Le veementi iniziative che abbiamo prontamente intrapreso nel corso dell’intero mese di marzo, visto il comportamento palesemente antisindacale assunto a più riprese dai vertici dell’amministrazione, ci hanno di fatto portato ad ottenere alcuni primi risultati tangibili. Della serie, quando ci si organizza la lotta paga. Ma vediamoli insieme.
· Assegnazione temporanea, a partire dal prossimo 6 aprile, di tutti i colleghi che ne hanno fatto nuovamente richiesta (8 su 10) da Colleferro al Casilino o, in sub-ordine, a Palestrina con immediato isolamento della “responsabile” dell’agenzia.
· Bloccato in toto il progetto “emoticons” che doveva partire il prossimo 16 aprile al Tiburtino, perché considerato ora quanto meno inopportuno dalla dirigenza e decisamente inaccettabile per il sindacato. Un pericolo al momento scongiurato.
· Trasferimento concordato a breve di tutto il personale ad oggi ancora impiegato in viale delle Provincie verso gli altri due stabili della sede regionale o nelle altre sedi viciniori prescelte, rispettando comunque il carattere della volontarietà.
· Qualcosa sembra finalmente smuoversi, sia pure in clamoroso ritardo, anche per tutti i colleghi delle aree A e B, che svolgono ormai da anni mansioni superiori e sono “regolarmente” sottopagati.
Alla conclusione della prima settimana “kaizen” svoltasi a Latina sulle note di rettifica dell’area aziende e alla vigilia di quella programmata a Monteverde sulle ricostituzioni, la richiesta dei lavoratori interessati è infatti tornata pressante (vedi doc. allegato), nella speranza che la nuova direzione regionale dimostri loro maggiore attenzione.
Prosegue nel contempo il giro di ricognizione già avviato dal nostro esecutivo in tutte le agenzie della regione, ai confini dell’ex impero. Dopo Bracciano, Formia, Terracina, Anagni e Sora è adesso la volta di Colleferro e di Civita Castellana.
La sensazione netta e indiscutibile, emersa forte finora, è che del personale che opera in maniera disagiata da tempo in queste realtà, dei suoi problemi e delle sue oggettive difficoltà, non interessa nulla ad alcuno. Men che meno ai vertici dell’Istituto.
Non essendoci alcun margine di trattativa possibile sul nuovo riassetto territoriale, di fatto imposto dalla circolare n. 37/09, confermiamo a tutte le strutture la nostra ferma indisponibilità a discutere a livello locale quanto propinatoci arbitrariamente dall’alto.
Mentre, per quanto concerne le ultime 2 proposte avanzate dall’amministrazione, sullo straordinario (vedi messaggio 6728 del 24.03.09) e sulla formazione (vedi messaggio 6976 del 27.03.09), invitiamo tutti i delegati a non sottoscrivere alcun accordo senza il necessario preventivo passaggio di entrambe le materie sul tavolo nazionale.
Coordinamento regionale RdB-CUB PI INPS Lazio