Negli anni i Governi che si sono succeduti in Italia hanno operato sempre più a favore di interessi di pochi a discapito della cittadinanza e dei lavoratori minando la qualità della loro vita con l’impoverimento di tutti quei servizi, quel sostegno, quella tutela previsti dalla Costituzione Italiana.
E’ stata attaccata l’Istruzione privandola della garanzia di qualità e accessibilità, per poi passare al mondo del Lavoro aumentando il tasso di precarietà (es. contratti interinali/somministrazione lavoro, Co Co Co ecc) e di disoccupazione, la Sanità con lo scarico dei costi sui cittadini e l’esternalizzazione dei servizi pubblici.che prima venivano garantiti senza discriminazione di capacità economica ed infine la Previdenza ovvero ciò che, dopo anni di attività lavorativa, dovrebbe garantire una vita dignitosa, non solo viene sempre più protratta, a seguito delle varie riforme, ma addirittura si cerca di far ricadere questa tutela direttamente sui lavoratori con la sponsorizzazione di Governo della previdenza complementare mediante il versamento personale su fondi che spesso si sono rivelati molto rischiosi (es. Cometa e la perdita di 3.5 milioni di euro nell’investimento Lehman Brothers)
I vari Governi, compreso quest’ultimo “tecnico”, con decreti e Finanziarie hanno aumentato sempre più la tassazione sul cittadino senza un ritorno in tutto ciò che dovrebbe essergli garantito per una vita serena sotto ogni punto di vista e in ultima, con una sorta di ricatto morale (l’aumento dell’Iva) è stata proposta quale soluzione la ormai famosa Spending Review ovvero il taglio di quelle spese considerate dai Tecnici (ben remunerati) non più necessarie o comunque ritenute uno spreco.
Non casualmente i tagli avvengono nella Pubblica Amministrazione perché questi non sono effettuati solo sulle spese strumentali (anzi, i servizi vengono sempre più appaltati all’esterno a privati ) ma con la riduzione del personale (decine di migliaia di “esodati”) che si traduce, in realtà, con riduzione in termini di quantità e qualità dei servizi pubblici essenziali, ribadito dallo stesso ministro Patroni Griffi nell’incontro del 30 luglio scorso.
Ultimo esempio pratico è la soppressione dell’INPDAP assorbito dall’INPS che come conseguenza avrà non solo un “taglio” complessivo di 5.000 lavoratori ma che comporterà un rapporto tra istituto e cittadino sempre più distaccato (domande, informazioni e contatti a mezzo telematico) o oneroso (a mezzo patronati e altre figure accreditate)
Per questo motivo USB continua la sua protesta con presidi nelle varie città del Veneto al fine di informare la cittadinanza, anche a mezzo conferenza stampa, sulle reali conseguenze della Spending Review ovvero l’ennesimo strumento di Stato volto alla penalizzazione degli italiani (lavoratori, pensionati, disoccupati) e le loro famiglie con il taglio dei Servizi Pubblici.
GIOVEDI’ 2 AGOSTO 2012
DALLE 10 ALLE 13
MANIFESTEREMO CONTRO LA SPENDING REVIEW
DAVANTI ALLA SEDE EX INPDAP IN CORSO DEL POPOLO A MESTRE