A causa della eccezionale ondata di calore che sta attraversando in queste settimane il Paese, USB ha inviato una richiesta urgente al Ministero della Salute e del Lavoro e agli Organi di Governo competenti, affinché dispongano tempestivamente la sospensione delle attività maggiormente a rischio.
Ricordiamo infatti che in caso di temperature eccessive ( temperatura percepita oltre i 35°) è prevista l'attivazione della CIGO per tutte quelle attività che vengono effettuate all'aperto, in condizioni climatiche pericolose per la salute. USB ha criticato questo limite, considerando comunque troppo alta la temperatura limite, mentre in altri paesi europei è fissata a 30°.
USB ha inoltre richiesto di intervenire anche per la messa in sicurezza dei lavoratori e lavoratrici che svolgono servizi essenziali, costretti a lavorare anche in condizioni climatiche avverse, richiedendo ad esempio la riduzione delle attività, con lo stop nelle ore più calde, maggior frequenza di pause, la messa a disposizione di acqua e locali di ristoro, dove poter recuperare da un punto di vista psicofisico.
Riteniamo vergognoso che, mentre si continui a morire di lavoro, come è accaduto qualche giorno fa a Lodi, dove un lavoratore di 44 anni è morto stroncato dal caldo mentre lavorava sotto il sole cocente per rifare la segnaletica stradale, il governo continui a non intervenire sulle aziende, pretendendo l'applicazione di norme peraltro già esistenti. La strage dei morti di lavoro è un'emergenza che il governo deve affrontare ora.
USB, insieme ad altri soggetti politici e sociali, ha promosso una legge di iniziativa popolare che prevede l’introduzione nel codice penale del reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro, firma ai banchetti: tutte le info su leggeomicidiosullavoro.it
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