Qualche giorno fa nell'ufficio di Forlì c’è stata un assemblea della cgil durante la quale, parlando dei passaggi di fascia economica, il delegato sindacale ha ribadito più volte che la progressione economica non poteva essere per tutti così come sostenuto da USB nell’ultimo incontro sindacale a livello centrale.
Il delegato cgil sosteneva che il richiedere di investire altri 3 milioni di euro di risorse fisse e ricorrenti avrebbe fatto saltare gli accordi sulle progressioni già approvati. Ha, inoltre, spiegato che i lavoratori del MEF sono passati tutti di fascia economica per scorrimento di graduatoria e non per allargamento di posti (come da documento che è stato affisso in bacheca sindacale e che si allega a questo comunicato).
Ma se leggiamo bene quel documento del MEF nel passaggio che trovate evidenziato, al fine di evitare di fare un nuovo bando di progressione economica, nell’accordo sindacale hanno semplicemente detto che, siccome erano “saltati fuori” nuovi fondi, così come avvenuto all'Agenzia del Territorio nella costituzione del fondo 2010, si "rimodulavano i passaggi originariamente programmati".
Con questo semplice espediente le progressioni sono diventate per tutti esattamente come avevamo chiesto di fare, noi di USB, alla riunione dell'Agenzia del Territorio, mentre CIGIL, CISL, UIL e Salfi hanno, come troppo spesso accade, avvallato l'operato dell'Amministrazione andando contro gli interessi dei lavoratori.
E, comunque, ci si poteva almeno provare e gli accordi già approvati non potevano assolutamente saltare, al massimo gli organi di controllo avrebbero potuto negare l'utilizzo degli ulteriori tre milioni di euro e, così come accaduto per le progressioni richieste con decorrenza 2009 che sono state unificate a quelle del 2010, far tornare i milioni avanzati nel fondo del personale per poi essere ridistribuiti ai lavoratori in professionalità o produttività d'ufficio.
Questo ad onor del vero.
Forse sostenere USB alle elezioni RSU, invece di altri sindacati, potrebbe convenirti anche economicamente ... pensaci.