Il 26 maggio scorso il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, quello del Lavoro Andrea Orlando, il direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Bruno Giordano e il presidente dell’Inail Franco Bettoni hanno firmato un Protocollo d’Intesa per scongiurare il ripetersi di incidenti durante i tirocini obbligatori previsti dalla cosiddetta Buona Scuola, una delle tante sciagure abbattutesi sul sistema scolastico italiano.
Bianchi commentò sobriamente “Le esperienze che studentesse e studenti svolgono al di fuori dei nostri istituti scolastici sono e devono rimanere esperienze formative e di orientamento legate ai propri percorsi educativi, da svolgersi nella massima sicurezza. Lavorare sulla cultura della sicurezza inoltre significa fare un investimento di lungo periodo per contrastare il fenomeno inaccettabile degli incidenti sul lavoro”.
Neanche un mese scolastico dopo, alla prima settimana di riapertura degli istituti, piangiamo la morte di Giuliano De Seta, 18 anni appena compiuti, straziato da una barra pesante due tonnellate durante il tirocinio alla BC Service di Portogruaro. Con lui salgono a tre gli studenti che nel 2022 hanno perduto la vita mentre erano affidati alle cure degli istituti scolastici: il 18ennne Lorenzo Parelli a gennaio, a Lauzacco, solo una manciata di chilometri da Portogruaro; e il 16enne Giuseppe Lenoci a febbraio, nelle Marche.
A Giuliano l’ineffabile Bianchi ha dedicato poche parole: “Ho appreso con dolore della tragedia. Una morte inaccettabile che ha colpito tutta la comunità scolastica. Insieme a tutta la scuola italiana sono vicino alla famiglia”.
Un ministro nel pieno delle proprie facoltà invece di uscirsene con poche e stantie parole di peloso cordoglio si sarebbe precipitato sul posto e avrebbe fatto fuoco e fiamme, disponendo ispezioni e accertamenti in nome del miracoloso protocollo. Che ieri si è dimostrato essere quel che è: un vano chiacchiericcio già dimenticato dai suoi stessi estensori.
Come USB Scuola ha più volte reclamato, la sicurezza degli studenti nelle scuole italiana può essere assicurata soltanto abolendo l’alternanza scuola lavoro (ufficialmente PCTO, percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), che altro non è che un sistema di sfruttamento per fornire alle aziende forza lavoro gratuita.
Alternanza, tirocini, stage vanno fermati subito, i protocolli locali con le aziende vanno annullati.
Unione Sindacale di Base – Pubblico Impiego - Scuola