Contrordine! neve a Roma giustificata assenza ... no è ingiustificata.
sotto AGGIORNAMENTO 15 febbraio Il Capo del Personale inganna il personale!
Una fake news alle spalle dei lavoratori del MIT sedi Roma?
Con comunicazione del 26 febbraio delle ore 9,36 a firma del Capo del Personale MIT dr. Enrico Finocchi, gli oltre 2000 lavoratori di tutte le sedi MIT di Roma sono stati informati del fatto che l'assenza dal lavoro a causa delle condizioni metereologiche avverse sarebbe stata giustificata per tutte le sedi romane del dicastero. (Sedi Centrali, Motorizzazione, Provveditorato, archivi, ecc.)
Pur in assenza di specifica ordinanza prefettizia il suddetto Capo del Personale, peraltro Datore di Lavoro ai fini della sicurezza in varie sedi, si è assunto correttamente la decisione e la responsabilità, così come avvenuto in altre Amministrazioni, di gestire l'emergenza per evitare il rischio di disagi gravi, anche nel corso delle ore successive, contenendo danni peggiori per i lavoratori ed i cittadini. L'Amministrazione non ha fatto alcun riferimento ad istituti contrattuali (art. 32 CCNL o ferie) nella comunicazione del 26 mattina, e gran parte dei dipendenti, anche quelli che avrebbero potuto raggiungere le sedi o stavano cercando di farlo in qualche modo, seppur preoccupati per il persistere delle cattive ed incerte condizioni del tempo, si sono attenuti alla disposizione, avendo ovviamente anche appreso che non sarebbe stato necessario impegnare ferie o permessi ed ottemperando inoltre all'esigenza evidente di contenere i rischi. Basti pensare a sedi come la stessa Via Caraci, solo per rimanere in ambito cittadino non "periferico", che è stata praticamente evacuata.
Con email successive l'Amministrazione, dando immediatamente la spiacevolissima sensazione di voler ingannare i lavoratori, tenta invece ora di obbligare le segreterie ed i singoli dirigenti a considerare assenti ingiustificati i propri dipendenti, qualora non chiedessero, ora per allora, di fruire di ferie o permessi ex art 32 del nuovo CCNL (le 18 ore del vecchio art 18 del CCNl precedente). Una beffa peraltro aggravata ancor più dal vergognoso CCNL che al famigerato art. 35 (visite specialistiche ecc.) prima limita a solo 18 ore i permessi per curarsi, ma poi esplicita al comma 15 che si possono sempre usare le 18 ore del suddetto art 32, (sic!) quelle che ora si vorrebbero decurtare causa neve, e chissa terremoti, esondazioni,ecc. , quindi facendo pagare i lavoratori il conto di tutto (meno ai dirigenti che hanno orari ed opportunità un po' più "elastici").
La soluzione non può essere questa e la USB, con la nota qui sotto allegata "richiesta annullamento circolare obbligo fruizione permessi", ha immediatamente chiesto all'Amministrazione di rivedere la sua incoerente posizione e sta lavorando come altre sigle sindacali ed entro la RSU sedi centrali MIT, per una soluzione adeguata nel MIT, così come anche in altre amministrazioni.
Oltre al danno per i dipendenti che accetteranno l'inganno, ed useranno permessi e ferie, si evidenzia però un problema di difesa dei diritti di fronte ad una Amministrazione che nel nostro Ministero alterna sempre più atteggiamenti di arroganza ad atti di superficialità, tanto per usare un eufemismo; evidenze che come O.S. continueremo a denunciare.
Attendiamo gli esiti quindi di una risposta chiarificatrice e soluzione ed invitiamo intanto i dirigenti del MIT ad agire correttamente nei confronti dei propri dipendenti.
USB PI Ministero Infrastrutture e Trasporti