È scandaloso quello che i magnifici quattro (Cgil–Cisl–Uil e Salfi) hanno saputo firmare, all’Agenzia delle Dogane, per ipotetici “sviluppi economici all’interno delle aree”.
Già avevamo avuto modo di lamentare che, nonostante ci fossero dei soldi fermi dal 2007 da destinare ai passaggi interni, ad oggi né l’amministrazione né le “grandi firme sindacali” si erano preoccupate di stabilire i criteri ed iniziare le procedure.
Poi è successo che con pesce d’aprile anticipato (il 31 marzo) gli stessi hanno in tutta fretta partorito un accordo che ritenere pessimo è dire poco!
Il gioco è chiarissimo: sapendo che i passaggi saranno “giocati” su punteggi uguali, quindi risulteranno determinanti gli “zero virgola qualcosa”, si sono inventati due criteri (team, gruppi di lavoro, progetti, docenze; e poi servizio già fatto in posizione superiore) che diventano determinanti per il passaggio.
È evidente che, con quei criteri, le possibilità di chi lavora in dogane periferiche non sono uguali a chi lavora nelle Direzioni Regionali e Centrali o anche semplicemente nella sede di un Ufficio Unico.
Quante possibilità ha un funzionario di una S.O.T di sostituire il dirigente o di partecipare a gruppi di lavoro o di studio?
Consapevoli dell’assurdità che avevano firmato, si sono dati appuntamento a breve per “definire gli eventuali ex equo – sic!, e meglio specificare gli incarichi valutabili su conferimento dell’amministrazione.
Ma come, prima si firma poi si specifica? Allora perché tanta fretta? Un simile comportamento, in un accordo tanto delicato, non può non farci pensar male… E gli altri? Gli altri facciano la truppa, stiano zitti, e magari aderiscano alle nostre fantastiche proposte... magari la prossima occasione sarà per loro!!!
Beh, se ancora vogliamo salvare qualcosa, se ancora riusciamo ad indignarci, se siamo stufi di questo teatro delle marionette dobbiamo farglielo sapere!