All’ incontro del 21 marzo u.s. qualche buona notizia viene comunicata.
Dopo lunga e penosa gestazione si realizza l’opzione per il profilo di ispettore tecnico per quegli ex accertatori del lavoro che da anni operano nel settore.
Ricordiamo che in un primo momento tale opzione era stata riservata solo ai lavoratori in possesso di un titolo di studio attinente al profilo con la conseguente e scellerata esclusione di un congruo numero di personale che, pur esercitando da anni la funzione, era stato impossibilitato a concorrere a tale opzione.
L’amministrazione ci ha comunicato che altre 39 domande, oltre quelle già accolte nella precedente fase, sono, quindi, state accolte e che i lavoratori saranno inquadrati al più presto nel profilo tecnico di riferimento.
Su questo l’ USB ha fatto una piccola battaglia durata negli anni accendendo più volte i riflettori su quanto avviene, ormai da tempo nei territori, dove un personale tecnico già scarso è stato supportato da una parte degli ex accertatori che senza riconoscimento alcuno e spesso autoformandosi con aggiornamenti o corsi pagati a proprie spese continuavano a svolgere un lavoro di elevata tutela.
Non riteniamo sia questa, certo, la risoluzione alle problematiche dell’ispezione tecnica sui territori, dove per efficacemente intervenire occorrerebbe assumere centinaia di ispettori tecnici al fine di tutelare lavoratori sempre più esposti alla criminale mancanza di opportune difese necessarie sui luoghi di lavoro; crediamo, però, che “dando a Cesare quel che di Cesare è”, abbiamo evitato di sottrarre parte di quelle esigue forze sui territori, riconosciuto ai lavoratori che operano nel settore un preciso ruolo e continuato a garantire, per quanto insufficientemente, una funzione che a seguito dei pensionamenti e a causa di precedenti infauste scelte sarebbe stata destinata in alcune Regioni quasi a scomparire.
Roma, 25 marzo 2013
USB/P.I. Coordinamento Nazionale Lavoro e P.S.
