Da tempo, troppo tempo, la Gesip naviga in condizioni finanziarie preoccupanti. Condizioni che rischiano nel prossimo futuro di mettere a repentaglio la corresponsione delle retribuzioni ai lavoratori. I numerosi incontri con il CdA della società non hanno sortito alcun effetto, se non l’impegno da parte del Presidente dott. Enea di rappresentare la drammatica situazione all’unico socio della medesima società, e cioè il comune di Palermo. Nonostante tutto, la Gesip continua a perdere circa 1 milione di euro al mese e non sarà in condizione di garantire alcun futuro ai lavoratori che, invece, in questi anni hanno dimostrato grande responsabilità ed hanno continuato a garantire i servizi con l’alta professionalità che li contraddistingue!
Si i lavoratori , quelli che vengono ogni giorno messi alla gogna ed offerti in pasto all’opinione pubblica e marcati come fannulloni e che, invece, sono le uniche vittime di tale situazione.
Inoltre, nella giornata di ieri si è svolto l’ennesimo incontro con i vertici della società ai quali abbiamo chiesto le loro dimissioni in quanto, nonostante la loro nomina sia di natura politica, il governo di questa città non tiene in minima considerazione le legittime richieste di ordine finanziario (leggasi adeguamento contratto di servizio !).
Adesso basta! Le sottoscritte OO.SS. pretendono dalla Giunta comunale una soluzione definitiva che consiste nella riparametrazione del contratto di servizio che dia finalmente certezze sul futuro dei lavoratori e che metta in condizione la società di applicare integralmente tutti gli istituti contrattuali primo fra tutti il riconoscimento del corretto inquadramento agli aventi diritto.
Per questi gravi motivi è stata proclamata una giornata di mobilitazione che si concretizzerà con una manifestazione che si terrà giovedì 15 aprile alle ore 9.30 con concentramento in piazza Croci che raggiungerà Palazzo delle Aquile per pretendere una soluzione immediata al drammatico problema.
Infine comunichiamo a tutti coloro che a parole solidarizzano con i lavoratori della Gesip, che la manifestazione sarà la prova del nove e che coloro che non dovessero essere presenti in piazza li considereremo “amici del giaguaro!” Ricordate nella vita coloro che hanno coscienza e coraggio stanno O DI QUA O DI LA’.