L'ennesima lettera che viene dall'Europa, e che per i toni ed i contenuti sembra rivolta ad una colonia del secolo scorso piuttosto che ad uno stato sovrano, contiene una ulteriore manovra lacrime e sangue, richieste su pensioni e mercato del lavoro che ben poco hanno a che vedere con il debito ed il risanamento economico, e nessun riferimento a come far pagare il debito a chi non ha mai pagato e che possiede gran parte della ricchezza di questo paese.
Questa è la situazione nella quale Berlusconi, forse, si appresta a lasciare lo scettro e a far posto probabilmente ad un ‘governo del presidente’, che accetterà tutto ciò che ci vogliono imporre Draghi e l'Europa, mettendoci sopra un po' più di flessibilità del lavoro ed una stretta sulle pensioni. Assisteremo poi ad una sceneggiata che vedrà Cgil, Cisl, Uil, finalmente riuniti, far finta di concertare per costringere i lavoratori a nuovi sacrifici.
USB chiede con forza a chi si candida a governare questo Paese se intende modificare o meno le pesanti, inique, inutili ed impopolari misure richieste dalla UE ed accettate da Berlusconi, Napolitano e da gran parte delle forze politiche di centro-destra e centro-sinistra. Ci vuole chiarezza: la politica, tutta, deve dichiarare le proprie intenzioni e renderle pubbliche. I lavoratori non sono solo preoccupati ed indignati, sono letteralmente infuriati.
USB raccoglie questa indignazione e contro le ricette lacrime e sangue, insieme ad altre forze del sindacalismo conflittuale e indipendente, ha indetto lo sciopero generale per il prossimo 2 dicembre, che sarà preceduto da ulteriori momenti di mobilitazione sin dai prossimi giorni.
Aderente
alla FSM