Tantissimi i lavoratori, dai quadri fino agli operai, che nelle ultime ore hanno ricevuto la comunicazione telefonica da parte di Acciaierie d’Italia di altra cassa integrazione: obbligo di almeno due giorni di cassa alla settimana.
Questo accade all'indomani della ripartenza di Afo 2, dopo quasi un anno di fermo. Ciò in barba agli annunci, tanto roboanti quanto inconsistenti, di un fantomatico rilancio. Un comportamento che si conferma schizofrenico e che restituisce un quadro desolante: centinaia di lavoratori in cassa, altri che fanno ore di straordinario con un metodo di gestione che fa acqua da tutte le parti e che non fa altro che ridurre al minimo le risorse umane all'interno della fabbrica, portata avanti con soldi pubblici.
Anche questo Governo sta lasciando fare al privato e questa non è sicuramente cosa positiva. Deve invece assumersi delle responsabilità convocando subito le organizzazioni sindacali e definendo una serie di questioni urgentissime.
Franco Rizzo
Esecutivo Confederale USB