I nodi vengono sempre al pettine. Anni ed anni trascorsi a mettere toppe su toppe non hanno fatto altro che allargare il buco e cronicizzare tutte quelle criticità che ora stanno esplodendo nei posti di lavoro.
Anni nei quali si sono passivamente accettati i tagli al salario accessorio, firmando accordi dove la stabilizzazione dei tagli è stata sistematicamente occultata (vi ricordate l’anno scorso la storia dei 30 milioni propagandata come un vittoria mentre venivano tagliati tra Entrate e Dogane 70 milioni contro i quali solo USB si opponeva con lo sciopero del 12 aprile?).
Anni nei quali, di proroga in proroga, sono stati sistematicamente dirottati oltre 10 milioni di euro annui alle Entrate, e 2 milioni alle Dogane, per finanziare posizioni organizzative ed incarichi di responsabilità sottraendoli al fondo di tutti i lavoratori e quindi a sviluppi di carriera per tutti.
Anni nei quali si è firmato un CCNL che non solo non ha dato le risposte che si attendevano su ordinamento professionale, finanziamento salario accessorio, valutazione, acuendo i problemi che già c’erano, ma che ne ha anche sollevati altri.
Anni nei quali tutte le altre sigle sindacali hanno consentito all’Amministrazione di risolvere tutti i problemi che riguardavano la parte “alta” del personale, mentre la stragrande maggioranza dei lavoratori è stata semplicemente ignorata e sfruttata.
Tra complicità sindacale, profondo disinteresse dei vertici dell’Agenzia o di quello che ne è rimasto e sistematica latitanza dell’autorità politica che agita il tema della lotta all’evasione per meri fini propagandistici, si è consumato il progressivo disinvestimento sulla macchina fiscale e sui lavoratori.
Ed allora è finito il momento delle operazioni parziali ed è arrivato quello della chiarezza, della rivendicazione della nostra funzione sociale e delle prospettive per tutto il personale e non soltanto per una parte di esso. Per intenderci la mobilitazione deve dare risposte a tutti e non solo agli articoli 17 e 18!!
L’USB ha indetto lo stato di agitazione del personale ed è pronta a portare avanti la mobilitazione non escludendo nessun tipo di iniziativa.
I punti oggetto della vertenza sono da tempo al centro della nostra iniziativa sindacale:
- nemmeno un euro del fondo dei lavoratori deve essere utilizzato per pagare le posizioni organizzative e gli incarichi di responsabilità che devono essere finanziate esclusivamente da fondi dell’ente, utilizzando, invece, le risorse di tutti per avviare nuove progressioni economiche;
- recupero di quei 70 milioni di tagli al salario accessorio perché sono soldi nostri che ci siamo conquistati raggiungendo gli obbiettivi;
- stabilizzazione delle risorse del salario accessorio che devono essere messe direttamente in busta paga attraverso l’istituzione di una 14esima mensilità;
- nessuna valutazione del personale perché quello strumento che le altre sigle sindacali hanno sempre avallato ed addirittura inserito nell’ultimo CCNL, serve solo all’amministrazione per dividere il personale e dirottare tutta l’attenzione dal taglio del nostro salario accessorio alla guerra tra lavoratori per accaparrarsi qualche briciola;
- un piano massiccio di assunzioni per rilanciare davvero, e non a parole, la lotta all'evasione perché dal 2005 ad oggi il personale non dirigente è passato alle Entrate da circa 46.000 unità agli attuali 36.000, mentre all’Agenzia delle Dogane e monopoli il personale non dirigente si è attestato negli ultimi 15 anni su circa 10.000 unità, comprensive però dei circa 2.500 lavoratori dei Monopoli incorporati recentemente nell’attuale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli;
- riduzione dei carichi di lavoro proporzionale alla diminuzione del personale;
- adeguati strumenti di tutela a fronte dei rischi professionali.
Iniziamo a far sentire con forza le nostre voci votando le mozioni assembleari che saranno inviate al MEF, che non ha rispettato nessuno degli impegni presi in occasione delle Convenzioni e ai Direttori ad interim delle Agenzie.
SVEGLIAMOCI DALL’INCUBO DEL PRESENTE, RICONQUISTAMO SALARIO, DIRITTI, E FUTURO!
MOZIONE ALLEGATA da votare in ASSEMBLEA