Il 5 aprile Cgil Cisl Uil Fiadel, e Federambiente hanno firmato il rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro scaduto il 31.12.2006, con un ritardo di 16 mesi.
Il contratto, chiedendo scusa per il paragone, è pura immondizia: peggiora sensibilmente le condizioni dei lavoratori, ed eroga una miseria di aumento. Con la motivazione di omogeneizzare i contratti, si procede al loro peggioramento.
L'8 maggio Federambiente rompeva questa situazione, rifiutandosi di applicare l'Accordo Nazionale chiedendo cambiamenti in profondità sull'accordo appena siglato.
In particolare su:
> aumento fino a 900 euro mensili per i quadri, richiesta inderogabile di Cgil-Cisl-Uil-Fiadel
> ridiscussione sulla classificazione/livelli/profili di alcuni settori in particolare, degli addetti di selezione differenziata, alle piattaforme ecologiche, ispettori ambientali, addetti ai servizi funerari
> ridiscussione dell’applicazione del CCNL per manutenzioni straordinarie ed attività amministrative/tecniche (ma nel frattempo, a livello aziendale, sindacati e aziende si sono portati avanti con i passaggi di contratto per diversi settori)
> allargamento del campo delle esternalizzazioni (ma sempre a livello aziendale, sindacati e aziende si incontrano e si confrontano, tra di loro e senza rendere pubblico nulla, sulle prossime cessioni di interi settori: dallo spazzamento meccanizzato, fino alla stessa raccolta rifiuti)
Questa richiesta arrogante testimonia di come sia stata fittizia la conclusione del CCNL e della debolezza di Cgil-Cisl-Uil-Fiadel nei confronti della controparte, e di come è fittizia la risposta sindacale: mentre a livello nazionale si agitano mobilitazioni e blocchi dello straordinario, nelle aziende gli stessi sindacati trattano in anticipo (e ai danni dei lavoratori) proprio sugli stessi diritti e norme.
Tutto ciò a fronte di un contratto che peggiora le condizioni di lavoro e l'inquadramento, che cancella 3 giorni di ferie, che diminuisce il calcolo del TFR, che aumenta le ore di straordinario e allunga la durata massima dell'orario a 10 ore al giorno e 50 ore settimanali, in cambio di aumenti salariali che non coprono la perdita di potere d’acquisto per l'inflazione, ma nemmeno compensano gli aumenti di produttività e di sfruttamento, in particolare per i nuovi assunti che sono destinati a rimanere intrappolati ai livelli più bassi dell'inquadramento.
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E ora di cambiare musica e suonatori....!!!!
SCIOPERO DI TUTTA LA GIORNATA LAVORATIVA
VENERDI 20 GIUGNO