Nella giornata del 20 aprile si è svolta in via Flavia - Roma l’assemblea nazionale indetta dalla USB in relazione alla creazione dell’ Agenzia Unica di Vigilanza.
Un nutrito numero di lavoratori, tra cui anche rappresentanze degli uffici territoriali, ha presidiato per più di quattro ore il salone D’Antona.
Dopo mesi di silenzio da parte dei referenti politici dell’ Amministrazione, dopo il solito iniziale “fuoco di paglia” da parte di quasi tutte le altre OO.SS. seguito da altrettanti assordanti silenzi, per la USB era necessario pretendere risposte sul progetto inizialmente definito con la bozza di decreto divulgata e, soprattutto, risposte sui destini del personale coinvolto in tale processo.
Per questi motivi era stata richiesta l’espressa partecipazione del Segretario Generale, Dott. Pennesi, come referente politico dell’ Amministrazione.
L’incontro con il Segretario Generale è avvenuto nel contesto della stessa assemblea lasciando spazio ad un paio d’ore di domande risposte e chiarimenti da parte dello stesso in un serrato confronto con i lavoratori.
Il quadro che emerge dalle informazioni fornite in tale contesto sulla creazione della Agenzia Unica di Vigilanza è il seguente:
ad oggi l’unico documento in circolo è la bozza e l’allegata relazione già oggetto di discussione tra rappresentanti del Ministero del Lavoro e OO.SS. che tratta della costituzione dell’Agenzia unica ispettiva, della chiusura degli Uffici periferici del Ministero del Lavoro con il conseguente trasferimento dei lavoratori “anche in soprannumero” presso le sedi INPS ed INAIL.
Il confronto durante l’assemblea con i lavoratori ed inizialmente anche con il Dott. Pennesi si è svolto su quanto era ufficialmente e ufficiosamente a conoscenza di tutti.
E’ stata ribadita la nostra criticità verso l’attuale impianto poiché interno al jobs act, l’ulteriore abbandono dello Stato dai territori, sempre meno presente nella gestione dello stato sociale e la prospettiva di una futura mobilità con il transito in soprannumero di circa 2000 lavoratori amministrativi verso INPS e INAIL che sono già in esubero, come confermato anche da alti dirigenti delle stesse amministrazioni.
I punti fondamentalmente rappresentati sono stati questi e le risposte da parte dell’Amministrazione sono stati tranquillizzanti sia per quanto riguarda la costituzione dell’Agenzia sia per quanto concerne il mantenimento del posto di lavoro degli oltre 2000 dipendenti coinvolti. Rassicurazioni che chiaramente non condividiamo, come si evince dai comunicati precedentemente inviati ai lavoratori.
La principale novità emersa durante l’assemblea è rappresentata da una altra e nuova ipotesi con un diverso impianto rispetto a quello contenuto nella bozza iniziale; ipotesi che dovrebbe essere discussa a breve, considerati i tempi istituzionali, poiché la delega decade nel mese di giugno.
Quest’altra ipotesi potrebbe prevedere una Agenzia diversamente organizzata, anche per gli interessi diversi, se non contrapposti, degli altri due Istituti coinvolti in questa nuova organizzazione dell’attività ispettiva; purtroppo, nella formulazione di questa ulteriore ipotesi, non si parte da una analisi di quello che avviene presso le imprese, sui territori nei confronti di lavoratori che quotidianamente subiscono quanto imposto da norme contrattuali emanate nell’interesse dell’impresa; non si dice che si modificherà l’attuale sistema di vigilanza volta essenzialmente a colpire i piccoli lasciando impuniti le grandi imprese.
La nuova ipotesi potrebbe prevedere il mantenimento degli Uffici periferici del Ministero del Lavoro, la cui chiusura, secondo noi, sarebbe stata attuata esclusivamente per un risparmio di spesa.
Si è parlato, inoltre, di competenze che potrebbero tornare al Ministero del Lavoro, quale, per esempio, la vigilanza passata alle ASL con la riforma sanitaria del 1978, così come si è parlato di “pezzi” delle politiche del lavoro che il Ministero potrebbe riacquisire, ma ciò avverrebbe in tempi diversi considerato che è necessaria per questo passaggio una riforma costituzionale.
L’USB ha chiesto al Segretario Generale che qualsiasi nuovo impianto che uscirà dalla prossima riunione, prevista nella prima decade di maggio, dovrà essere portato immediatamente a conoscenza dei lavoratori attraverso un confronto, così come è avvenuto durante l’assemblea del 20 aprile scorso.
L’assemblea, come è stato detto durante gli interventi, rappresenta l’inizio di un percorso per garantire un servizio adeguato ai lavoratori e ai cittadini, il mantenimento delle funzioni e la tutela dei lavoratori del Ministero del Lavoro che sono i destinatari di tale processo.
Roma, 22 aprile 2015
USB/P.I./ Coordinamento Nazionale Lavoro e P.S.