L’accordo del 26 luglio 2011 sul riutilizzo delle somme residue inerenti agli sviluppi economici con l’aumento del numero delle nuove posizioni da attribuire e l'imminente pubblicazione delle conseguenti graduatorie (assicurata per il 27 luglio u.s.!!) ha avviato a conclusione il lungo e complesso percorso delle progressioni all’interno delle aree iniziate il 28 aprile 2010.
Questa operazione ha avuto fasi intense e contraddittorie e la USB MEF ha ingaggiato fin da subito una dura battaglia rivendicativa per ottenere un passaggio di livello per tutti, a cominciare da coloro che erano stati esclusi a vario titolo nelle precedenti riqualificazioni.
Tra questi, i lavoratori in posizione economica ex B1, gli idonei delle precedenti procedure e il personale appartenente all’Area I avevano subito una penalizzazione aggiuntiva, anche se per motivi diversi.
La nostra Organizzazione Sindacale ha firmato il primo accordo del 26 ottobre 2010 producendo una nota a verbale di denuncia dei punti di caduta e di dichiarazione d’intenti in vista dell’accordo successivo di aumento dei posti per gli sviluppi economici.
Nella costruzione di detto accordo successivo, sottoscritto in data 5 novembre 2010, la USB MEF si è battuta per indirizzare l’incremento degli sviluppi economici sulle posizioni più in sofferenza e anche per ridurre drasticamente gli effetti discriminatori determinati dal diverso calcolo dell’anzianità di servizio tra i lavoratori del MEF e quelli provenienti da altre Amministrazioni in forza di procedure di mobilità, tra i quali gli ex ferrovieri e gli ex postali sono i più numerosi. Infatti, la nostra Organizzazione Sindacale ha ottenuto un aumento consistente dei posti utili per la progressione all’interno delle aree proprio per le posizioni economiche immediatamente superiori a quelle attualmente occupate da questi lavoratori che si vedranno, pertanto, riconosciuto il proprio diritto economico e alla carriera.
La stessa operazione, con buoni risultati, è stata attuata per i lavoratori che hanno subito una decurtazione dell’anzianità per la mancata considerazione del periodo pre-ruolo (ex legge 285 ed altri) e per i lavoratori ex B2 delle Commissioni Tributarie, vittime sacrificali della famigerata “Circolare Manzitti” sulle mansioni, che nel 2004 si sono visti disconoscere dall’Amministrazione la professionalità acquisita sul campo per decenni e che solo ora, a distanza di ben sette anni, vedono riparato il torto subito.
Il bando di concorso del 2 dicembre 2010, pertanto, aveva avviato la procedura con una prima individuazione di 10.110 posti disponibili, realizzando un tasso di copertura di circa il 92% dei lavoratori coinvolti nell’operazione.
L’accordo del 26 luglio ha portato a 10.177 i posti disponibili con un tasso di copertura pari al 95% dei lavoratori complessivamente coinvolti e del 100% per l’Area I.
Per una più piena comprensione dell’intera operazione, riportiamo di seguito il prospetto analitico che fornisce la situazione numerica generale (suscettibile di minime variazioni), indicata anche per area e posizione economica.
La USB MEF è intenzionata a proseguire l’impegno per ridurre al minimo indispensabile i tempi per l’inquadramento dei lavoratori nella nuova fascia economica acquisita con la corresponsione degli arretrati dall’1/1/2010.
La nostra Organizzazione Sindacale, all’inizio di questo percorso, aveva anche messo in conto gli odierni provvedimenti di macelleria sociale della compagine governativa e complici con tagli generalizzati al salario e ai diritti con ricadute pesantissime sul pubblico impiego, sottoposto anche alle famigerate norme Brunetta sul salario accessorio e sull’introduzione del sistema pseudo-meritocratico previsto dal D.L. 150/09.
L’utilizzo di una consistente quota del FUA (21 milioni di euro) per realizzare questi passaggi economici generalizzati, infatti, non solo raggiunge lo scopo di stabilizzare nelle competenze mensili di ogni lavoratore una parte rilevante del salario accessorio, ma depotenzia economicamente, tramite la sottrazione di risorse, gli effetti devastanti che sicuramente si tenterà di produrre con la recente introduzione del SIVAP per i lavoratori del MEF che, anche se in via sperimentale, sarà comunque il riferimento dell’Amministrazione in ambito di contrattazione del FUA 2011.
Adesso lo scenario che si delinea per i lavoratori del MEF e per tutto il mondo del lavoro, della precarietà e del non lavoro è quello degli effetti devastanti della manovra economica.
I tagli del salario e del potere di acquisto delle famiglie, dei diritti, dei servizi alla collettività, la “marchionnizzazione” del rapporto di lavoro tramite il sistema di valutazione della performance individuale per il pubblico impiego e le deroghe ai contratti nazionali per il privato, stanno velocemente portando verso la condizione di povertà masse enormi di ex “garantiti”.
A questo si aggiunge l’annientamento di un’intera generazione, quella dei nostri figli, condannata alla disoccupazione o alla precarietà e depredata anche della speranza nel futuro.
Non rimane pertanto che la lotta generale e generalizzata di tutti i lavoratori per una nuova stagione che veda ricostituita una soggettività sociale e di massa per riappropriarsi dei diritti salariali, generali e del futuro contro la crisi globale provocata dai padroni della terra.