COMUNICATO STAMPA
I LAVORATORI CHIEDONO UN CONFRONTO,
LA POLITICA NON SI PRESENTA
Si è svolta questa mattina a Catanzaro organizzata dal sindacato di base RdB, l’Assemblea Regionale dei lavoratori precari ex Lsu/Lpu della Regione Calabria.
Nell’Assemblea, a cui hanno partecipato circa 300 lavoratori ex Lsu/Lpu, ma anche quelli assunti a tempo indeterminato, ha brillato l’assenza della politica, pur regolarmente invitata, sia nelle più alte espressioni istituzionali (Presidente, Giunta), sia a livello di partiti, che evidentemente, al pari dei sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil, non hanno ritenuto le rivendicazioni portate avanti da centinaia di lavoratori, degne di alcuna considerazione.
Il volersi sottrarre al confronto, è probabilmente dovuto al fatto che la responsabilità della situazione venutasi a creare, ricade pienamente proprio sui sindacati confederali e sulle Amministrazioni regionali che si sono succedute..
Nei tanti interventi che si sono succeduti, è stata evidenziata, l’ingiustizia perpetrata nei confronti dei tanti lavoratori che, pur di ottenere l’assunzione, ancorché con orario ridotto, hanno accettato di essere sotto inquadrati, con la promessa (mai mantenuta sinora) di accedere in breve tempo a riqualificazioni.
I lavoratori hanno chiesto con forza che questo avvenga in tempi rapidi; è assurdo, infatti che laureati e diplomati, dopo anni di precariato nei quali l’Amministrazione ha sfruttato le loro professionalità, si ritrovino ora inquadrati ai livelli più bassi, con il concreto rischio che a breve, la regione Calabria perda il bagaglio delle tante professionalità acquisite in questi anni.
Allo stesso modo è stata richiesta la delocalizzazione dei lavoratori, incomprensibilmente accentrati a Catanzaro, là dove per tanti anni erano stati, invece, utilizzati in sedi diverse, nelle quali tutt’ora sarebbe utile il loro apporto.
L’assemblea, conclusa da Paola Palmieri e da Tonino Jiritano, della Segreteria Nazionale di RdB, si è posta alcuni obiettivi a breve termine:
- iniziativa a carattere regionale che ponga con ancora più forza i problemi dei lavoratori, rimasti sinora inascoltati da parte di politica e sindacati confederali;
- minaccia del blocco delle mansioni superiori che tutt’ora i lavoratori sono costretti a fare, venendo, però retribuiti con salari molto più bassi;
- costituzione di un coordinamento RdB dei lavoratori precari, che programmi e studi le ulteriori iniziative da intraprendere fino a quando le rivendicazioni non avranno ottenuto il riconoscimento dovuto.