Anche questo 2022 inizia, purtroppo, senza l’auspicato ritorno alla normalità. La Direzione Regionale ha inviato alle OO.SS. una comunicazione con la quale assicura che la maggiore apertura degli Uffici, su cinque giorni, assicura agli stessi un maggior livello di sicurezza!!! Lo scrive (tanto la DR non ha front-office …) mentre i media martellano con i dati dei contagi in crescita incontrollata, la Liguria a breve entrerà in zona arancione e si susseguono senza tregua le notizie di colleghi risultati positivi. I Direttori Provinciali di Imperia, Savona e Genova ci hanno comunicato la maggiore apertura degli sportelli dal 10 gennaio.
In questo contesto pandemico è una scelta insensata e pericolosa!!!
USB NON CI STA, LA SICUREZZA VIENE PRIMA DI TUTTO.
Nel frattempo, nelle riunioni tenutesi con la Direzione Centrale, dietro richiesta e sollecitazione di USB, che ha citato al tavolo proprio il caso della DP di Genova, e delle altre OO.SS., il Capo Divisione Risorse Aggiunto e la Direttrice Centrale delle Risorse Umane rassicuravano a loro volta: è già possibile ADESSO ridurre i rientri in presenza in quanto l’obbligo di legge sulla prevalenza della prestazione può intendersi in un arco temporale anche annuo (nei provvedimenti non è indicata alcuna scadenza temporale); ora siamo in periodo invernale con l’impennata dei contagi e si deve ridurre la presenza, quando il contesto pandemico lo consentirà potranno riprendere i maggiori accessi in Ufficio. Ma stanno valutando la necessità di sospendere per questo periodo il principio della prevalenza, proprio perché abbiamo segnalato che le amministrazioni periferiche non applicano in autonomia questi principi e attendono le disposizioni superiori…
Mentre scriviamo esce la nota della DC che sospende per il mese di gennaio la necessità di garantire il 50% delle presenze in ufficio peccato che in Liguria, con la Direzione Regionale in testa, e le altre DD.PP., chi con entusiasmo chi meno, sembri di vivere in un mondo parallelo: nell’incontro di ieri con la DP di Genova, sulla bozza di accordo di sicurezza, ci siamo trovati davanti un muro di gomma, con tutta una serie di rifiuti anche su questioni di minore valenza, almeno formale, e un invidiabile atteggiamento Zen per il quale, se tutto intorno a noi impone di ridurre la circolazione delle persone per ridurre la diffusione del virus, a Genova, sotto la Lanterna, si attendono gli ORDINI SUPERIORI garantendo l’uso del buon senso e un cordiale “fidatevi” per finire. Nel frattempo si aprono gli sportelli su cinque giorni, senza fornire alcun tipo di documentazione sulla reale necessità che non sia l’autorevole input della DR ligure.
Abbiamo ricordato che:
- Il responsabile della sicurezza penalmente è il Direttore Provinciale;
- Altre DD.PP. e amministrazioni pubbliche, in Liguria e nel Paese, hanno già sospeso i rientri in quanto è già possibile ora intendere il vincolo di legge della prevalenza su periodi più lunghi e fino al termine dello stato di emergenza;
- Lo stesso Accordo Nazionale delle Entrate del 23 novembre contempla la possibile sospensione dei rientri tenuto conto dei rischi per la sicurezza e del contesto pandemico (così è stato ribadito dalla Direzione Centrale);
- I dati delle comunicazioni di positività nelle varie sedi di Genova, in particolare da Chiavari, ove l’assenza di aerazione naturale imporrebbe le massime cautele, via Finocchiaro Aprile e in via Fiume, fanno pensare a focolai interni e che, con la variante Omicron, meno aggressiva ma più contagiosa, il rispetto delle misure fin qui applicate non sia affatto sufficiente a dare garanzie per la salute dei lavoratori e delle lavoratrici.
L’incontro genovese si è concluso senza la firma di un accordo, per il quale Usb aveva richiesto pregiudizialmente di integrare la bozza con una premessa sulla sospensione temporanea dei rientri, con l’utilizzo dello smart-working emergenziale, e la sospensione della maggiore apertura degli sportelli.
Sull’estensione dell’apertura al pubblico ribadiamo il nostro no, non solo per i giustificati motivi di sicurezza, che già basterebbero, visto che abbiamo chiesto di limitare la presenza in Ufficio alle sole attività essenziali, ma fortemente motivato dalla riduzione degli organici ai front-office: gli addetti agli sportelli subiscono carichi di lavoro più onerosi per i pensionamenti e maggiori rischi per i turni di presenza in Ufficio.
Usb non si ferma qui, negli incontri che si terranno a Savona e a Imperia porrà con nettezza la necessità di sospendere i rientri e le maggiori aperture, valutando, in assenza di adeguate risposte, che siano nazionali o locali, tutte le iniziative da assumere a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici.
USB Pubblico Impiego - Agenzie Fiscali Liguria