Informiamo i colleghi della Sardegna sui contenuti della riunione effettata in sede regionale ieri 7 ottobre 2009 per discutere del piano di riorganizzazione dell’INPS, che prevede sia una nuova organizzazione del lavoro che una rivisitazione della presenza dell’Istituto sul territorio.
In realtà più che di discussione si è trattato di una informativa, dato che l’argomento risulta regolamentato da un accordo nazionale firmato solo da CISL e CGIL che sottrae ai livelli sia regionale che di sede qualsiasi ipotesi di trattativa.
Il nostro parere (negativo) su questo accordo lo avevamo già espresso col comunicato n° 45 del 24 luglio 2009, che, per chi lo avesse già cancellato, è comunque reperibile a questo indirizzo (link).
L’informativa che ci è stata data comporta due ipotesi di riorganizzazione, che sono comunque ambedue basate sui paletti posti dall'accordo citato, e quindi, sempre in base all'accordo firmato dalle sole CISL e CGIL, non prevedono possibilità nè di modifica nè di discussione a livello locale.
Come RdB Sardegna abbiamo quindi espresso alla direzione regionale la nostra protesta (che si somma alla protesta a livello nazionale) nei confronti di questa amministrazione che ormai ha fatto dell’autoritarismo la propria forma di governo.
Questa ennesima riorganizzazione è infatti totalmente calata dall’alto, essendo stata oltretutto affidata alle cure di una ditta esterna. Evidentemente confrontarsi con i sindacati di quegli stessi lavoratori che mandano avanti quotidianamente la baracca era di troppo disturbo; e forse è anche meglio evitare, per non pensarne male, di riflettere sulla cifra che tale operazione è costata come consulenza esterna.
Quello che abbiamo però voluto rimarcare con più forza nella riunione è che, qualsiasi possa essere l’organizzazione che l’INPS si vorrà dare, non potrà prescindere da una politica del personale che preveda anche immissioni in servizio.
Non solo è impossibile pensare di voler tappare tutti i buchi che già sono aperti negli organigrammi di sedi ed agenzie con nuovi spostamenti di personale, ma bisogna anche cominciare in maniera seria a pensare al futuro, e a programmare fin da ora quelle immissioni in servizio che serviranno a porre rimedio alle future, e sicure, cessazioni dal servizio.
Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Sardegna