Domani riprenderà la trattativa per la definizione del contratto integrativo 2009. La RdB è disposta a sottoscrivere un’intesa che contenga almeno queste due questioni ritenute fondamentali:
- L’indennità per i mansionisti delle aree A e B, che potrebbe essere denominata anche “salario di accresciuta professionalità”, qualora l’espressione mansionismo provocasse allergia a qualcuno;
- Lo scorrimento delle graduatorie relative alle selezioni interne, compresa la richiesta di autorizzazione allo scorrimento della graduatoria a C1.
E’ possibile, a parere della RdB, utilizzare 8 milioni del Fondo di Ente per finanziare a regime questi due provvedimenti, assicurando al tempo stesso un incentivo individuale almeno pari a quello ottenuto nel 2008. Inoltre, individuando come decorrenza ottobre 2009 sia per l’indennità di mansionismo che per lo scorrimento delle graduatorie, gli oneri per finanziare i due istituti nel corrente anno si ridurrebbero al minimo. In ogni caso sarebbero salvaguardati i livelli stipendiali dello scorso anno.
Parallelamente, in merito alla bozza di contratto integrativo 2009 presentata dall’amministrazione, la RdB dichiara la propria contrarietà sulle seguenti proposte:
- Variazione dei coefficienti di merito, con l’introduzione di nuove fasce e nuovi valori, da zero ad 1,5, dal grave demerito fino all’apporto altamente innovativo (vedi comma 2, art. 3 della proposta di contratto integrativo). Significa assegnare ai lavoratori di questa fascia il 50% di risorse economiche in più rispetto ai lavoratori con coefficiente 1, introducendo meccanismi ancora più discriminatori della riforma del ministro Brunetta;
- Incentivazione maggiorata per i C3 che si occupano di contenzioso dell’invalidità civile, in quanto si introdurrebbe un ulteriore onere a carico del Fondo per soddisfare un’esigenza funzionale dell’amministrazione;
- Attribuzione di funzioni di coordinamento di processi a funzionari apicali dell’area C, mediante conferimento di incarichi di elevata professionalità. Tale previsione appare incoerente con il nuovo modello organizzativo ed evasiva nei contenuti. Sarebbe opportuno rinviare l’esame di qualunque attribuzione di nuova funzione al momento in cui sia chiaro, per primo all’amministrazione, quali siano le professionalità ed i compiti di governo dell’attività funzionali al nuovo modello organizzativo. In ogni caso, le posizioni organizzative dovrebbero essere poste a carico del bilancio dell’Ente;
- La previsione di attribuire posizioni organizzative a C3 idonei alla selezione per C4, in servizio in regione diversa da quella nella quale si è messa a bando la posizione organizzativa (vedi comma 4, art. 7, della proposta di contratto integrativo). Tale previsione non tiene conto della possibilità che vi siano vincitori della selezione a C4, in servizio presso altra regione, che siano interessati a ricoprire tali posizioni organizzative vacanti.
Resta infine da verificare la possibilità di un ulteriore parziale adeguamento del TEP all’importo dell’assegno di garanzia e di un’attenzione alla questione relativa alla RIA degli ex insegnanti.