L’USB RdB MEF ha sottoscritto l’ipotesi di accordo nazionale del 28 luglio 2010, concernente gli sviluppi economici interni alle aree, allegando una nota a verbale in cui si evidenziano i punti specifici di insoddisfazione e di riserva.
Il percorso complesso di questa vertenza era iniziato il 28 aprile 2010, con un’apposita riunione riguardante il nuovo CCIA e il FUA 2009.
In questa prima riunione, l’USB RdB MEF aveva presentato una piattaforma rivendicativa che prevedeva, prioritariamente, un passaggio di fascia economica per tutti, a partire da quelli che ne erano rimasti esclusi, a qualsiasi titolo, dalle precedenti riqualificazioni.
Il confronto è proseguito con altre riunioni, arrivando al 20 maggio 2010 con la firma dell’ipotesi di accordo nazionale sul FUA 2009, che la nostra O.S. non ha sottoscritto.
Non abbiamo ritenuto opportuno sottoscrivere quell’ipotesi di accordo non solo per l’impianto generale di ripartizione del FUA ma, soprattutto, perché subordinava gli sviluppi economici, finanziati con un apposito stanziamento (14 milioni), sia ai profili professionali che al nuovo CCIA.
Questa subordinazione, di fatto, avrebbe reso impossibile l’attuazione degli sviluppi economici per l’intervento di varie limitazioni normative in fase di applicazione.
Quindi, le riunioni successive al 20 maggio 2010, hanno affrontato la problematica dei profili professionali, con l’USB RdB MEF rivolta a far riprendere la trattativa sugli sviluppi economici disapplicando, concretamente, la parte dell’accordo del 20 maggio 2010 che la impediva.
Dopo 3 riunioni, si è riusciti, finalmente, a centrare l’obiettivo e, quindi, a calendarizzare il confronto sull’assegnazione delle fasce economiche superiori.
Il resto della sintesi dei fatti, l’abbiamo riportata in questi giorni fino all’incontro del 7 luglio scorso.
L’USB RdB MEF ha voluto ricordare questi eventi, per ristabilire la verità dei fatti e per dare strumenti adeguati ai lavoratori al fine di valutare i comportamenti e le rivendicazioni di merito da parte delle altre OO.SS.
La nostra organizzazione sindacale è da anni impegnata sia per il riconoscimento di un passaggio economico per tutti, in primis per gli esclusi dalle drammatiche e ormai note riqualificazioni (contrastate duramente nella loro struttura complessiva dall’USB RdB MEF), che per stabilizzare quote del FUA sottraendole alla discriminazione e alla meritocrazia.
Quest’accordo, anche se parziale e con diverse riserve, percorre, sia concettualmente che praticamente, questa direzione.
Infatti, in prima battuta, si potranno assegnare 6.700 passaggi di fascia economica privilegiando, mediante l'impianto procedurale, tutti gli esclusi dalle scorse riqualificazioni e che, comunque, si ritrovano con una maggiore anzianità di servizio nella fascia economica inferiore.
Lo scorrimento per 3 anni delle graduatorie, poi, permetterà ulteriori possibilità di transito, al momento non quantificabili, ma comunque di una certa consistenza.
Certo, l’USB RdB MEF avrebbe voluto una programmazione di nuovi sviluppi per completare la rivendicazione iniziale, piuttosto che un impegno generico a proseguire questo percorso; ma ci batteremo anche per ottenere questo risultato.
Ancora nel merito dell’ipotesi di accordo, i punti di caduta già denunciati nella nota a verbale e portati a conoscenza dei lavoratori, non sono di poco conto e perpetuano iniquità da contrastare aspramente.
Ma l’USB RdB MEF ha inteso sottoscrivere l'ipotesi di accordo nazionale, pur con le riserve esposte e dopo molte e attente valutazioni, per il raggiungimento del risultato generale e per fornire l’adeguata tutela dei lavoratori durante tutto l’iter di espletamento delle procedure.
L’USB RdB MEF rimane, come sempre, aperta ai contributi, alle richieste, ai chiarimenti e, soprattutto, alla partecipazione attiva dei lavoratori, per gestire in modo adeguato e negli interessi di tutti, questa nuova fase.