USB ha riaperto un varco nel dibattito sulla previdenza contributiva inesistente dei lsu con un risultato straordinario in termini di consensi sulla petizione e subito lo sciacallaggio si è messo in atto da parte di sedicenti avvocati legati ad associazioni sindacale ed esimi dottori di vattelappesca cosa che attraverso associazioni o altro, stanno tentando di cavalcare il momento propizio per estorcere a proprio uso e consumo somme considerevoli per fare ricorsi sui contributi lsu-lpu.
Atteso che le leggi si approvano e si cambiano con la forza delle convinzioni che possono esercitare adeguata pressione sociale su chi ha il potere di legiferare e i ricorsi presentati per dare giustizia all'utilizzo improprio dei lsu finora anche se vinti (il 1° in assoluto in Italia vinto dall'Avv. Mantovani, scomparso la scorsa settimana e che ha lasciato in eredità a tutti noi la prima sentenza sugli LSU a cui si sono legate successive sentenze), hanno riconosciuto le differenze retributive e non, purtroppo il versamento dei contributi, la USB invita a rafforzare il conflitto su questo tema per spostare i rapporti di forza e far si che lo Stato riconosca il maltolto.
E' lo Stato che deve tirare fuori i soldi dei contributi e non il contrario.
Chi oggi si muove, dopo 20 anni di disinteresse, per chiedere soldi ai lavoratori precari che sopravvivono con 580 € al mese, pagati con il contagocce è portatore di comportamento delinquenziale e gli avvocati che stanno pubblicizzando strumentalmente il ricorso alla giustizia stanno cercando solo di sfruttare la debolezza, dal momento che non c'è ancora alcun precedente.
Anzi una sentenza sfavorevole sbarrerà definitivamente le porte al riconoscimento del valore ai contributi lsu-lpu.
Manifestare il 20 maggio a ROMA assieme alla USB, per costruire il futuro e i diritti insieme ad altri lavoratori, senza delegare, è un imperativo per tutti.
Federazione Regionale USB Calabria
MANIFESTAZIONE A ROMA 20 APRILE 2016