Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Lazio

CAPORALI E OBIETTORI

Roma,

Comunicato n. 22/09

 

Dall’incontro svoltosi tre giorni or sono in sede regionale ed avente all’oggetto il nuovo riassetto territoriale è emerso inequivocabile un dato: margini zero di trattativa reale. L’illustrazione, pur puntuale e precisa, che ci è stata fornita della circolare 102/2009 non ci ha affatto convinto della bontà di un progetto che presenta comunque vistose anomalie e denota soltanto linee generali teoriche, ma carenza di validi parametri organizzativi.

Un progetto la cui realizzazione appare forse possibile nell’ambito del settore privato, ma che risulta certamente inapplicabile al nostro Ente a meno di non volerlo affossare.

A ciò aggiungasi che la cosiddetta riorganizzazione e l’involuzione del modello prevista ha tempi decisamente improponibili e non prevede alcun corrispettivo per il personale. Insomma, un’innovazione a costo zero. E meno male che non c’era intenzione di rottura.

Sconcertanti le perplessità sollevate in merito dalla CGIL e la fatica a digerire il tutto mostrata da parte della CISL (ma allora sul tavolo nazionale perché hanno firmato?).

Ciliegina sulla torta la disattivazione già effettuata in molte sedi dei vari procedimenti sulle risorse umane, in quanto recentemente accentrati al regionale in via sperimentale. Una ulteriore (imprevista?) accelerazione in una corsa già di per sé senza senso.

 

Il successivo coordinamento dei delegati del Lazio, appositamente convocato il 20 ottobre, dopo aver preso atto dei chiarimenti forniti sul tavolo regionale senza alcun margine di confronto, ha respinto l’ipotesi di destrutturazione complessiva dell’Ente prevista in maniera unilaterale dall’amministrazione e ha inoltre deciso di promuovere una serie di iniziative urgenti sul territorio, a cominciare da Roma centro, Cassino e Civitavecchia.

Dopo un ampio e serrato dibattito, sono state anche fissate le seguenti priorità:

·        verifica degli impegni assunti riguardanti l’emergenza front office;    

·        rilancio immediato della vertenza sul mansionismo (vedi doc. allegato);    

·        costante controllo dei dati relativi alla produttività nell’ultimo trimestre.

I lavori del XIV coordinamento si sono poi conclusi nel tardo pomeriggio sulla base di una semplice ma significativa considerazione, fermamente condivisa da tutti i presenti. In questo sistema asfittico e pieno di contraddizioni, autoritario e al tempo stesso squallidamente subalterno, in cui molti sembrano tesi unicamente a obbedire agli ordini ricevuti dall’alto, la consapevolezza è che c’è sempre più bisogno di autentici obiettori.  

 

Mentre decine di migliaia di lavoratori si accingono a scendere in piazza e manifestare contro la devastazione del pubblico impiego sancita dal decreto Brunetta, ci sembra doveroso oggi rammentare che niente è ineluttabile o accade per caso, ma che tutto dipende ancora una volta da noi. E dalla capacità di obiettare anziché chinare la testa.       

 

 

Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Lazio