Ancora una volta lavoratori in piazza per tutelare i propri diritti. Una scena vista troppe volte in questi ultimi giorni. I lavoratori ex Lpu-Lsu Ata del comparto scuola, stamane, hanno protestato davanti l'Istituto tecnico Commerciale Pacioli di Catanzaro Lido. Al loro fianco i rappresentanti sindacali di Usb, il coordinatore regionale Domenico Motta, il coordinatore provinciale Giuseppe Filardi e Elisabetta Russo, rappresentante dei lavoratori.
Una situazione paradossale, quella vissuta dai lavoratori che, a fronte di una possibile stabilizzazione, per come prevista dalla legge 144/99 che prevede un a riserva del 30% per questi ultimi, si troveranno dal primo luglio in cassa integrazione, una soluzione che i lavoratori vivono come l'anticamera del licenziamento. La strada suggerita è quella di procedere ad una stabilizzazione dopo aver internalizzato nuovamente i servizi, possibilità sfumata nonostante le risorse messe a disposizione dal Miur, circa 390 milioni di euro, e dal Ministero del Lavoro, circa 64 milioni di euro, fossero sufficienti a coprire i costi dell'operazione. Di fatto i lavoratori saranno in cassa integrazione per 65 giorni nel 2011, 87 giorni a zero ore nel 2012 e per 4 ore settimanali per lavoratore per lo stesso anno e questi ammortizzatori sociali saranno erogati attraverso i fondi originariamente stanziati dal Ministero del Lavoro per la possibile stabilizzazione. Nella nostra regione sono circa 1700 gli ex lpu- lsu che rischiano di perdere il lavoro, una situazione inaccettabile, perché si tenta di far pagare ai lavoratori i possibili tagli del comparto scuola e per questo motivo siamo scesi in piazza per gridare un deciso no ad una soluzione che di fatto pregiudica il futuro delle nostre famiglie.