Presso gli Uffici delle Dogane di Udine, Pordenone e Gorizia si è conclusa la contrattazione decentrata prevista dall’art. 23 del CCNI (cd “attività gravose”).
I fondi in argomento sono stati destinati ai vari Uffici, sulla base dell’accordo sottoscritto il 22 ottobre 2012 presso la sede della Direzione interregionale per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, in proporzione al raggiungimento del risultato raggiunto e delle ore, ordinarie e straordinarie prestate dal personale.
In generale, le proposte presentate dagli Uffici locali tendevano a remunerare anche alcune figure non previste dai regolamenti di Agenzia (responsabili e referenti delle più disparate e variegate attività). Prescindendo dall’innegabile impegno profuso dagli interessati, abbiamo voluto manifestare le nostre perplessità in merito, evidenziando le evidenti criticità che potrebbero sorgere.
In tutte le sedi locali abbiamo sostenuto che tutto il Personale dell’Ufficio contribuisce al raggiungimento degli obiettivi disposti dall’Amministrazione. Inoltre, abbiamo proposto di valorizzare, destinando un importo ancorché “simbolico”, le figure che operano nella sicurezza (RSPP e Addetti al primo soccorso e antincendio). Tanto, anche al fine di fornire uno stimolo all’auspicata rotazione di detti particolari compiti, con l’auspicio che il maggiore numero di Lavoratori sia nelle condizioni di poter fornire proficuamente il proprio contributo, nella malaugurata ipotesi di eventi calamitosi e/o incidenti.
A differenza di Udine, negli Uffici delle Dogane di Gorizia e di Pordenone vi è stata piena condivisione dei concetti sopra esposti, pur con qualche diverso punto di vista nella quantificazione degli importi da assegnare.
Se l’Amministrazione propone distinzioni, anche forti, per premiare solo alcune figure possiamo anche capirne le motivazioni. Riteniamo preoccupante invece il fatto che alcuni dei soggetti, che dovrebbe rappresentare i Lavoratori, possano ritenere che vi siano Persone non degne di ricevere un seppur minimo riconoscimento del loro contribuito per il raggiungimento o addirittura il superamento degli obiettivi assegnati, anche ai fini di un auspicabile clima sereno e collaborativo, essenziale per gli standard lavorativi richiesti.
Appare comunque quantomeno singolare il fatto che determinate figure, identificate dai vari Direttori degli uffici delle Dogane come referenti e/o responsabili di particolari compiti, debbano essere arbitrariamente premiate. Sarebbe quindi auspicabile che l’Amministrazione definisse a priori i compensi da destinare a particolari funzioni, qualora ritenute necessarie per il corretto svolgimento dei compiti istituzionali.