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Lazio

GAMBERI E LOMBRICHI

Roma,

Comunicato n. 10/09

Sono trascorse appena due settimane dall’ultimo incontro svoltosi in sede regionale e, complici le vacanze pasquali, i vertici dell’amministrazione ne hanno subito approfittato per sferrare l’ennesimo squallido gratuito attacco alle libertà sindacali. Un diktat dopo l’altro e giusto per non smentirsi. Della serie, il servilismo come missione.

 

Ovvie ripercussioni a tutti i livelli ed anche in regione, dove siamo purtroppo costretti a registrare un passo avanti e due indietro. Ma procediamo con ordine.

Il direttore ad interim del Tiburtino, sempre contrario al progetto pilota “Emoticons”, viene precipitosamente sostituito 10 giorni fa dal direttore del Tuscolano, la cui prima preoccupazione è quella di convocare immediatamente la RSU e i sindacati sull’orario di lavoro, a suo dire “fuori norma” e dunque da modificare con urgenza (???).

 

La seconda è quella di procedere in fretta e furia alla installazione in sede di apposite strumentazioni idonee alla rilevazione del grado di soddisfazione dell’utenza, dando il via anche nel Lazio al risibile progetto di cui sopra. Ennesima decisione unilaterale.

 

L’assemblea dei lavoratori prontamente indetta dalla RSU e dalle OO.SS. respinge oggi unitariamente e categoricamente il progetto, ritenendolo in questa fase “inopportuno, improvvisato e dunque non condivisibile”. Ma tant’è. Quello che pensano i lavoratori del Tiburtino e quello che scrivono i loro rappresentanti (che, per inciso, hanno indetto 3 assemblee in un mese) in realtà non interessa più di tanto al potere, trattasi solo di un optional e i lavori procedono spediti comunque.

L’invito alla mobilitazione in difesa dei colleghi del Tiburtino si fa perciò pressante e non può in alcun modo essere disatteso, specie nell’area metropolitana. Giacché domani potremmo sentirci dire che non c’è stato alcun problema, che tutto è stato concordato  e dunque il progetto è tranquillamente esportabile. Così toccherebbe poi ad altri. Ed è proprio quello che vogliono per abbattere l’ultimo baluardo del welfare.

 

L’appello per giovedì prossimo, data fissata per l’inizio della sperimentazione, è dunque rigettare in toto questo progetto scrollandoci di dosso ogni esitazione, per difendere insieme la nostra dignità e la nostra professionalità. E tocca oggi a noi dare un segnale. 

Con la consapevolezza che dopo il 16 potrebbe essere troppo tardi.

 

Salta per il momento la già programmata settimana kaizen sulle ricostituzioni presso la sede di Monteverde. La richiesta netta e ormai ineludibile proveniente dai lavoratori di Latina circa l’emanazione di appositi e dettagliati ordini di servizio, specifici per tutto il personale (ed in particolare per quello delle aree A e B), ha evidentemente prodotto, al termine della prima settimana kaizen sulle note di rettifica, gli effetti sperati. 

 

 

Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Lazio