Con un comunicato che rassomiglia tanto ad una vera e propria difesa d'ufficio dell'Amministrazione, la CGIL interviene a modo suo nella vicenda relativa al “Geoportale Cartografico Catastale”. E lo fa con un testo che lascia interdetti, paternalistico nei toni ed imbarazzante nei contenuti perché risulta un concentrato di disinformazione offensivo dell'intelligenza dei colleghi e, prima ancora, dei propri iscritti.
A lasciare basiti, anzitutto, la modalità attraverso la quale la CGIL etichetta come “proclama da campagna elettorale”, la ferma presa di posizione di alcune OO.SS., USB in testa, e la mobilitazione che, al termine di partecipate assemblee, ha portato i lavoratori a decretare lo stato di agitazione nei CAM di Bari, Cagliari, Salerno, Torino e Venezia.
Ci sarebbe in primo luogo da ricordare alla CGIL che la campagna elettorale è terminata da un pezzo e sarebbe il momento di passare dalle parole ai fatti, ponendo al centro la drammatica condizione degli uffici e dei lavoratori, esasperati dalla continua ed indiscriminata attribuzione di nuovi carichi di lavoro.
Nel minimizzare in modo strumentale l’attribuzione ai CAM delle nuove lavorazioni, la CGIL prova a raffreddare il clima nei CAM attraverso argomentazioni che non trovano riscontro nella realtà dei fatti.
Qualche esempio:
Si legge nel comunicato: “Quindi, di cosa si tratta in concreto? E quanto l’utente medio dei CAM ricorrerà a questo servizio? Il Geoportale, messo on line per una direttiva europea sulla pubblicità immobiliare, consente esclusivamente di visualizzare la sagoma dell’immobile sul foglio catastale: non ci sono i dati catastali…”.
La CGIL, dopo aver chiesto l’informativa per il 17, spiega che in realtà è tutto molto semplice….
In realtà non è vero che nel Geoportale non ci sono i dati catastali: infatti per accedervi occorrono i dati identificativi dell’immobile del Catasto Terreni che, ad esempio, possono non coincidere con quelli del Catasto Fabbricati in possesso ai cittadini. Inoltre guardando il foglio di mappa e il numero di particella si possono confondere i fogli di mappa limitrofi che spesso si sovrappongono l’uno con l’altro, così come occorre conoscere il significato delle lettere invece dei numeri presenti in mappa o la simbologia cartografica come le cediglie e i numeri tra parentesi, e bisogna anche conoscere i colori utilizzati per individuare strade ed acque, cos’è la Sezione Censuaria, lo Sviluppo, l’Allegato, ecc.
La CGIL continua poi dicendo che “Qualora un contribuente non professionale, volesse segnalare una differente configurazione rispetto alla sua documentazione, i consulenti dei CAM lo indirizzeranno agli Uffici del Territorio o dovranno informarlo che, a breve, potrà fare direttamente la segnalazione, on line, compilando un modulo a video”.
In realtà, sia i contribuenti non professionali che i professionisti possono da anni presentare le segnalazioni compilando un modulo a video attraverso un servizio chiamato “contact center” selezionando la voce “altre variazioni sull’immobile”.
Insomma, un mix di inesattezze e rassicurazioni fuori luogo che offendono la mobilitazione intrapresa da centinaia di lavoratori.
Se poi questa sigla sindacale si accontenta di promesse a risposte che attende da vent'anni, siamo ben lontani dal ruolo che una qualsiasi O.S. dovrebbe avere in questa Amministrazione e più in generale nel Paese.