L’AAMS si è prodotta nella sua prima uscita formale con un’informazione scritta sul trattamento giuridico - economico riservato ai lavoratori provenienti dalle ex DTEF a decorrere dal 1 marzo p.v..
La suddetta nota aggiunge qualcosa alle informative precedenti diramate dal MEF sullo stesso argomento.
L’AAMS, infatti, con estrema chiarezza comunica che il personale in part-time sarà ricollocato d’ufficio a tempo pieno e non sarà prevista alcuna contrattazione sull’orario di lavoro delle costituende sedi territoriali!
Questa Amministrazione evidentemente ritiene che anche questi due argomenti, così come tutti gli altri riguardanti questa nefasta operazione, non debbano essere oggetto di confronto tra le parti ma siano invece “marchionnemente” da considerare come proprio appannaggio esclusivo.
La USB MEF non si stupisce di questa presa di posizione arrivata dopo un percorso che ha visto l’AAMS quasi sempre assente dai tavoli negoziali, priva di un progetto organizzativo dichiarato inerente ai nuovi uffici sul territorio e senza indicazioni formalizzate sul futuro professionale dei lavoratori transitati dal MEF.
La nostra Organizzazione Sindacale ha sempre definito inaccettabile questa operazione che consente all’AAMS di fare fronte alle proprie esigenze mediante il taglio dei servizi territoriali del MEF.
Adesso queste informazioni finali sanno anche di imbroglio verso i lavoratori “incentivati” a lasciare il loro vecchio posto di lavoro con "sussurrate" prospettive di chissà quali miglioramenti!
Tutto questo è semplicemente vergognoso!
Qualche altro sindacato ha ricordato ai lavoratori che, entro l’8 febbraio, possono revocare l’istanza di trasferimento prodotta a suo tempo. La USB MEF, invece, continua a pensare quello che ha già scritto: le conseguenze nefaste di questo passaggio lo subiscono i lavoratori stessi (sia quelli che rimangono al MEF, sia quelli che vanno all’AAMS) e i cittadini utenti. L’unica possibilità è continuare la battaglia per rivendicare i diritti dei lavoratori e per far ricadere le responsabilità degli effetti disastrosi di questa operazione sulle due Amministrazioni che li hanno provocati rendendosi complici dei padrini politici della legge 73/2010 !
La nostra Organizzazione Sindacale è pertanto ancora più determinata a continuare questa battaglia in difesa dei diritti dei lavoratori e dei cittadini con iniziative già programmate sul territorio (lettera aperta ai cittadini e alle autorità amministrative locali, assemblee di protesta, volantinaggi e coinvolgimento degli organi di stampa).
La USB MEF invita quindi tutti i lavoratori a dare forza alle proteste e richieste promosse dalla nostra Organizzazione Sindacale mediante una forte e decisa partecipazione alle iniziative messe in campo dalle nostre strutture territoriali.