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Lazio

QUALE SPERIMENTAZIONE???

Frosinone,

Comunicato n. 05/10

 

Superato il primo momento di comprensibile sconcerto per tutto quanto sta piovendo loro addosso alla velocità della luce, i lavoratori della sede provinciale e delle agenzie di Frosinone riuniti in una significativa assemblea hanno fatto il punto della situazione. Da essa è emerso con chiarezza lo stato di caos pressoché totale nel quale è di fatto sprofondata la sede, appena una settimana dopo l’inizio della fase di sperimentazione. Legittime perplessità e critiche circostanziate sono state sollevate da tutti i colleghi: dalla comunicazione schizofrenica (con ordini di servizio che si contraddicono emanati a raffica dalla direzione) alla lentezza ed inefficacia delle procedure, dalla denuncia circa lo scandaloso rapporto con i CAF sul territorio alla pressante richiesta di avere comunque un rendiconto preciso sulle spese finora effettuate, dal malcelato tentativo di dividere i lavoratori alla proposta di una immediata mobilitazione.

Il tutto mentre i facchini ancora vagano per i piani in attesa di improbabili disposizioni.

L’assemblea ha inoltre rimarcato come nessuna innovazione sia realmente possibile con l’organico attuale (mancano “appena” 41 unità), mentre la sperimentazione comporterà inevitabilmente un calo di produzione. A buon intenditor, poche parole.

Resta comunque desolante prendere atto che, nonostante le continue sollecitazioni, le oggettive inconfutabili priorità della sede e delle agenzie non vengano prese in esame. Ma ciò che lascia oggi veramente sgomenti è l’assoluta testardaggine nel perseguire un piano di falsa riorganizzazione che in realtà mira alla messa in liquidazione dell’ Ente e al definitivo smantellamento dello stato sociale.

Della qual cosa, sia pure in ritardo, si stanno adesso accorgendo un po’ tutti. Se è vero, com’è vero, che nel buio più totale un pugno di Direttori ha (finalmente !!! ) trovato il coraggio di puntare i piedi e prendere le distanze dalla KPMG e da un fantascientifico progetto sicuramente non condiviso.

Quel che è certo è che, in un modo o nell’altro, saranno comunque i dipendenti a pagare sulla propria pelle lo scotto di questa sperimentazione. Perché, se mai dovesse andar bene (e nutriamo seri dubbi), i dirigenti piloti saranno gratificati con altre medaglie e magari nuove indennità, mentre se dovesse andar male (cosa molto più probabile), sarà il personale tutto a farne le spese. Per questo è quanto mai necessario promuovere ora un coordinamento delle 20 sedi “fortunate” coinvolgendo i delegati delle singole RSU. Sull’ennesimo progetto immagine preteso da Brunetta e purtroppo avallato dai vertici dell’amministrazione (ci riferiamo ovviamente agli “emoticons”), l’assemblea ha infine steso un velo pietoso, preferendo occuparsi di problemi sostanziali e non di immagine.    

 

Coordinamento regionale RdB INPS Lazio