IL 29 SETTEMBRE 2015, IN UN INCONTRO PRESIEDUTO DALL’ALLORA SOTTOSEGRETARIO DI STATO, PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DEL TRATTAMENTO GIURIDICO DEI LAVORATORI, GLI ATTORI ANNUNCIAVANO CHE I PROCESSI DI MOBILITÀ INTERNA ERANO DA CONSIDERARSI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI E NON “FAVORI O CONCESSIONI” E, COME TALI, SAREBBERO STATI SOTTOPOSTI AI PRINCIPI DI TRASPARENZA, PARITÀ DI TRATTAMENTO E ANCHE: UDITE… UDITE…, SUSSIDIARIETÀ DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA (LEGGASI TUTELA SOCIALE).
NOI TUTTI, COME DAVANTI AD UN GRANDE SPETTACOLO PIROTECNICO, SIAMO RIMASTI ABBAGLIATI ED INCREDULI CHE DAVVERO, FINALMENTE, SI STESSE METTENDO MANO AD UNA RIFORMA STORICA DEL SISTEMA DELLA MOBILITÀ INTERNA CHE DEVE ESSERE CONSIDERATO UNO STRUMENTO CRUCIALE PER GARANTIRE UN ADEGUATO TENORE DI VITA LAVORATIVA DI TUTTI NOI. SOPRATTUTTO DI CHI, È LONTANO DAI PROPRI AFFETTI E/O DI CHI PASSA PIÙ TEMPO SUI MEZZI DI TRASPORTO CHE AL LAVORO.
LA “SCELTA” DELLA SEDE DI LAVORO, COME SAPPIAMO, È STATA, (ED È ANCORA), UNO STRUMENTO UTILIZZATO ANCHE PER INCLINARE LA DIGNITÀ DEI LAVORATORI A CERTI TIPI DI LOGICHE.
ED INFATTI, PROPRIO COME OGNI SPETTACOLO PIROTECNICO CHE SI RISPETTI, FINITI I BOTTI, LE LUCI ED I COLORI, RIMANE SOLO UN PO’ DI PUZZA DI POLVERE DA SPARO.
È USCITO IL PRIMO BANDO, (06/07/2016) CHE SECONDO NOI È STATO UN FLOP CLAMOROSO, NON FOSSE ALTRO CHE SE DA UNA PARTE SI PROCLAMAVA LA “TRASPARENZA E LA CORRETTEZZA” DALL’ALTRA CON LA PREDISPOSIZIONE DEL “MASSIMO GRADO DI SCOPERTURA” SI CONSEGNAVA, DE FACTO, NELLA MANI DEI DIRIGENTI MILITARI DEGLI ENTI, UNA GRANDE, ENORME DISCREZIONALITÀ (O FORSE ARBITRIO?).
POI …. SOLTANTO IL BUIO E PROCLAMI CONFUSI.
GLI ANNUNCI DELLA PUBBLICAZIONE DEL NUOVO BANDO, (QUESTA VOLTA PERFEZIONATO CON I NOSTRI CORRETTIVI), NEL CORSO DEGLI ANNI, È ASSOMIGLIATA MOLTO AL GIOCO DELLE TRE CARTE CHE SI PRATICA ANCORA FUORI DALLE STAZIONI E NEI CENTRI STORICI DELLE NOSTRE CITTÀ, GLI ATTORI SONO SEMPRE GLI STESSI : C’È IL BANCO CHE ABILMENTE FA GIRARE LE CARTE … CI SONO I COMPARI CHE REGGONO IL GIOCO FACENDO ANCHE FINTA DI LITIGARE TRA LORO E POI CI SONO I CREDULONI…CHE CREDONO CHE LE REGOLE DEL GIOCO SI DEBBANO RISPETTARE PER POTER VINCERE.
MA COSA C’È DIETRO TUTTO QUESTO E A CHI GIOVA ? PERCHÉ TUTTI QUESTI RITARDI TUTTI QUESTI INTOPPI, TUTTI QUESTI BASTONI TRA LE RUOTE NONOSTANTE GLI ACCORDI SOTTOSCRITTI ?
NON SARÀ CHE QUALCUNO NON VUOLE UNA MOBILITÀ TRASPARENTE E SERIA, PERCHÉ IN QUESTO MODO PERDE IL DIRITTO DI FARSI “BACIARE L’ANELLO” E MAGARI RIESCE A FARE UN PO DI TESSERE?
(IN EFFETTI ABBIAMO NOTIZIE DI MOLTE PERSONE TRASFERITE (EXTRA/BANDI) PER MOTIVI DEL TUTTO SCONOSCIUTI ED ALTRE CHE INVECE VENGONO INVITATE AD ATTENDERE L’USCITA DEL BANDO, VEDENDO INVECE LA PROPRIA DOMANDA RESPINTA.)
NON CENTRERÀ QUALCOSA IL CRITERIO DI PRIMA ASSEGNAZIONE DEGLI EX MILITARI TRANSITATI AI RUOLI CIVILI ? CHE SEMBRA ESSERE SEMPRE PIÙ UNA PUNIZIONE CHE IL RICONOSCIMENTO DI UN DIRITTO ?
NON CENTRERÀ IL FATTO CHE MOLTI ENTI MILITARI PER COSÌ DIRE “NON OPERATIVI” SONO SATURI DI PERSONALE MILITARE ?
NON SARÀ PERCHÉ ALCUNE FF.AA. “EVITANO” L’IMPIEGO DI PERSONALE CIVILE FORSE PERCHÉ PORTATORE DI QUEL GERME (SANO) CHE SI CHIAMA DEMOCRAZIA SINDACALE E RISPETTO DEI DIRITTI?
GLI ATTORI ISTITUZIONALI, LI CONOSCIAMO BENE E NON CI SORPRENDONO PIÙ….
CI SORPRENDE INVECE IL SILENZIO DEL NUOVO MINISTRO DELLA DIFESA, A CUI NELL’UNICO INCONTRO TENUTOSI A LUGLIO CON I TEMPI CONTINGENTATI A POCO PIU’ DI 5 MINUTI PER O.S., NEL QUALE AVEVAMO ESPOSTO IL DISAGIO DEL PERSONALE INTERESSATO. PURTROPPO, NONOSTANTE L’APPREZZAMENTO PER L’IMPEGNO ASSUNTO DAL QUALE CI ASPETTAVAMO UNA INVERSONE DI TENDENZA CON LA PUBBLICAZIONE DEL BANDO, A DIRE IL VERO, FINO AD OGGI CI SEMBRA CHE ABBIA FATTO UN PO’ POCHINO PER I DIPENDENTI CIVILI DELLA DIFESA. E NON ALLUDIAMO SOLO ALLA MOBILITA’ COME DICASI PER IL PERSONALE DI 1A AREA O PER LA RIAPERTURA DELLE EX SCUOLE ALLIEVI OPERAI, DI CUI SI HA NOTIZIA SOLO DI 2000 ASSUNZIONI NEL PROSSIMO TRIENNIO, CONSAPEVOLI CHE LE ATTIVITA’ LAVORATIVE SARANNO INEVITABILMENTE AFFIDATE A DITTE ESTERNE CON AGGRAVVIO DI COSTI PER LA COLLETTIVITA’.
ROMA 12 DIC. 2018,
Coordinamento Nazionale USB DIFESA