Primo segnale positivo in merito all’azione intrapresa dalla USB MEF al fine di tutelare l’integrità morale dei Segretari di Sezione costretti al gioco dei quattro cantoni sulla base della tristemente famosa Direttiva n. 2/2014 della Direzione della Giustizia Tributaria in materia di anticorruzione.
Questa mattina i lavoratori hanno finalmente potuto esultare nel leggere le poche righe, ma mai più gradite, con le quali il Direttore della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, su richiesta di questa Organizzazione Sindacale, ha ritenuto di disporre e comunicare al proprio personale la sospensione fino a nuova data del relativo Ordine di Servizio che avrebbe, proprio dal prossimo lunedì 22 c.m., dato attuazione alla tanto controversa rotazione dei Segretari di sezione.
Ciò vuol dire che si può fare e che tutti i Direttori delle Commissioni Tributarie, anziché nascondersi dietro la più classica delle “foglie di fico” (ossia l’inderogabile provvedimento dell’Organo superiore), hanno la piena facoltà di sospendere tutti i provvedimenti emanati in ottemperanza della suddetta direttiva, tanto inefficaci quanto utili soltanto ad oltraggiare quegli stessi dipendenti che hanno finora garantito l’ottima performance di questa branca della giustizia italiana, acclarata e riconosciuta incontrovertibilmente nelle relazioni annuali che vengono puntualmente pubblicate.
Il primo passo è stato coraggiosamente compiuto grazie alle continue, pressanti e ragionevoli richieste portate avanti dai nostri delegati che, in ogni posto di lavoro, si sono instancabilmente dedicati a contrastare il rischio di “acquiescenza allo stigma del potenziale corrotto” facendo prevalere il grandissimo e corretto senso di responsabilità che contraddistingue i lavoratori delle Commissioni Tributarie.
La nostra Organizzazione Sindacale ha saputo, infatti, intercettare ed organizzare la giusta indignazione dei lavoratori e, ancora una volta, ha fatto proprie le istanze collettive operando in modo chiaro e netto.
Questo è l’unico modo che conosciamo per svolgere correttamente il nostro ruolo.
Adesso è arrivato il momento che l’Amministrazione del MEF rompa il proprio silenzio mettendo la parola fine a questa surreale vicenda che, in tutti i suoi aspetti più o meno chiari, dimostra inesorabilmente quanto la Direzione della Giustizia Tributaria sia, ancora oggi, un vero e proprio feudo indipendente all’interno del Dipartimento delle Finanze e del MEF.