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Entrate Emilia-Romagna

Emilia-Romagna - Entrate, confronto presso la Dp di Rimini. Lucciole per lanterne e palla in tribuna?

Rimini,

Confronto a Rimini per cercare di risolvere alcuni dei molti fastidiosi ed erronei interventi realizzati dall'amministrazione riminese contro lavoratrici e lavoratori. Provvedimenti sbagliati nei modi e nella sostanza che abbiamo chiesto siano eliminati.

In merito ai tagli delle ore lavorate in ufficio in eccedenza, rispetto al proprio profilo orario ,nelle giornate in cui si era stati in servizio esterno in località entro 30 km, come USB, abbiamo fatto notare che l'articolo 24 comma 3 del CCNL Funzioni Centrali 2016-2018 dispone che qualora sia necessario prestare temporaneamente l'attività lavorativa al di fuori della sede di lavoro, per esigenze di servizio il tempo di andata e ritorno per recarsi dalla sede al luogo di svolgimento dell'attività è da considerarsi a tutti gli effetti orario di lavoro.

Su questo punto la Direttrice ha ammesso di aver preso un abbaglio e ha dichiarato che a maggio non effettuerà tagli (e ci mancherebbe, aggiungiamo noi) e di aver già restituito le ore erroneamente sottratte al personale coinvolto. Ovviamente non ci siamo fidati della dichiarazione e dopo la riunione abbiamo appurato che le ore non erano ancora state restituite. Staremo a vedere.

Per quanto riguarda i servizi esterni per accertamenti entro i 30 km abbiamo portato l'esempio di un lavoratore che alle 7.30 parte da casa, alle 8.00 arriva nel luogo in cui svolgere l'accertamento, che termina alle 9. Alle 10 rientra in ufficio e vi rimane sino alle 17 (salvo 1 ora di pausa pranzo). Avendo un profilo orario di 7.12 realizza 1 ora e 18 minuti di eccedenza. La Direttrice ha dichiarato che in un caso del genere avrebbe eliminato quell'ora e 18 minuti interamente lavorati.

L'esempio portato non era però frutto della fantasia  del delegato di USB ma un esempio allegato all'ordine di servizio 73 del 2016 emesso dalla Direzione Provinciale di Rimini e mai modificato, in cui si chiariva che in questo caso il lavoratore poteva godere dalle 15.42 di straordinario od ovviamente di recupero o accantonamento orario. Su questo la Direttrice è rimasta muta dicendo che la situazione è ancora aperta e sta approfondendo la questione, però intanto lavoratrici e lavoratori hanno recuperato quasi tutte le ore indebitamente sottratte.

La Direttrice ha confuso il regolamento sulle attività esterne con l'attività regolarmente rilevata in ufficio, prendendo lucciole per lanterne.

Su richiesta delle RSU ha promesso di realizzare entro dicembre una rilevazione dello stress da lavoro correlato, ma visto come ha ignorato le Consigliere di Fiducia venute per sapere se ci fossero problemi in ufficio, non crediamo che modifichi il suo atteggiamento in caso di rilevazione negativa. Nonostante ciò crediamo che questa rilevazione sia un importante strumento che comporta precise responsabilità della Direttrice e quindi consigliamo di svolgerlo con serietà ed attenzione (se mai sarà realizzato).

Sui malfunzionanti dell'impianto di climatizzazione ci è stato comunicato che la proprietà è disponibile a sostituire 15 elementi malfunzionanti. Abbiamo chiesto la disponibilità della Direzione, in caso di temperature troppo alte d'estate o troppo basse di inverno, di utilizzare giornate di smart working in deroga, se richieste dai lavoratori in situazione di "disagio termico".

Anche sullo smart working abbiamo ricordato che la direttiva nazionale prevede che ogni lavoratore chieda e scelga le due giornate settimanali di lavoro da remoto e che il suo capo Team o Reparto o Area,  le deve accogliere, salvo eccezioni che devono essere motivate e provate. In questo caso il lavoratore può chiedere l'intervento della Direttrice Provinciale in suo favore. Questo è ciò che dispone il regolamento e questo è ciò che si deve fare anche a Rimini.

È stato, infine, richiesto anche di realizzare un posto di ristoro confortevole ed attrezzato con almeno un frigorifero e scaldavivande. La Direttrice ha chiesto alla RSU di formulare formale richiesta. Speriamo non sia un modo per gettare la "palla in tribuna".

Rimaniamo vigili ed attenti su ciò  che accade a Rimini perché non riteniamo possibile che si ignorino norme e regolamenti realizzando feudi di antica memoria.

USB PI Agenzie Fiscali Emilia-Romagna