di servizio, che insieme al tempo di preparazione dell’automezzo considerato a tutti gli effetti tempo di lavoro, e all’estensione del trattamento di trasferta che viene estesa a tutti gli occupanti, sono gli unici punti positivi della circolare.
Rimane però ancora da migliorare l’aspetto legato all’orario di lavoro, che diventa necessariamente eccedente alle 12 ore in questi casi e quello legato alle piante organiche che rimangono deficitarie e quindi facendo ricadere le carenze sulla centrale rispetto ai distaccamenti, non fa che aumentare i carichi di lavoro per i lavoratori di queste sedi.
LAVORATORE TOGLI LA PENNA AI SINDACATI FIRMAIOLI, ISCRIVITI AD USB