Olivi diserta ed i suoi funzionari confermano l'impotenza della PAT nei confronti dei padroni. Lavoratrici, lavoratori e sindacati di base esprimono la loro rabbia e decidono di continuare la lotta con nuove forme di protesta.
Ieri doveva aver luogo l'incontro richiesto da Usb e Slai Cabas con l'assessore Olivi e le lavoratrici della Malgara che da anni stanno ricevendo la retribuzione con ritardo di mesi. Ad oggi devono ancora ricevere il premio di produzione, la paga di luglio, un pezzo di quattordicesima e la mensilità di agosto.
Purtroppo abbiamo dovuto registrare l'assenza dell'assessore il quale non ha ritenuto importante incontrare i lavoratori e le lavoratrici per verificare le iniziative possibili per avviare la vicenda Malgara verso una positiva soluzione.
L'assenza dell'assessore è stata vissuta dai lavoratori come un segnale negativo e di scarso interesse della PAT nei confronti di un dramma che da mesi vivono i dipendenti Malgara. Come se non percepire lo stipendio fosse normale e non una violenza intollerabile del padrone verso i lavoratori.
Una violenza sociale che si ripercuote sulla vita delle famiglie spesso costrette a dire No alle richieste dei figli, chiedere prestiti ad amici e parenti per pagare affitto, bollette e mutuo.
Ecco, forse la rabbia più grande è proprio questa arroganza dell'assessore di ritenere questa situazione la normalità e non una piaga sociale da sanare al più presto anche con prese di posizioni pubbliche di denuncia di questo “vizietto” dei padroni di usare la paure della crisi per non rispettare i contratti, cancellare diritti e non pagare i lavoratori.
L'incontro è stato fatto con i tre funzionari dell'assessorato i quali hanno informato i lavoratori che contro l'arroganza e la protervia di Malgara l'assessore nulla poteva in quanto l'azienda non godeva di contributi pubblici. Un atteggiamento che definire pilatesco è un eufemismo e che dimostra come da parte dell'assessore non ci sia la minima volontà di costruire percorsi nuovi per rispondere ai drammi generati dalla crisi.
Con un semplice “non è possibile perché il direttore non vuole” hanno liquidato la nostra proposta di avviare un percorso che portasse, attraverso la cessione di credito, all'anticipo da parte delle casse rurali, delle mensilità arretrate vantate dai lavoratori e dalle lavoratrici.
Sulla nostra richiesta di attivarsi per avere un piano industriale da parte di Malgara ci siamo sentiti ripetere che Malgara non era disponibile e quindi loro ne hanno preso atto.
In sostanza i funzionari hanno continuato ripetere la cantilena “diteci voi cosa possiamo fare”? Ma come ci siamo chiesti l'assessorato con tutto il suo staff chiede a noi lavoratori cosa deve fare per porre fine all'arroganza di Malgara?
Per questo abbiamo espresso un giudizio negativo dell'incontro ma anche espresso la nostra rabbia per quello che noi abbiamo ritenuto “una presa in giro”.
Nemmeno iniziative minime di pressione hanno messo in campo. Ci siamo chiesti ma perché Olivi non ha coinvolto Confindustria sulla vicenda Malgara?
Perché Olivi non porta i giunta la proposta di bloccare gli sgravi Irap per le aziende che non pagano i lavoratori?
Perché non sottopone a controllo e monitoraggio permanente l'azienda per avere un quadro preciso della situazione?
E si potrebbe continuare su cosa un assessore con la “A” maiuscola potrebbe fare in favore dei lavoratori e delle lavoratrici ma purtroppo l'incontro odierno è stata un'ulteriore conferma che abbiamo un assessore di parte. Dalla parte dei padroni e dei loro sindacati complici.
USB Lavoro Privato – Slai Cobas – RSU Slai Cobas