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Scuola

Al Liceo Falcone Borsellino di Arese il neofascismo è diventato costituzionale?

Milano,

Il Liceo Falcone e Borsellino di Arese era già giunto alle cronache locali lo scorso anno scolastico, a causa del clima di difficoltà che si vive sia tra i docenti che tra gli studenti. Tale clima ha portato una notevole quantità di docenti a chiedere trasferimento o assegnazione provvisoria: almeno 15 docenti in due anni se ne sono andati a causa di un clima di lavoro sempre più oppressivo, a sentire le loro dichiarazioni. Intanto le iscrizioni degli studenti continuano inesorabilmente a diminuire. A quanto pare, però, la situazione continua a peggiorare.
Sull’albo della scuola è possibile rintracciare la graduatoria degli esperti e dei tutor selezionati per i corsi legati al finanziamento del PNRR relativo “D.M. 65/2023 - PNRR - Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’Università - Investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU – CUP: G24D23004580006 Titolo progetto: STEM e Multilinguismo”.
Tra i corsi proposti (che alleghiamo), non tutti sono esattamente riconducibili al bando, cosa però comune e diffusa nelle scuole che erano nel complesso completamente impreparate a gestire in modo efficiente ed efficace la quantità di soldi che sono piovuti loro addosso. Situazione che temiamo creerà in alcuni casi bruttissime sorprese in termini di uso dei soldi pubblici.
Tra i corsi proposti al Liceo Falcone e Borsellino, però, salta subito all’occhio un corso che ben poco c’entra con il multilinguismo e le STEM, ovvero una “scuola di geopolitica” gestita dal prof. Michael Mocci, che negli ultimi anni si presenta come Imam e figura intellettuale di un movimento teosofico di ispirazione soprattutto islamica (ma non solo), con interessi esoterici, gnostici e nella massoneria e chiari riferimenti neotradizionalisti (come potete vedere qui: https://youtu.be/g7di33ZSZlI?si=kZVa7g5M-TJvI3x4). Un movimento piuttosto recente che si ispira al pensiero (molto discusso) di René Guénon, movimento che raccoglie apprezzamenti e critiche sia da sinistra che da destra, così come membri di diversa provenienza politica e religiosa. Questa caratteristica potrebbe anche essere positiva, per un corso come quello proposto, sebbene non sia una prova di preparazione nelle questioni geopolitiche, se non fosse che il prof. Mocci ha trascorsi neofascisti documentati in rete, leggiamo infatti che nel 2014 interveniva alla festa organizzata dal centro trentino di CasaPound il “Baluardo”, con un intervento difficile da fraintedere; “Parole di Marmo: L'Etica Romana” (https://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/la-festa-di-casapound-riporta-la-tensione-in-citt%C3%A0-1.966522), mentre l’anno prima veniva indicato da Perugiatoday come responsabile di CasaPound Italia a Bastia (https://www.perugiatoday.it/politica/elezioni/politiche-2013/bastia-umbra-blitz-di-casapound.html)  e, come potrete constatare dal documento allegato, nel 2019, all’epoca delle elezioni europee, era coordinatore politico di CasaPound per la Sicilia. Anche la sua conversione religiosa non stupisce poi molto, in fondo Evola era un grande estimatore di Guénon. Peraltro, le attuali posizioni, quanto meno neo-tradizionaliste, possono essere lette da tutti su questo sito di cui il prof. Mocci è cofondatore (https://www.sacrumetpolis.com/chi-siamo). 
In un momento in cui la critica all’istituzione può portare a ben 3 mesi di sospensione (vedasi il caso Raimo) e la questione israelo-palestinese viene considerata estremamente spinosa, come quella Ucraina, ci chiediamo come sia possibile che un Dirigente affidi ad un docente con chiari e conosciuti contatti con un movimento schiettamente neofascista un corso di geopolitca rivolto a studenti anche minorenni. Ciò mostra quanto meno una certa negligenza nel vaglio dei curricula.
Forse la Costituzione Italiana è cambiata? L’ideologia schiettamente fascista è divenuta costituzionale?
A noi non pare affatto e quindi oltre a denunciare pubblicamente questa situazione incresciosa, intendiamo chiedere il pronto intervento degli Uffici Scolastici Regionale e Territoriale della Lombardia.