Un flusso continuo di cittadini per tutta la mattinata si è avvicinata al tavolo raccolta firme per informarsi e firmare immediatamente contro la chiusura della riabilitazione a Creazzo e lo spostamento dell'attività a Vicenza.
Non si capisce il perchè di questa scelta che non produce alcun risparmio economico e va ad aumentare il disagio a pazienti che ne hanno già fin troppo; non si capisce perchè si vada a chiudere un servizio che funziona, collocato in ambiente adeguato, con tutte le comodità del caso (parcheggio, bus, autobus, servizi amministrativi in loco, ecc.) per trasferirlo in ambiente inadeguato e che presenta già notevoli problematiche e carenze.
Sono state raccolte centinaia di firme grazie anche alla presenza nella mattinata dell'Assessore ai Servizi Sociali di Creazzo che si sta spendendo per la causa.
Anche l'amministrazione comunale si mobilita e dà il proprio sostegno; assieme porteremo avanti le prossime iniziative in programma.
A questo punto la direzione ULSS non può girarsi dall'altra parte e fare finta di niente; deve rendere conto di scelte sbagliate, incomprensibili, che vanno contro l'interesse dei propri assistiti; scelte che sono in contrasto con il piano socio-sanitario regionale appena approvato che prevede la promozione della medicina territoriale e non la centralizzazione dei servizi.
A questo punto Alessandri deve essere chiaro e dire cosa vuol fare del Distretto di Creazzo e se sono vere le voci che se ne sta andando anche il servizio ambulatoriale di ginecologa e di logopedia.
I nostri prossimi appuntamenti in calendario prevedono:
mercoledì prossimo 10 ottobre alle ore 9.00, un presidio al Distretto Ovest di Creazzo;
sabato 13 ottobre alle ore 11.00, corteo con partenza dalla Piazza difronte al Comune.
Come si diceva sopra, queste due iniziative vedranno la partecipazione congiunta del nostro sindacato USB e dell'amministrazione di Creazzo.
Naturalmente l'invito viene esteso anche agli amministratori dei comuni vicini interessati e ad altre organizzazioni sensibili alle problematiche sollevate.
IL CENTRO RIABILITAZIONE DI CREAZZO NON SI TOCCA