Cari Vincenzo, Libero, Luigi,
con questa lettera aperta desideriamo esprimervi la nostra sincera solidarietà e vicinanza per la decisione di intraprendere questa forma estrema di lotta, lo sciopero della fame.
Noi, lavoratori riuniti in assemblea presso la sede di Andria, siamo con voi. E con voi, ne siamo sicuri, sono anche tutti i colleghi della nostra Sede.
La vostra scelta, il vostro coraggio, fa onore all’Organizzazione Sindacale e dimostra ancora una volta con fatti concreti e non vuoti proclami, che essa ha a cuore solo l’interesse dei lavoratori.
Siamo amareggiati, tuttavia, dal constatare che il livello del confronto sindacale in questo Istituto abbia raggiunto un punto talmente basso da costringervi a questa decisione, anche solo per aprire un tavolo di discussione.
Siamo perplessi, di fronte all’ostinato silenzio e immobilismo in cui è chiusa da mesi l’Amministrazione, quando invece la materia dell’organizzazione del personale, l’attribuzione ufficiale dei ruoli e la certezza delle mansioni è alla base di qualunque organizzazione complessa che voglia essere efficiente ed efficace.
Ci auguriamo che nel più breve tempo possibile questa protesta raggiunga il risultato che si prefigge e che il Sindacato possa tornare a svolgere il suo ruolo naturale di contrattazione nelle sedi opportune.
I lavoratori riuniti in assemblea
Andria, 26 luglio 2007
Aderente
alla FSM