L’Incontro con il Sottosegretario Rossi, preceduto dall’iniziativa della Manifestazione dei Lavoratori Civili della Difesa tenutasi il 30 novembre sotto Montecitorio, consegue finalmente le prime certezze in merito alla vertenza proclamata per i Diritti Negati al Personale Civile della Difesa, che da troppi anni attende concretezza agli impegni assunti dal Ministero.
Al centro della vertenza e confronto politico, due i principali argomenti trattati: trattamento economico e ricambio generazionale. Lo stesso Sottosegretario, per nome e conto del Ministro, Sen. Pinotti, si è impegnato a portare a conclusione entro quest’anno l’Istituzione di un Fondo, denominato Specificità che, superato lo scoglio del MEF, dovrà prevedere quota parte delle risorse finanziarie derivanti dai risparmi di spesa del Dicastero, all’interno dell’indennità dell’Amministrazione Difesa, evitando che in qualche modo possa essere utilizzato per incrementare il Fondo Unico di Amministrazione.
Tale fondo, come da esito del Gruppo di Lavoro, fu Istituito da parte dello stesso Ministro il 16 giugno 2015 e dopo un anno terminò i lavori, costatando il divario economico abissale esistente rispetto alle altre Amministrazioni Pubbliche.
L’On. Domenico Rossi, durante l’incontro ha ripetuto la necessità del perseguimento della Valorizzazione del ruolo e funzioni svolte dal Personale Civile in un Dicastero che l’ha visto interessato da una Revisione senza precedenti, costituito da tagli al Personale e Riduzione di Enti, a fronte di una maggior efficienza/produttività dei dipendenti non adeguatamente compensata da alcun miglioramento professionale ed economico.
In aderenza ai dettami riportati nelle linee programmatiche del Ministro, “al fine di garantire il “travaso” di competenze tra anziani e “giovani, per non disperderne il prezioso bagaglio professionale delle Maestranze presenti negli Stabilimenti, Arsenali e Poli di manutenzione, il cui lavoro è cruciale per garantire l’efficienza dello Strumento Militare in un settore di “eccellenza” nazionale”, abbiamo avuto assicurazioni circa l’avvio di un percorso formativo di giovani che consentiranno di sbloccare in parte il Turn Over.
Per quanto concerne lo sblocco tra le Aree funzionali, con particolare riferimento all’annoso problema del Personale di prima Area, divenuto il bancomat delle progressioni economiche, i cosiddetti figli di un Dio minore e, al fine di consentire contestualmente lo sblocco del Turn over, la strada al momento appare difficoltosa perché lo stesso MEF ha rilevato l’impossibilità di derogare tale norma solo al Ministero della Difesa, perché disciplinato da norme contrattuali dell’intero Comparto.
Riguardo ai benefici previdenziali per il riconoscimento delle Lavorazioni Insalubri e Polverifici, il problema deriva essenzialmente da mancanza di documentazione probatoria da cui potrebbe scaturire il danno erariale a carico di Direttori e Comandanti degli Enti. Quale soluzione al problema, abbiamo ripetuto la necessità di riconoscerli esclusivamente, come già previsto, a tutti i Lavoratori provenienti dalle ex carriere Operai, istituendo apposite commissioni paritetiche, al fine di sanare i periodi precedenti che hanno comportato esposizione a lavorazioni insalubri, compreso i Lavoratori dell’Agenzia Industria Difesa, come già avviato in alcuni Enti con esito favorevole.
Infine, abbiamo sottoposto all’attenzione del Sottosegretario, dopo averlo già evidenziato in occasione con il recente incontro con il Direttore delle Agenzia Industrie Difesa, la necessità di stabilizzare i Lavoratori precari e interinali, indispensabili per mantenere standard di sicurezza e livelli qualitativi e produttivi , necessari per l’Efficienza degli Stabilimenti e Reparti di Manutenzione.
Un problema di cui, come nostra abitudine, incessantemente perseguiremo sino alla definitiva soluzione del problema. Nell’immediato, la USB chiede URGENTEMENTE di predisporre provvedimenti e risorse adeguati per le proroghe e le riconferme a gennaio di tutti i lavoratori precari ed interinali.
Siamo il Sindacato che serve ai Lavoratori e la Vostra adesione è importante per continuare incessantemente nelle azioni incisive che abbiamo messo in campo per i DIRITTI NEGATI da anni al Personale Civile e per l’assunzione di giovani.
COORDINAMENTO NAZIONALE DIFESA
Aderente
alla FSM