Piena riuscita della giornata di protesta dei lavoratori degli Enti Pubblici Non Economici, indetta ieri su tutto il territorio Nazionale dalla RdB-CUB, con sciopero nelle ultime due ore del turno lavorativo.
In attesa dei dati sulla partecipazione allo sciopero, si può affermare senza ombra di smentita che le iniziative promosse ieri a livello locale hanno visto una partecipazione corale dei lavoratori presenti negli uffici.
Nonostante la data proibitiva, nonostante dalle segreterie nazionali di CGIL-CISL-UIL fosse partito l’ordine di boicottare la mobilitazione, migliaia di lavoratori, tra cui diversi iscritti ad altre organizzazioni sindacali, hanno partecipato ai presidi ed alle manifestazioni esterne ai posti di lavoro.
Davanti alla RAI di Saxa Rubra a Roma circa 500 lavoratori di INPS-INAIL-INPDAP-IPOST-CRI-ACI hanno chiesto che il servizio pubblico radio televisivo smetta di farsi strumento di attacco ai pubblici dipendenti ed informi invece i cittadini sulle lotte che i lavoratori stanno attuando contro la manovra economica del governo, ed in difesa del servizio pubblico.
Ampia partecipazione anche agli altri presidi davanti le sedi RAI: in 300 si sono ritrovati a Bari, 150 a Firenze, 50 a Bolzano.
I TG regionali della RAI e di altre emittenti locali hanno coperto la notizia, con interviste ai lavoratori in lotta, mentre il TG1 delle ore 17,00 ha fatto un resoconto della manifestazione romana.
Inoltre anche in apertura della trasmissione “HO PERSO IL TREND” su radio RAI 1 si è parlato della protesta ai cancelli Rai di Saxa Rubra.
Numerose le testate giornalistiche locali che hanno ripreso le altre iniziative: a Lodi 500 lavoratori di diverse organizzazioni sindacali hanno unitariamente protestato davanti la redazione de “IL CITTADINO”,che ha ampiamente dato spazio alla notizia; “Il Giornale di Vicenza” ha scritto sulla manifestazione dei 150 dipendenti sotto la Prefettura, altri articoli sul “Corriere del Veneto”, “Il piccolo di Trieste”, “Il Corriere dell’Alto Adige”. Articoli anche su “Il Messaggero” ed “Il Manifesto”.
Chiuse al pubblico diverse sedi dell’INPS, a Lodi, Trieste, Bari, a Cosenza dove ha chiuso anche l’INPDAP, pesanti disagi in altre sedi.
Colorata la manifestazione di Bologna, ripresa da “la Repubblica on line”, dove i lavoratori hanno mostrato sederi finti accanto alla scritta “Un impegno concreto: far S.p.A.rire la Pubblica Amministrazione.
Sicuramente mancheranno all’appello tante altre iniziative, ma appare chiaro come la giornata di ieri abbia segnato una crescita generalizzata della protesta dei lavoratori pubblici, in un settore tra i più colpiti dalla manovra economica.
All’interno delle manifestazioni uno tra gli slogan più gettonati è stato il richiamo al rispetto della dignità dei lavoratori pubblici, stanchi di subire una campagna diffamatoria che raggiunge i livelli dell’insulto e della provocazione con le vignette pubblicate sul sito del ministero presieduto da Renato Brunetta.
Lo sciopero di ieri salda la mobilitazione delle scorse settimane con lo sciopero generale, già indetto dalla CUB insieme a COBAS ed SdL per il 17 ottobre, evidenziando una profonda frattura tra i vertici nazionali di CGIL-CISL-UIL ed i loro rappresentanti territoriali, che spesso hanno scelto di attuare la protesta insieme alla RdB-CUB condividendone obiettivi e modalità.
Coordinamento Nazionale
RdB CUB P.I. (settore Parastato)