Armati di bandiere, fischietti e microfono, centinaia di lavoratrici e lavoratori delle Agenzie Fiscali e del MEF, hanno fatto sentire fin sotto le finestre di via XX settembre, tutta la loro determinazione e indignazione per il blocco del comma 165.
I diversi interventi che si sono succeduti durante l'assemblea esterna indetta dall'USB, hanno sottolineato la necessità di arrivare all'immediato scongelamento di quelle somme, ma hanno anche evidenziato la necessità di rivedere il meccanismo di finanziamento della contrattazione integrativa per arrivare a forme di stabilizzazione del salario accessorio che sottraggano questa materia alla discrezionalità dell'autorità politica.
Durante il presidio una delegazione dell'USB Agenzie Fiscali e di USB Mef è stata ricevuta dal sottosegretario Polillo. La nostra delegazione ha rappresentato tutto il malcontento presente tra i lavoratori per le modalità con le quali si sta gestendo questa vicenda e per la mancata percezione del nostro salario accessorio a ben tre anni di distanza dalle lavorazioni svolte e dal raggiungimento degli obbiettivi.
Il sottosegretario Polillo ha confermato il ritiro in autotutela del precedente decreto chiarendo che, allo stato attuale, non vi è nessun nuovo decreto alla firma.
Ha aggiunto, però, che sono in attesa della registrazione da parte della Corte dei Conti della delega di firma (il decreto sarà firmato non dal Ministro ma, appunto, dal sottosegretario) e che, una volta pervenuta tale delega, si provvederà alla stesura del decreto stesso.
Ha concluso infine affermando che, se tutto dovesse procedere correttamente, entro una decina di giorni, il decreto potrebbe essere firmato.
L'incontro si è chiuso con la precisazione da parte della delegazione dell'USB che, qualora agli impegni presi non dovessero seguire fatti concreti, si proseguirà sulla strada della mobilitazione.
Esprimiamo una valutazione positiva sulla giornata di venerdì 8 marzo. La pressione esercitata con la nostra iniziativa ha “costretto” l'autorità politica ad uscire allo scoperto e a fornire informazioni sulla situazione del comma 165.
Mentre altre OO.SS avanzavano ipotesi bizzarre facendo circolare informazioni non corrispondenti al vero per depotenziare la protesta, noi abbiamo fatto l'unica cosa possibile: raccogliere informazioni direttamente alla fonte, forti del sostegno diretto dei lavoratori coinvolti.
Adesso, naturalmente, dobbiamo mantenere la guardia alta e continuare ad incalzare l'autorità politica, assumendoci l'impegno di continuare la mobilitazione qualora entro i termini fissati dal sottosegretario non dovessero pervenire notizie circa la sottoscrizione del decreto.
La strada per ottenere ciò che ci spetta non è semplice ma venerdì abbiamo compiuto un importante passo avanti!